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    Predefinito Riferimento: G.K. Chesterton (1874-1936)

    La recensione del San Tommaso d'Aquino apparsa su La Civiltà Cattolica.

    dal n. 3817 del 4 luglio 2009 di Civiltà Cattolica

    Gilbert K. Chesterton, San Tommaso d’Aquino, Torino, Lindau, 2008, 200 pagine, 16,50 euro.


    Non si può che salutare con favore la decisione dell’editrice Lindau di ripubblicare questo libro, uno dei più belli usciti dalla penna geniale e prolifica di Chesterton. Pubblicato per la prima volta nel 1933, intende presentare in forma agile ma accurata la figura del grande domenicano. L’autore evita volutamente un’esposizione accademica della filosofia e teologia tommasiane, e tuttavia sa mostrare con freschezza il messaggio di fondo, tratteggiando la personalità di Tommaso con poesia e arguzia, le caratteristiche dello stile che lo hanno reso celebre. Tra i molti esempi possibili si può riprendere il capitolo dedicato al confronto fra Tommaso e Francesco, due santi estremamente diversi tra loro, rilevando in entrambi la capacità, propria dell’uomo di Dio, di testimoniare il Vangelo a partire dai propri gusti e interessi, mettendo in evidenza il marchio di originalità del cristianesimo, l’incarnazione “San Francesco usava la natura come san Tommaso usava Aristotele (…). Forse dire che questi due santi ci hanno salvati dalla spiritualità, che è una sorta di maledizione, può sembrare paradossale. Forse verrò frainteso se dico che con il suo amore per gli animali san Francesco ci ha salvati dal buddhismo, e che con la sua passione per la filosofia greca san Tommaso ci ha salvati dal platonismo. Ma è meglio dire la verità nuda e cruda: sono entrambi la riconferma dell’incarnazione, perché hanno riportato Dio in terra” (p. 27)

    ….

    Chesterton confessa in chiusura che “questo piccolo libro sarà dimenticato e sommerso da una valanga di testi migliori su san Tommaso” (p. 200). Sono invece trascorsi più di sessant’anni ed esso continua a mantenere intatta tutta la sua freschezza e incisività. Il celebre studioso di filosofia medievale, E. Gilson, definì questo libro un capolavoro di letteratura storiografica, aggiungendo che, in tutta la sua vita di ricerca, non sarebbe stato capace di realizzare una simile sintesi di spiritualità, erudizione e qualità letteraria.

    G. Cucci



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    Predefinito Riferimento: G.K. Chesterton (1874-1936)




  3. #13
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    Lightbulb Re: G.K. Chesterton (1874-1936)

    29 MAGGIO 2018: ventinovesimo giorno del Mese Mariano di Maggio, MARTEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE; Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, vergine, anniversario della nascita di Gilbert Keith Chesterton (Londra, 29 maggio 1874 – Beaconsfield, 14 giugno 1936) e della canonizzazione (avvenuta il 29 maggio 1954) del beato Pio X (l'ultimo Santo Pontefice, Riese, Treviso, 2 giugno 1835 - Roma, 21 agosto 1914) da parte di Papa Pio XII…



    «DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO PP. XII DOPO IL RITO DI CANONIZZAZIONE DI SAN PIO X*
    Sabato, 29 maggio 1954.»
    https://w2.vatican.va/content/pius-x...529_pio-x.html


    http://www.corsiadeiservi.it/public/...hismo_PioX.pdf
    "CATECHISMO DELLA DOTTRINA CRISTIANA (detto di Pio X)."


    http://www.museosanpiox.it/sanpiox/c...cristiana.html



    http://uomovivo.blogspot.com/p/chi-e...hesterton.html
    "Blog Su Gilbert Keith Chesterton e le sue opere."




    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm
    “Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, vergine, 29 maggio.”



    Home - Stellamatutina.eu - Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    http://www.stellamatutina.eu/
    Maggio mese di Maria: 29° giorno - La carità
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-29-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 29° giorno. LA CARITÀ.”




    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE, 29 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...bf&oe=5B7A9A97





    «MARTEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE.
    SANTA MARIA MADDALENA DE' PAZZI
    Vergine.
    Semidoppio.
    Paramenti bianchi.
    Nascita Firenze, 2 aprile 1566
    Morte Firenze, 25 maggio 1607
    Beatificazione 8 maggio 1626 da papa Urbano VIII
    Canonizzazione 22 aprile 1669 da papa Clemente IX
    SANTA MESSA
    Nata a Firenze (1566) dall'illustre famiglia de' Pazzi, santa Maria Maddalena votò all'età di dieci anni la sua verginità al Cristo, ch'ella scelse a suo Sposo (Epistola, Vangelo, Communio).
    Avendola prediletta (Introito) volle aggregarla fra le vergini che formano la sua corte d'onore (Offertorio). Essa prese l'abito del Carmelo (14 agosto 1582) e si diede a grandi mortificazioni. Lo Spirito Santo la infiammò d'un tale amore, ch'ella doveva versare dell'acqua fredda sul suo petto ardente. Si doleva amaramente che gli infedeli e i peccatori fossero sulla via della perdizione e si offriva a patire tutti i tormenti per la loro salvezza. Aveva per divisa il motto: «Soffrire e non morire». Morì nell'anno 1607 e il suo corpo, ch'ella mortificò in tutti i modi, si è conservato fino ai nostri giorni incorrotto.
    Maria Maddalena, nata a Firenze dall'illustre famiglia dei Pazzi, quasi dalla cuna intraprese la via della perfezione. A dieci anni fece voto di perpetua verginità, e, vestito l'abito delle Carmelitane nel monastero di santa Maria degli Angeli, si mostrò modello d'ogni virtù. Fu sì casta, da ignorare affatto tutto quanto può ledere la purezza. Per ordine di Dio passò cinque anni con solo pane e acqua, eccetto le Domeniche, in cui faceva uso di cibi quaresimali. Martoriava il suo corpo con cilizi, discipline, freddo, digiuni, veglie, insufficienza di vesti, e ogni altra sorte di mortificazioni.
    Il fuoco dell'amor divino onde bruciava era tanto, che, impotente a sostenerlo, era costretta a rinfrescarsi il petto coll'acqua. Rapita sovente fuori dei sensi, ebbe prolungate e mirabili estasi, nelle quali e penetrò misteri celesti e fu favorita da Dio di grazie insigni. Così fortificata ebbe però a sostenere un lungo combattimento coi principi delle tenebre, arida, desolata, abbandonata da tutti e vessata da varie tentazioni; così Dio permettendo, affinché divenisse modello d'invitta pazienza e di profondissima umiltà.
    Ella rifulse singolarmente nella carità verso il prossimo; infatti passava spesso le notti insonne, occupata o nel compiere gli uffici delle consorelle o nel servire le inferme, guarendole talvolta con lambirne le ulceri. Deplorando amaramente che gl'infedeli e i peccatori si perdessero, si offriva pronta a soffrire qualsiasi tormento per la loro salvezza. Molti anni prima di morire avendo rinunziato con virtù eroica a tutte le delizie del cielo ond'era ricolma, aveva spesso sulla bocca: «Patire e non morire». Finalmente, esaurita da lunga e gravissima malattia, se ne andò allo Sposo il 25 Maggio dell'anno 1607, a 41 anno compiti. Celebre per molti miracoli in vita e dopo morte, Clemente IX l'iscrisse nel numero delle sante Vergini: e il suo corpo si conserva tuttora incorrotto.
    - Al Vangelo.
    Omelia di s. Gregorio Papa.
    Omelia 12 sui Vangeli.
    Spesso vi raccomando, fratelli carissimi, di fuggire le opere cattive e di evitare la corruzione di questo mondo, ma quest'oggi la lettura del santo Vangelo mi costringe a dirvi di stare molto attenti a non perdere il merito delle vostre buone opere, a non cercare, nel bene che fate, il favore o la stima degli uomini, ad impedire che si insinui in voi il desiderio della lode e ad agire in modo che, quanto appare di fuori, non sia dentro vuoto di ricompensa. Il Redentore infatti ci parla di dieci vergini, e le dice tutte vergini; eppure non tutte hanno meritato di essere ammesse al soggiorno della beatitudine, perché alcune di esse, mentre cercavano una gloria esteriore della loro verginità, non si curarono di mettere dell'olio nelle loro lampade.
    Ma prima dobbiamo chiederci che cosa sia il regno dei cieli, o perché lo si paragoni a dieci vergini, ed anche quali vengano dette vergini prudenti e quali vergini stolte. Mentre infatti è certo che nessun reprobo entrerà nel regno dei cieli, perché questo viene paragonato anche a delle vergini stolte? Dobbiamo sapere che spesso nel linguaggio sacro la Chiesa del tempo presente viene chiamata regno dei cieli. Onde altrove il Signore dice: "Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, e toglieranno dal suo regno tutti gli scandali". Certamente in quel regno di beatitudine, dove c'è la suprema pace, non si potranno trovare scandali da togliere.
    Ciascuno vive in un corpo che ha cinque sensi; il numero cinque poi, raddoppiato, dà dieci. E, poiché la moltitudine dei fedeli comprende ambedue i sessi, la santa Chiesa si dice simile a dieci vergini. E poiché in essa i cattivi si trovano mescolati coi buoni e i reprobi con gli eletti, giustamente viene paragonata a delle vergini prudenti ed anche a delle vergini stolte. Infatti ci sono molti che vivono nella continenza, che si guardano dagli appetiti esteriori, e dalla speranza sono portati ai beni interiori, che mortificano la propria carne, e anelano alla patria celeste con tutta la forza del loro desiderio, agognano i premi eterni, e non vogliono ricevere lodi umane per le loro fatiche. Questi certamente non ripongono la loro gloria nelle parole degli uomini, ma la nascondono nella loro coscienza. E ci sono poi molti che affliggono il loro corpo con l'astinenza, ma per questa stessa loro astinenza cercano gli applausi degli uomini.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f7&oe=5B7863FA
    Sardinia Tridentina: Santa Maria Maddalena de? Pazzi, vergine








    Santa Maria Maddalena de? Pazzi - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santa-mari...lena-de-pazzi/
    «29 maggio, Santa Maria Maddalena de Pazzi, Vergine (Firenze, 2 aprile 1566 – 25 maggio 1607).

    “Santa Maria Maddaléna de’ Pazzi, dell’Ordine dei Carmelitani, Vergine, il cui giorno natalizio è ricordato il venticinque di questo mese”.
    O Dio che tanto ami la verginità e perciò arricchisti di doni celesti la Vergine beata Maria Maddalena accesa del tuo amore, conceditici di imitare nella purezza e nella carità colei di cui celebriamo la festa. Per il Signor nostro.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...zi-300x238.jpg






    Padre Dragone, Spiegazione del Catechismo di San Pio X, Casa Editrice CLS, Verrua Savoia 2009.


    http://tabulafati.com/ec/images/condannamodernismo.jpg
    Don Ugo Carandino, L'ENCICLICA CHE CONDANNO' IL MODERNISMO. La "Pascendi" di San Pio X, Amicizia Cristiana, 2005.






    "I.M.B.C. - Istituto Mater Boni Consilii."
    https://www.youtube.com/user/sodalitium



    “Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.”
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/ca...o--pio-x-1.php
    "CATECHISMO - PIO X. Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X."




    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    29 mai : Sainte Marie-Madeleine de Pazzi, Vierge, Carmélite (1566-1607) :: Ligue Saint Amédée
    “29 mai : Sainte Marie-Madeleine de Pazzi, Vierge, Carmélite (1566-1607).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...e_de_pazzi.jpg









    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    «Il 29 maggio 1874 nasceva Gilbert Keith Chesterton. "Gli errori non cessano di essere errori perché diventano di moda", diceva.»
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    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    A 53 anni dalla chiusura del "Vaticano Secondo", il cosiddetto "mondo della Tradizione" non è ancora unito. Giustamente non può essere unito, dato che molti sono in errore dottrinale: "Quae autem conventio Christi cum Beliar"?
    Era prevedibile. Insegna il Signore: "Mercennarius et, qui non est pastor, cuius non sunt oves propriae, videt lupum venientem et dimittit oves et fugit — et lupus rapit eas et dispergit". Difatti il mercenario, che non può essere pastore in senso proprio, fa disperdere il gregge. Senza pastore, conclude l'Apostolo, "Circumacti omni vento doctrinae in fallacia hominum, in astutia ad circumventionem erroris".
    La funzione del pastore universale è quella di santificare, ammaestrare e reggere, facendo le veci di Cristo Sacerdote, Maestro e Re. Se il pastore è mercenario (nel senso biblico della pericope citata), non è pastore, non può essere Vicario di Cristo, quindi né santifica, né ammaestra e né regge; così il gregge si disperde nei venti di dottrina. I risultati sono tangibili.

    Recentemente ho "sfogliato" un articolo (titolo: "Obbedienza e resistenza nella storia e nella dottrina della Chiesa"), su Corrispondenza Romana, dove l'autore pretende, chiamando in causa san Tommaso d'Aquino, equiparare due proposizioni: "è lecito resistere al Papa" ed "è lecito resistere all'errore". Si tratta di un evidente abbaglio figlio, posso supporre, dell'errore di Mons. Lefebvre, di Plinio e di altri moderni "resistenti" (es. Burke).
    Si può dire che questa equiparazione di fatto è, da almeno trent'anni, causa di confusione. Prendiamo in esame le due proposizioni che questi intende equiparare: "è lecito resistere al Papa" ed "è lecito resistere all'errore". In che senso? Ci illumina la sua deducibile conclusione: Il Papa può insegnare l'errore, il Papa può promuovere un culto luterano, il Papa può promulgare una legislazione malvagia, dunque "io devo resistere". In pratica, secondo questo pensiero, il Papa diventa un comune presidente d'assemblea, oppure un qualsiasi legislatore umano e fallibile.
    Cerchiamo di sviscerare il problema intrinseco di questa equiparazione e cerchiamo di capire perché conduce a conclusioni decisamente errate. In realtà bisogna fare più analisi; è necessario citare vari esempi, quindi fornire diverse risposte.
    1) Esempio uno. Il Papa mi comanda di mangiare a pranzo 30 kg di carne di maiale cruda. Può sembrare un esempio infantile, ma credo possa servire a spiegare la materia ai semplici, agli ingannati dalle "guide cieche". La Scrittura parla di "duces caeci". In questo caso io oppongo, secondo etichetta, una ragionevole resistenza alla prevaricazione manifesta del tiranno.
    2) Esempio due. Il Papa, per ipotesi assurda, mi scrive una lettera privata esortandomi a pregare il "dio Sole". Anche in questo caso - lo insegna il Principe degli Apostoli: " Oboedire oportet Deo magis quam hominibus" - la mia resistenza è lecita e legittima. Sono prudentemente tenuto ad eseguire l'ordine di Dio piuttosto che quello dell'uomo, del dottore privato che è fallibile.
    3) Esempio tre. Il Papa pretende di insegnare, in uno o più documenti di Magistero universale della Chiesa, che l'ecumenismo è cosa buona e giusta. In quest'ultimo caso la questione si complica.
    a) Fatto uno. L'ecumenismo è condannato nell'A.T., nel N.T., negli Atti, nelle Lettere e dalla Tradizione. Quindi la Rivelazione condanna ineluttabilmente l'ecumenismo.
    b) Fatto due. Anche il Magistero della Chiesa condanna l'ecumenismo. Dunque la condanna all'ecumenismo, diciamo per estrema brevità, essendo rivelata da Dio e definita dalla Chiesa, è infallibile ed irriformàbile.
    c) Fatto tre. Il Papa ha parlato come maestro e dottore universale della Chiesa, dunque non può sbagliare (cf. Pastor Aeternus ed altrove), eppure appare evidente il suo errore. Bisogna investigare.
    d) Problema uno. Se disobbedisco al Papa dottore universale commetto peccato mortale; sta scritto: "Qui vos audit, me audit; et, qui vos spernit, me spernit; qui autem me spernit, spernit eum, qui me misit". Disobbedisco a Cristo ed allo Spirito Santo. Sta scritto ancora: "Et ecce ego vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculi", e molto altro (cf. Satis Congnitum per una raccolta completa di citazioni a riguardo).
    e) Problema due. Se obbedisco al Papa commetto ancora peccato mortale, difatti sta scritto "Diliges Dominum Deum tuum ex toto corde tuo et ex tota anima tua et ex tota mente tua et ex tota virtute tua". Prima ancora: "Non habebis deos alienos coram me. Non facies tibi sculptile neque omnem similitudinem eorum". Eccetera. ...
    Soluzione.
    1) Uno. Dice Agostino Trionfo: come l'uomo morto non è più uomo, difatti l'anima si separa dal corpo ed il soggetto cessa di essere uomo (unione sostanziale di anima e corpo); parimenti il Papa che insegna eresia attesta, per questo stesso fatto, di non essere Papa. Dalla conseguenza noi risaliamo alla causa. Questa dottrina è sostenuta dalla quasi totalità dei Dottori e Giuristi che hanno affrontato l'argomento, soprattutto ai tempi di Costanza. Essi poggiano sul diritto divino. Sta scritto infatti: "Ego autem rogavi pro te, ut non deficiat fides tua". Dunque: a) il conraddittorio intanto è prossimità all'eresia; b) alla luce della definizione di Magistero diventa eresia.
    2) Due. Sulla base di questo dogma rivelato esplicitamente, la Chiesa insegna: "Questo indefettibile carisma di verità e di fede fu dunque divinamente conferito a Pietro e ai suoi successori in questa Cattedra, perché esercitassero il loro eccelso ufficio per la salvezza di tutti, perché l’intero gregge di Cristo, distolto dai velenosi pascoli dell’errore, si alimentasse con il cibo della celeste dottrina e perché, dopo aver eliminato ciò che porta allo scisma, tutta la Chiesa si mantenesse una e, appoggiata sul suo fondamento, resistesse incrollabile contro le porte dell’inferno". E conclude: "Se qualcuno quindi avrà la presunzione di opporsi a questa Nostra definizione, Dio non voglia!: sia anatema".
    3) Tre. Tornando all'esempio tre - "Il Papa pretende di insegnare, in uno o più documenti di Magistero universale della Chiesa, che l'ecumenismo è cosa buona e giusta" - io non devo obbedire al preteso insegnamento in quanto eretico; parimenti sono certo che non può venire dal Papa. Se potesse venire dal Papa, dovrei tristemente esclamare con Riccardo di San Vittore e Leone XIII: "O Signore, se vi è errore, siamo stati ingannati da te". Il mentovato Pontefice ci avvisa: "Questo significa obbedire più propriamente a noi stessi che a Dio". Conclude con sant'Agostino: "Voi che nel Vangelo credete quello che volete, e non credete quello che non volete, credete a voi stessi piuttosto che al Vangelo".
    4) Quattro. Devo, per terminare, interrogarmi sul temporaneo problema dell'autorità nella Chiesa. Credo che la risposta migliore la fornisca innanzitutto la Tesi di Cassiciacum, poi le corrette speculazioni teologiche successive. L'esistenza dell'errore impossibile mi sta dimostrando, con ragionevolissima certezza, che il soggetto non ha ottenuto o ha perduto il Papato, dunque io debbo ignorare il suo operato nella totalità. Cosa non debbo fare? Non debbo proclamare la disobbedienza ordinaria al Papa.
    Conclusione. Equiparare le proposizioni "è lecito resistere al Papa" ed "è lecito resistere all'errore", negando - di fatto - le differenze fra la prevaricazione del tiranno, l'errore dottrinale del dottore privato e finalmente l'eresia - impossibile - del Pastore universale, è una dottrina parimenti eretica, poiché viene e porta all'eresia p. es. di Fozio, di Lutero, di Giansenio, degli eretici e degli scismatici in generale. Tutti uniti dicono: "il Papa sbaglia", "la Chiesa sbaglia", "il Concilio universale sbaglia", "io non sbaglio". Questo pensiero conduce all'inversione del dogma dell'infallibilità!
    Chiudo augurando ogni bene a chiunque legga queste mie poche righe. AmDg!
    Approfondimenti VIDEO:
    - Ecumenismo Smascherato - Condanne della Chiesa all'eresia chiamata «ecumenismo» - https://www.youtube.com/watch?v=ZQ8VnQMEwL0
    - IL DOGMA DELL'INFALLIBILITÀ DELLA CHIESA E DEL ROMANO PONTEFICE - https://www.youtube.com/watch?v=6wN3IlnkU7s
    - La questione del cosiddetto "Papa eretico" - Parte 1: https://www.youtube.com/watch?v=i8HN9sogukI - Parte 2: https://youtu.be/UytNloGBLsI
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...91&oe=5BBADAF4»





    “Nel Vostro cuore, o Gesù mio, voglio nascondermi per riposare.”
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    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    Edizioni Radio Spada - Home
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    «29 maggio 2018: Santa Maria Maddalena de'Pazzi, vergine.

    Appartiene alla casata de’ Pazzi, potenti (e violenti) per generazioni in Firenze, e ancora autorevoli alla sua epoca. Battezzata con il nome di Caterina, a 16 anni entra nel monastero carmelitano di Santa Maria degli Angeli in Firenze e come novizia prende il nome di Maria Maddalena.
    Nel maggio 1584 soffre di una misteriosa malattia che le impedisce di stare coricata. Al momento di pronunciare i voti, devono portarla davanti all’altare nel suo letto, dove "dì e notte sta sempre a sedere". Ed ecco poi quelle estasi, che si succederanno per molti anni. Le descrivono cinque volumi di manoscritti, opera di consorelle che registravano gesti e parole sue in quelle ore. (Parole sorprendenti: nelle estasi, lei usava un linguaggio colto, “specialistico”, di gran lunga superiore al livello della sua istruzione). Questi resoconti, che lei legge e corregge, e che acuti teologi perlustrano in punto di dottrina, contengono – espresso in mille modi e visioni e voci – l’invito appassionato a ricambiare l’amore di Cristo per l’uomo, testimoniato dalla Passione.
    Più tardi le voci dall’alto le chiedono di promuovere la “rinnovazione della Chiesa” (iniziata dal Concilio di Trento con i suoi decreti), esortando e ammonendo le sue gerarchie. Maria Maddalena esita, teme di ingannarsi. Preferirebbe offrire la vita per l’evangelizzazione, segue con gioia l’opera dei missionari in Giappone... Voci autorevoli la rassicurano, e allora lei scrive a papa Sisto V, ai cardinali della Curia; e tre lettere manda ad Alessandro de’ Medici, arcivescovo di Firenze, che poi incontra in monastero. "Questa figliola ha veramente parlato in persona dello Spirito Santo", dirà lui. Maria Maddalena gli annuncia pure che presto lo faranno Papa, ma che non durerà molto (e così gli ha predetto anche Filippo Neri). Infatti, Alessandro viene eletto il 10 maggio 1605 con il nome di Leone XI, e soltanto 26 giorni dopo è già morto.
    Per suor Maria Maddalena finisce il tempo delle estasi e incomincia quello delle malattie. Del “nudo soffrire”, come lei dice, che durerà fino alla sua morte, già accompagnata da voci di miracoli, che porteranno nel 1611 l’apertura del processo canonico per la sua beatificazione, a pochi anni dalla morte avvenuta nel 1607. Papa Clemente IX, il 22 aprile del 1669, la canonizzerà. Le spoglie di santa Maria Maddalena de’ Pazzi ora riposano nell’omonimo monastero, a Firenze. Autore: Domenico Agasso.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...b9&oe=5B7B069F





    “Il 29 maggio 1724 Benedetto XIII Orsini viene esaltato al Sommo Pontificato.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...6a&oe=5B7AE89E





    "Il 29 maggio 1453 Costantinopoli cade nelle mani di Maometto II. Cade con lei Costantino XI Paleologo, l'ultimo Imperatore dei Romei. Ci piace ricordare che la capitale dell'Oriente cadde in comunione con la Santa Chiesa Romana e che un Cardinale della stessa, Isidoro metropolita di Kiev e di tutta la Russia, partecipò alla sua difesa."
    https://www.radiospada.org/2018/04/v...-xi-paleologo/
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=800&ssl=1






    "Il 29 maggio 1874 nasceva a Londra Gilbert Keith Chesterton.
    «Nel XX secolo il Cattolicesimo resta veramente ciò che era nel II, vale a dire la Religione Nuova. Anzi, proprio la sua antichità mantiene un elemento di novità. Ho sempre considerato straordinario e persino commovente che, nonostante a noi sembri giungere carica di secoli e secoli, la venerabile invocazione del “Tantum ergo” mantenga ancora un linguaggio innovativo, quello del documento antico che deve piegarsi a un rito nuovo. Per noi l’inno stesso ha qualcosa del documento antico. Ma il rito è sempre nuovo». (da "La Chiesa Cattolica")"
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...78&oe=5BC07F96






    «Il 29 maggio 1954 Sua Santità Pio XII annoverava tra i Santi il suo beato predecessore Pio X. Oltre alla santità personale del Sarto, Papa Pacelli canonizzava l'opera restauratrice e instauratrice della Cristianità con l'esaltazione del Sacerdozio e la devozione eucaristica, la lotta contro gli eretici Modernisti, la composizione del Codice di Diritto Canonico.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...3c&oe=5B76A381





    “Radio Spada Discorso di Sua Santità Pio XII in occasione della canonizzazione del beato Pio X.”

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    «DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO PP. XII DOPO IL RITO DI CANONIZZAZIONE DI SAN PIO X* Sabato, 29 maggio 1954.»






    Ave Maria!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 
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