Purtroppo la APP non è ancora scaricabile per il veto dato dal governo nazionale a causa della legge sulla privacy, ma già oggi le autorità controllano la posizione geolocalizzata di coloro che arrivano in Sardegna mediante tracciamento GPS aggiornato ogni minuto, in modo da individuare con maggiore facilità le catene di contagio e si spera che questo sistema si possa ampliare a tutta la popolazione, dato che per ora funziona solo su base volontaria.
Ogni punto rosso indica la posizione geolocalizzata in tempo reale di una persona messa in quarantena fiduciaria sbarcata in Sardegna:
Questo dovrebbe valere per tutte le regioni eliminando così questa squallida e spesso incomprensibile limitazione di movimento.
Solo che al posto del tampone si dovrebbe mostrare l'esito del prelievo sierologico che lo puoi fare anche privatamente al costo di una pizza e una birra.
"Si possono beffare tutte le persone per alcuni periodi di tempo e alcune persone per tutto il tempo, ma non si possono beffare tutte le persone per tutto il tempo". Abramo Lincoln
Almeno in Sardegna c'è bene o male una pianificazione dietro la decisione di allentare un po prima le misure di contenimento di contagio rispetto ad altre regioni, considerando che a parte i focolai in alcune RSA e reparti ospedalieri, la quasi totalità dei nuovi casi sono cosiddetti "contagi di ritorno" e si sta tentando di monitorare gli arrivi all'isola (permessi da metà marzo solo con autorizzazione della regione) e si sta tracciando con sistemi di geolocalizzazione chi arriva....ciò non ha nulla a che vedere con i dispetti della presidentessa della Calabria che riapre ristoranti e bar per fare un dispetto al governo nazionale, mettendo a rischio i suoi cittadini.