Sarebbe per martedì 2 giugno, cioè ventiquattro ore prima che scadano gli arresti domiciliari pidduti. Occasione bellissima per litigare in piazza (in massa) coi pizzardoni: che differenza farebbero 24 ridicole ore?
Primo ad averlo detto, molto tempo fa, è stato il generale in pensione sig. Pappalardo (bel nome) eppoi ci è arrivato, due giorni orsono, il sig. Marco Rizzo dell’attuale partito comunista da Torino, subito dopo viene annunciato da Giorgia Meloni (ieri ovviamente a Roma) e oggi dulcis in fundo gliel’han fatto dire anche a Salvini Borghi Bagnai Molinari e tutto il pollajo ...oppure non si sarebbe mai potuto dire che in fin dei conti “hastatosalvini” ad organizzare il rebelotto.
Vale a dire che, qualsiasi cosa succeda, tutti fan sempre la campagna elettorale per noi.
Gliene siamo grati, vadino avanti così.
La cosa peggiore è che Salvini ha detto “rispettando le regole” probabilmente per azzoppare un accenno di rivolta ...impossibile comunque da trattenere: ormai son giorni e giorni che mille occasioni vengono mutilate e multate dai gendarmi, anche con loro ignobili fughe a gambe levate dietro i cittadini imbufaliti, altro che droni,
l’ultima volta a Salerno, in cui, alle grida femminili d’una giovine madre, accorrono dozzine di connazionali che scacciano la gendarmeria coprendola di innominabili insulti a gran voce.
Tipica la budrigona che si avvicina al giornalista intimandogli di spegnere il telefonino visionario, una specie di ippopotamonessa colla mascherina timbrata sul muso.
Anche stavolta i pidduti e i grillini “del palazzo” se la caveranno ma ...se la faranno addosso.
Mi pare soltanto l’inizio: siamo finalmente impoveriti al punto giusto, fra qualche tempo (forse) farà così caldo che basterà buttare un fiammifero, anche spento.