Hanno smantellato la libertà di scelta, un pezzo alla volta.
Non siete liberi di scegliere con quale fornitore costruire il vostro fondo pensione: siete obbligati a pagare i contributi all'INPS.
Non siete liberi di scegliere il fornitore con il quale assicurare i vostri lavoratori: siete obbligati a pagare il premio all'INAIL
Non siete liberi di scegliere con quale compagnia aerea volare. Continuate a pagare il biglietto aereo Alitalia, anche se non ci avete mai volato.
Non siete liberi di scegliere in quale scuola far studiare i vostri figli: siete obbligati a pagare, con le tasse versate, la scuola statale.
Non siete liberi di scegliere quali film vedere: continuate a pagare il biglietto del cinema per i film italiani, anche se non li andate a vedere e non vi piacciono.
Non siete liberi di scegliere quale giornale leggere: continuate a finanziare, grazie alla legge sull'editoria, giornali che considerate buoni solo per incartare il pesce.
Non siete liberi di scegliere il fornitore di pay TV: continuate a pagare la RAI, attraverso il canone e le tasse, anche se non guardate i suoi programmi.
Non siete liberi di scegliere il vostro fornitore di trasporto locale: siete costretti a taxi e bus imposti.
Non siete liberi di scegliere il fornitore di energia elettrica al prezzo di mercato: continuate a pagare i pannelli fotovoltaici, anche se non li utilizzate.
Non siete liberi di stabilire l'orario durante il quale tenere aperto il vostro negozio.
Non siete liberi di stabilire la durata del contratto di locazione concordato con il vostro inquilino.
Non siete liberi di decidere la durata del rapporto di lavoro con i vostri dipendenti.
E' il pianificatore centrale, dall'alto, che decide per voi.
E, incredibile, vogliono farvi credere che tutto questo sia un vantaggio.