Se il calcio funzionasse come il capitalismo...

[FRANCY31]

gli stipendi dei calciatori sono uno scandalo etico e morale

se paghiamo cifre del genere un calciatore, cosa dobbiamo dare ad un medico ?
il Coronavirus ci ha fatto capire quali sono i mestieri essenziali
artisti e atleti non lo erano

il calcio dovrebbe essere trasmesso in chiaro sulle TV di stato, gratis
i calciatori guadagneranno 10 volte meno
Ronaldo non ha bisogno di guadagnare 30 milioni di € l'anno
può benissimo accontentarsi di soli 3 milioni di €
e sono ancora tanti.

e se non gli va bene , alzi i tacchi e torni a casa sua

[Sparviero]

gli stipendi dei calciatori sono uno scandalo etico e morale

Da un lato è vero, dall'altro sono dipendenti privati.

Se un riccone vuole riempire d'oro un tizio che corre in calzoncini dietro ad una palla, mica lo fa con i tuoi soldi.

[Robert]

Non possiamo fare a meno di notare poi che lo stesso principio è seguito da organismi internazionali calcistici tipo UEFA e FIFA
la UEFA per determinare il ranking di clubs e Nazionali conta le performances degli ultimi 5 anni, non l'eternità quindi ogni 5 anni c'è una specie di giubileo, si riparte da zero (quasi)

perchè?
per un senso di logica e giustizia, non si può vivere sugli allori, 5 anni è il tempo medio di vita di una squadra di club dopo di che la sua rosa cambia cosi tanto che non può piu essere considerata la stessa squadra per cui gli allori del passato non possono pesare sul presente oltre un certo lasso di tempo

questo invece esiste nel capitalismo e nel concetto di proprietà privata...

nei campionati, abbiamo visto, il principio è ancora più severo, ogni anno si fa reset, non ogni 5 anni...
anche se , ipoteticamente ed una volta era abbastanza cosi, le squadra cambiavano raramente giocatori , il "tempo di rendita" considerato giusto era la stagione annuale, non biennale o decennale, potevi aver giocato bvenissimo e aver accumulato punti (soldi) a valanga l'anno prima ma l'anno dopo non contava più nulla, si ripartiva da zero, tutti UGUALI ai nastri di partenza

nel mondo dell'economia questa meritocrazia, quasi nessuno parte uguale agli altri dai nastri di partenza per cui quando un riccone, un potente, parla di "merito", di "legittimità" della sua potenza, e ricchezza e usa questi argomenti per evitare a tassazioni, espropri, nazionalizzazioni etc fategli anche questo discorsetto

solo 1 su mille , e sono generoso, diventa ricco e potente per "merito"

[ciano.scuro]

Non possiamo fare a meno di notare poi che lo stesso principio è seguito da organismi internazionali calcistici tipo UEFA e FIFA
la UEFA per determinare il ranking di clubs e Nazionali conta le performances degli ultimi 5 anni, non l'eternità quindi ogni 5 anni c'è una specie di giubileo, si riparte da zero (quasi)

perchè?
per un senso di logica e giustizia, non si può vivere sugli allori, 5 anni è il tempo medio di vita di una squadra di club dopo di che la sua rosa cambia cosi tanto che non può piu essere considerata la stessa squadra per cui gli allori del passato non possono pesare sul presente oltre un certo lasso di tempo

questo invece esiste nel capitalismo e nel concetto di proprietà privata...

nei campionati, abbiamo visto, il principio è ancora più severo, ogni anno si fa reset, non ogni 5 anni...
anche se , ipoteticamente ed una volta era abbastanza cosi, le squadra cambiavano raramente giocatori , il "tempo di rendita" considerato giusto era la stagione annuale, non biennale o decennale, potevi aver giocato bvenissimo e aver accumulato punti (soldi) a valanga l'anno prima ma l'anno dopo non contava più nulla, si ripartiva da zero, tutti UGUALI ai nastri di partenza

nel mondo dell'economia questa meritocrazia, quasi nessuno parte uguale agli altri dai nastri di partenza per cui quando un riccone, un potente, parla di "merito", di "legittimità" della sua potenza, e ricchezza e usa questi argomenti per evitare a tassazioni, espropri, nazionalizzazioni etc fategli anche questo discorsetto

solo 1 su mille , e sono generoso, diventa ricco e potente per "merito"

La vita non è un gioco. I punti non sono lo stipendio. Lo stipendio è da contratto e nessuno gli azzera i soldi guadagnati. Il calcio non è senza esclusione di colpi. La vita si.
Una squadra può uscire dal campionato se vuole la paga non cambia finché vale il contratto dopo di che li possono cacciare o rifarli il contratto.
Il campionato esiste e le squadre decidono se sottoscriverlo o meno.
Certo immagino che se le top squadre italiane abbandonassero il campionato nulla cambierebbe, magari si fanno un campionatino tra quelle 10 squadre più ricche e chi pensi che se le guarderebbe le partite dell'Academy Civitanovese? E quanti soldi fa?
Gli imprenditori spendono nel calcio per passione quando si comprano le squadre.
Tant'è che se scendi in Terza Categoria non ricominci in A l'anno dopo.

[Robert]

La vita non è un gioco. I punti non sono lo stipendio. Lo stipendio è da contratto e nessuno gli azzera i soldi guadagnati. Il calcio e

il gioco, come lo chiami tu, è più meritocratico della vita, mi pare chiaro

nel calcio non ci sono raccomandati, o giochi bene e vinci o sei un brocco e perdi, in linea generale e nel lungo periodo

e negli altri sport, tipo il basket, la pallanuoto o gli sport singoli ancora di più

[ciano.scuro]

il gioco, come lo chiami tu, è più meritocratico della vita, mi pare chiaro

nel calcio non ci sono raccomandati, o giochi bene e vinci o sei un brocco e perdi, in linea generale e nel lungo periodo

e negli altri sport, tipo il basket, la pallanuoto o gli sport singoli ancora di più

Il gioco non è meritocratico, perché non ti punisce con la morte, c'è un arbitro. Nella vita se ti impoverisco rischi di emigrare (abbandonare lo spazio di competizione italiano) o anche di morire non solo di fame, magari vai a fare il muratore e boh, cadi da qualche parte insomma di sicuro un muratore rischia più di un impiegato.
Per te il merito c'è se vige un meccanismo di salvataggio automatico. E invece no, visto come funziona?

È assurdo che tu definisca un gioco più meritocratico della vita.
Prova a pensarci così, Caio figlio di Tizio più di tutti merita i suoi averi così come la moglie di Tizio Sempronia, merita i baci di Tizio più di chiunque altra.
Nascere figlio di Tizio crea merito nei confronti di Tizio, e visto che i soldi sono di Tizio decide a chi vanno. Una volta i padri potevano diseredare i figli molto più facilmente era una società più patriarcale. In effetti la gara continua, il merito rispetto a cosa deve essere? Io dico rispetto a chi i soldi se li è guadagnati.

[ciano.scuro]

il gioco, come lo chiami tu, è più meritocratico della vita, mi pare chiaro

nel calcio non ci sono raccomandati, o giochi bene e vinci o sei un brocco e perdi, in linea generale e nel lungo periodo

e negli altri sport, tipo il basket, la pallanuoto o gli sport singoli ancora di più

Un tipo di merito diverso.
Nella vita si parla di naturale affetto paterno e pietà filiale. Ma capisco che se ti piace andare a transessuali non hai il minimo senso della normalità nei rapporti umani e sessuali.

[Robert]

Un tipo di merito diverso.
Nella vita si parla di naturale affetto paterno e pietà filiale. Ma capisco che se ti piace andare a transessuali non hai il minimo senso della normalità nei rapporti umani e sessuali.

eh meno male che ci sei tu, un uomo onesto, integerrimo, monogamo e buon padre di famiglia

[ciano.scuro]

eh meno male che ci sei tu, un uomo onesto, integerrimo, monogamo e buon padre di famiglia

Beh, volevi merito? Eccoti il merito. Morì se perdi. A calcio invece ti parano il sedere con l'arbitro.

[Robert]

Il gioco non è meritocratico, perché non ti punisce con la morte, c'è un arbitro. Nella vita se ti impoverisco rischi di emigrare (abbandonare lo spazio di competizione italiano) o anche di morire non solo di fame, magari vai a fare il muratore e boh, cadi da qualche parte insomma di sicuro un muratore rischia più di un impiegato.
Per te il merito c'è se vige un meccanismo di salvataggio automatico. E invece no, visto come funziona?

È assurdo che tu definisca un gioco più meritocratico della vita.
Prova a pensarci così, Caio figlio di Tizio più di tutti merita i suoi averi così come la moglie di Tizio Sempronia, merita i baci di Tizio più di chiunque altra.
Nascere figlio di Tizio crea merito nei confronti di Tizio, e visto che i soldi sono di Tizio decide a chi vanno. Una volta i padri potevano diseredare i figli molto più facilmente era una società più patriarcale. In effetti la gara continua, il merito rispetto a cosa deve essere? Io dico rispetto a chi i soldi se li è guadagnati.

il gioco è meritocratico perchè ci sono delle regole condivise e non si sgarra
e non esistono squadre che cedono punti ad altre per amore paterno nè i giocatori che ereditino i punti di altri che han giocato nella stessa squadra 30 anni prima
proprio perchè nel regolamento non esiste la proprietà privata dei punti conquistati