Sulla Preghiera
del monaco Silvano l’Athonita di santa memoria


Chi ama il Signore pensa sempre a lui; e il ricordo di Dio genera la preghiera.

Se non si pensasse al Signore, allora nemmeno si pregherebbe; ma senza la preghiera non si rimane nell’amore di Dio, perché con la preghiera otteniamo la grazia dello Spirito santo. Attraverso la preghiera l’uomo è preservato dal peccato, perché la mente che prega è intenta in Dio e con spirito umile sta davanti al volto del Signore, conosciuto solo dall’anima in preghiera.

Al novizio, tuttavia, occorre necessariamente una guida, perché, prima di ottenere la grazia dello Spirito santo, l’anima deve sostenere una grande battaglia contro i suoi avversari e non sa giudicare da sola se il piacere che prova viene dal nemico. Questo lo può discernere solo chi per esperienza ha gustato lo Spirito santo e dal sapore riconosce la grazia.

Chi vuole condurre una vita di preghiera senza una guida e nella sua superbia ha la sensazione di potersi istruire sui libri e non ricorre a uno Staretz, si trova già a metà della strada che porta all’illusione. Ma il Signore protegge l’umile e se anche non vi fosse nessuna guida esperta, se egli tuttavia ricorrerà ad un uomo spirituale, qualunque esso sia, il Signore lo proteggerà per l’umiltà che ha manifestato.

Ritieni che nel padre spirituale (pneumatikòs) vive lo Spirito santo e che egli ti dirà ciò che ti è necessario. Se però tu pensi che il padre spirituale vive nella negligenza, e ti chiedi come sia possibile che abbia lo Spirito santo, per tale pensiero subirai una grave tentazione e il Signore ti umilierà e senz’altro tu cadrai nell’illusione.


Il resto dello scritto di San Silvano è alla pagina http://www.orthodoxia.it/wp/2020/05/18/sulla-preghiera