La Manovra economica ottiene la fiducia di entrambe le camere nonostante i Finiani critichino l'assenza di misure per la crescita,in sintonia con Confindustria.
Il ddl intercettazioni dopo le insistenti pressioni dei Finiani che ritengono inaccettabili le modifiche di facciata alla Camera viene ritirato quando dopo aver annunciato la fiducia Berlusconi viene pesantemente attaccato da Bocchino che annuncia il voto contrario del gruppo di fedelissimi del Presidente della camera.
Berlusconi dopo le iniziali offerte sottobanco chiede pubblicamente all'UDC e a Casini in uno degli incontri dei Promotori della Libertà di entrare nel governo e indica Casini come uno dei suoi più probabili successori alla leadership del centro-destra.
Casini rifiuta l'offerta.
Berlusconi è sempre più debole,ha i problemi con Fini,si è fatto imporre una manovra durissima da Tremonti,ha perso l'occasione di stroncare per sempre lo strumento delle intercettazioni.
Berlusconi incontra D'Alema,Penati e Bersani in Ottobre in un incontro segreto ,poi denunciato da Generazione Italia,il Giornale invece ne rivela i dettagli titolando "IL PD LASCIA A SPASSO SILVIO" e sottotitolo "Il Cavaliere chiede una tregua ai Democratici per un governo di larghe intese,ma Bersani e D'Alema,posseduti da Di Pietro,rifiutano".
Come denunciato dal PD la manovra economica aggiuntiva da 24 miliardi è inutile,a novembre Tremonti chiede ulteriori sacrifici,annunciando "stavolta non molleremo sui tagli alle tredicesime e alle spese delle regioni,saranno lacrime e sangue",Berlusconi sbotta e in un intervista a Libero (che titola "Tremonti,T come Traditore") annuncia che assieme ai governatori delle Regioni di centro-destra del PDL (in testa la Polverini) chiederà al ministro Tremonti di rassegnare le dimissioni.
Dinanzi allo scontro Berlusconi-Tremonti nasce inaspettatamente (ma neanche tanto) l'asse Fini-Bossi che si oppongono strenuamente alla decisione del Premier,Bocchino è il più esaltato per il Ministro del Tesoro "uno che ha salvato lo stato dalla bancarotta mentre il premier veniva travolto dagli scandali e pensava solo alle intercettazioni, come minimo deve rimanere al suo posto".
Bersani porta Bossi in Molise da Di Pietro (che pare esser stato convinto a trattare per un nuovo governo dal segretario PD,i due sembrano essersi coalizzati contro la crescente ambizione di Vendola che ha mobilitato più volte le sue Fabbriche),nasce il Patto di Montenero,PD e IDV sono disposti ad appoggiare un governo con la Lega e i Finiani guidato da Tremonti a patto di
1) dare una robusta svolta alla politica economica in senso più egualitario
2) fare una nuova legge elettorale magari proporzionale alla tedesca
3) fare una legge sul conflitto d'interessi
4) salvare il federalismo (a cui Fini si riconverte immediatamente)
Il giorno dopo è il solito Bocchino ha leggere il necrologio del Governo Berlusconi IV in una conferenza stampa con Reguzzoni : "in seguito agli attriti tra il Premier e il Ministro dell'economia i gruppi parlamentari della Lega Nord e gli uomini del PDL vicini al Presidente della Camera Gianfranco Fini ritengono opportune le dimissioni di questo governo".
Berlusconi si dimette e invoca nuove elezioni.
Nasce intanto il Partito della Nazione alla quale aderiscono l'UDC di Casini,l'API di Rutelli,il PS di Nencini,i Repubblicani (sia quelli di Nucara che della Sbarbati),l'MPA di Lombardo,i siciliani di Miccichè e una scissione del PDL del vecchio gruppo di Formigoni "Cristiani delle libertà",il presidente della Lombardia dichiara "ormai nel PDL non si capisce più niente,è un ectoplasma",alla prima assemblea nazionale interviene,dichiarandosi "semplice iscritto ma convinto militante" anche Luca Cordero di Montezemolo.
Fini e Berlusconi si incontrano pochi giorni prima dell'inizio delle consultazioni del Presidente Napolitano e dichiarano in conferenza stampa congiunta la fine del PDL e la nascita di due gruppi parlamentari autonomi.
Napolitano scarta quasi subito l'ipotesi di elezioni anticipate e nel giro di poche ore,dopo aver sentito tutti i partiti in parlamento e consultato quelli extraparlamentari (apparte il Movimento 5 Stelle che rifiuta di vedere il Presidente) decide di dare l'incarico di trovare una maggioranza a Giulio Tremonti.
Dopo un incontro Berlusconi-Casini senza risultati per il Cavaliere,anche il Partito della Nazione decide di appoggiare il governo Tremonti che quindi ottiene la fiducia grazie alla Lega,ai finiani,al PD,all'IDV e al Partito della Nazione.
Nichi Vendola,Paolo Ferrero e Beppe Grillo si dicono esterrefatti dal comportamento di Bersani e Di Pietro e li accusano di collaborazionismo,ma il più duro è ovviamente Berlusconi che alla prima assemblea nazionale della nuova formazione,Alleanza per il Cambiamento,attacca duramente il nuovo governo "frutto solo dell'odio che questi signori hanno per me e per la libertà".
Intanto il governo vara una nuova manovra economica,di 19 miliardi,aumenta la tracciabilità,istituisce (con il consenso di Confindustria) un Fondo Anti-Crisi per le imprese,le cui risorse devono provenire da una dura lotta all'evasione fiscale,esegue un nuovo scudo fiscale ma con una tassazione di rientro del 35% e aumenta le tasse sulle rendite (escludendo i bot) dal 12,5% al 18%.
Viene messa la fiducia sulla legge Donadi-Bocchino-Castelli che regola il conflitto d'interessi,Alleanza per il Cambiamento fa ostruzionismo selvaggio,fino agli scontri fisici in aula ma la legge passa,Berlusconi risulta in seguito alla nuova legge ineleggibile a qualsiasi carica pubblica o di partito,è costretto quindi a dimettersi da Presidente di ApC,prende il suo posto temporaneamente Renata Polverini in attesa di un congresso.
Minzolini viene cacciato dalla conduzione del Tg1.
Il 2010 si rivela un pò meno duro del 2009 ma i problemi della crisi sono comunque molti,ciononostante la manovra per il 2012 è di soli 8 miliardi e le condizioni dei conti pubblici ci vedono tra i migliori d'Europa.
Il 2011 vede il compimento dell'iter legislativo del Federalismo,tutti i decreti attuativi,ben approntati soprattutto da PD,IDV e Lega vengono approvati (con l'uscita dall'aula del Partito della Nazione e l'astensione di ApC).
Si passa quindi all'ultima tappa di questo governo di scopo con la riforma elettorale,zittita la minoranza veltronian-franceschiniana e con il consenso dei popolari di Fioroni e Marini Bersani riesce ad imporre al PD il Proporzionale Tedesco,gradito dal PdN e dalla Lega,i finiani dopo alcune resistenza iniziali accettano.
Di parallelo viene quindi adottato anche il sistema parlamentare Tedesco e quindi il Cancellierato.
Il sistema viene accettato dai finiani proprio grazie al carattere "personalizzato" ovvero alla possibilità di preferenza nei collegi uninominali ( vedere qui http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_elettorale_tedesco ).
Sbarramento al 5%,come in Germania.
Si realizza cosi il disegno di D'Alema,ogni partito quindi si presenta alle elezioni anticipate del 2012 con il proprio programma e poi tesse alleanze dopo lo spoglio delle schede,termina il bipolarismo italiano.
Elezioni anticipate 2012
Fronte Unitario della Destra
In seguito all'inserimento dello sbarramento al 5%,tutti i partitini di estrema destra capeggiati da La Destra di Storace si sono coalizzati.
Lega Nord
Nonostante i mugugni di Maroni e Calderoli alla fine grazie alle misure sulla legalità ma soprattutto grazie all'approvazione del Federalismo,la Lega è un partito unito e ritiene,in maniera compatta,di aver fatto bene a scendere a patti con la sinistra e Fini per far cadere Berlusconi.
Tremonti è entrato nel partito,ma come dice Bossi "non ha avuto bisogno di entrare,è sempre stato qui".
Unione della Legalità
Il partito di Fini,Bocchino e Granata,è praticamente l'equivalente a destra dell'Italia dei Valori,una stima profonda e un rispetto cieco della Magistratura e un viscerale anti-populismo.
Alleanza per il Cambiamento
Il partito dei fedelissimi di Berlusconi,senza Berlusconi,a guidarlo sono i vari Lupi,Capezzone,Carfagna,Brambilla,Gelmini,Brunetta ,è rimasto senza potenziale leader del dopo-Silvio quando Formigoni è entrato nel Partito della nazione.
Un partito che senza il suo leader,impegnato nei Processi e nelle vicende Giudiziare che lo coinvolgono,è destinato a essere forza marginale.
Partito della Nazione
L'estremo centro di Casini e Montezemolo con l'aiuto di Rutelli e piccole scaglie post-prima repubblica (Socialisti e repubblicani),il loro obiettivo è essere fondamentali per costruire una maggioranza parlamentare,lo scopo è quello di allearsi con il PD e l'IDV (la pregiudiziale anti-dipietrista è caduta da tempo).
Partito Democratico
Sempre diretto da Bersani e D'Alema,dopo esser riuscito a tessere il ribaltone con Bossi e Fini,è un partito sempre meno litigioso con la minoranza interna di Veltroni e Franceschini spiazzata e fiacca.
Il patto Bersani-Fioroni sul Proporzionale tedesco ha fatto entrare in maggioranza (e nella segreteria) una buona parte di ex-Mozione franceschini.
Ignazio Marino,contrario al governo Tremonti,è passato a Sinistra e Libertà,seguito da pochi.
Continua l'alleanza con i Radicali.
Italia dei Valori
Dopo il Patto di Montenero ha perso molti voti radical chic verso Grillo ma ne ha acquistato altri presso i moderati,Di Pietro,sparito dalla scena Berlusconi,non è più il diavolo dipinto dai tg ma un pilastro di legalità ed onestà con una base di consenso trasversale,non pochi sono i punti di contatto con Unione della Legalità ma Di Pietro ha confermato "lo stretto legame tra l'IDV e il PD".
Sinistre Unite
Con il timore di finire nuovamente fuori dal parlamento Sinistra e Libertà e la Federazione della Sinistra si sono coalizzate in un cartello unitario,ma nonostante il carisma di Vendola che ne è il leader,i dissapori tra ex-compagni sono fortissimi e lo spettro della Sinistra arcobaleno aleggia negli incontri,il cartello ha perso lo slancio iniziale in seguito al fallito accordo unitario con il Movimento 5 Stelle.
Movimento 5 Stelle
Si è dato una struttura partito,ha aperto sezioni un pò ovunque e lavora per sostituire la sinistra radicale,è guidato da Beppe Grillo,che si è deciso ad essere il Segretario del Movimento e a calarsi nella veste di politico e ad abbandonare quella di comico e da Luigi De Magistris,uscito con la sua area dall'IDV in seguito al patto di Montenero.