DA 10 ANNI UN IMPORTATORE TREVIGIANO FACEVA ARRIVARE IN ITALIA MIGLIAIA DI ROLEX PROVENIENTI DA HONG KONG SENZA PAGARE MILIONI DI EURO DI IVA: GLI OROLOGI VENIVANO POI GIRATI A GIOIELLIERI ED OROLOGIAI DI TUTTA ITALIA - IL TRUCCO ERA SEMPLICE: QUANDO LA MERCE ARRIVA NEGLI AEROPORTI PUBBLICI UFFICIALI COMPIACENTI, COMPENSATI PER CHIUDERE UN OCCHIO SUI CONTROLLI DOGANAL…
Si avvicina il processo per l'importazione clandestina di migliaia di Rolex provenienti da Hong Kong, avvenuta con evasione di svariati milioni di euro di Iva grazie all'aiuto di pubblici ufficiali compiacenti, compensati per chiudere un occhio (e anche due) nei controlli doganali all'aeroporto di Tessera.
La Procura di Venezia ha provveduto al deposito degli atti nei confronti di sette indagati e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio. Ma questo è soltanto il primo filone di un'indagine che si è allargata grazie alla collaborazione di alcune delle persone arrestate lo scorso anno, estendendosi anche ad altri scali aeroportuali nazionali (attraverso i quali per una decina di anni sono stati fatti entrare di nascosto i Rolex da Hong Kong), nonché a gioiellieri ed orologiai di tutta Italia, accusati di ricettazione per aver acquistato (e poi rivenduto) gli orologi pur sapendo che erano provento di evasione Iva.
Questo come lo consideriamo? Un piccolo o grande evasore? E quanti ce ne sono così?