Originariamente Scritto da
TheMeroving
Che questa confusione fra razza è coltura sia del tutto casuale io se permetti lo dubito. Piuttosto sospetto che sia il portato di quel substrato zoologico che alligna nella mente umana e che è poi la radice di ogni pregiudizio razziale. Il razzista (ma tutti noi in effetti) realizza istintivamente una associazione di immagini fra i problemi derivanti dalla diversità culturale (mangiare gatti per strada) e la diversità morfologica degli attori che determinano quei problemi di modo che l'istintiva repulsione per la diversità trova una conferma sul piano razionale. La paura "limbica" del diverso passa il vaglio del raziocinio e diviene pericolo razionalmente valutato e catalogato come reale. Peccato che il filtro razionale che si è applicato è proprio sul piano razionale del tutto fallace. Purtroppo però la frittata ormai è fatta. Nella mente del razzista i due piani, quello morfologico e quello culturale si sono oramai fusi. Ecco che l'africano che mangia i gatti diventa il negro che mangia i gatti.
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