Lo scopo del sondaggio proposto è capire se le teorie sulla beneficienza volontaria degli anarcocapitalisti stiano in piedi alla prova dei fatti oppure no.
Considerato che lo stato ha due scopi fondamentali, ovvero proteggerci dagli aggressori e fornire determinati servizi a tutti (anche ai poveri), gli anarcocapitalisti sostengono che in una società senza stato (dove tutti i servizi sono in mano al mercato privato) i servizi verrebbero forniti anche ai poveri perché ci sarebbe la beneficienza.
La domanda è: quanto successo avrebbe la beneficienza volontaria? Per testarlo, vi propongo di immaginare che la sanità pubblica italiana sia stata abolita e che il finanziamento delle prestazioni sanitarie è interamente in mano ad associazioni private.
Oltre alle assicurazioni commerciali, ci sono un paio di associazioni nonprofit che fanno quello che fanno sostanzialmente quello che faceva lo stato quando ancora c'era la sanità pubblica: prendono soldi da ciascun associato (per esempio 100 euro al mese) e poi quando un associato ha bisogno di prestazioni sanitarie gliele paga grazie ai soldi raccolti.
Immaginate che ci siano due associazioni nonprofit: la prima si chiama "caritas", il cui nome contiene la parola "carità" perché essa accetta al suo interno anche persone nullatenenti. Per i nullatenenti ovviamente pagano gli associati che hanno un reddito sufficiente per contribuire: invece di far pagare 100 euro al mese, ne fa pagare 120, così vengono coperti anche i nullatenenti.
La seconda invece si chiama "sanitas" e accetta al suo interno soltanto persone che hanno i soldi per versare contributi, di conseguenza agli associati chiede solo 100 euro (non dovendo aiutare i nullatenenti).
Mi piacerebbe innanzitutto sapere quale scelta farebbero gli anarcocapitalisti come @ciddo e @Mister Libertarian, ma poi anche quella di tutti gli altri utenti. Votate!