Bill Gates ha fatto inserire in Windows 10 un software che modifica la frequenza del refresh dello schermo secondo uno schema in grado di modificare, tramite le emissioni fotoniche in sequenze controllate, alcuni geni del DNA umano. L'uso anche saltuario di Windows 10 incide permanentemente sullo scambio sinaptico tra i neuroni, inserendo informazioni latenti che il soggetto, dopo qualche tempo, ritiene essere suoi pensieri.
Non ci sono antidoti o vaccini in grado di evitare questa contaminazione neuronale, l'unico sistema è evitare l'uso di Windows 10 e dei processori INTEL che Gates ha coinvolto nel progetto. Sono però ovviamente immuni coloro che non dispongono di neuroni: sono parecchi, anche se in numero non ancora sufficiente a garantire l'immunità di gregge.