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Nel '700 si viaggiava per lo più con carrozze che cambiavano i cavalli e postiglione alle stazioni di posta.
Le stazioni erano circa ogni 10 km e mentre si cambiavano i cavalli i viaggiatori potevano scendere e mangiare.
Il sistema delle stazioni di posta risale al tempo di Ciro il Grande, poi utilizzato in tutto l'impero romano lungo le strade imperiali; tra il '500 e il '700 hanno fatto la fortuna delle famiglie che ne hanno monopolizzato intere regioni, come i Tasso, diventati Thurn und Taxis nel ramo germanico, che coprivano dai Paesi Bassi al Trentino.
Monopolio del tutto scomparso con l'avvento dei treni, di cui ai Taxis resta solo il patrimonio accumulato e l'onore di aver dato il loro nome ai taxi.
Il passaporto, ad eccezione di nobili e prelati, serviva anche per andare da un paese all'altro, e doveva specificare la ragione del viaggio.
Questo è un passaporto ottocentesco per un tragitto di 15km (da Imola a Lugo) all'interno dello Stato Pontificio.