Originariamente Scritto da
Giustizia&Libertà
In
questa discussione i destroidi scrivono cose che si contraddicono tra loro.
Da un lato dicono che odiare è un diritto, dall'altro si lamentano del fatto che gli omosessuali odino determinati siti web e politici e che li segnino in rosso in un'estensione del browser.
I destroidi pensano che siccome odiano gli omosessuali e i trans allora è legittimo, da parte loro, desiderare limitazioni delle libertà a danno di essi ("se pensano di insegnare nelle scuole elementari gli spacco la faccia", "non devono sposarsi", "non devono baciarsi in pubblico") e quindi non si capisce perché, in base al loro modo di ragionare, non sarebbe legittimo, da parte di chi odia gli omofobi, fare leggi contro la loro libertà.
In realtà la questione è la seguente: ogni persona ha diritto a fare sesso con chi vuole nella propria camera da letto e ogni persona ha diritto di provare privatamente schifo per una determinata pratica o inclinazione sessuale. Entrambe le parti hanno il diritto di esistere e il dovere di non aggredirsi le une con le altre.
Io sono favorevole a leggi per punire chi discrimina, sfotte, insulta o umilia persone omosessuali solo per via del loro orientamento, in quanto ritengo che se una persona fa queste cose allora significa che è passata dai pensieri ai fatti, quindi la sua omofobia non è più un fatto privato. Gli omofobi hanno il dovere di tenere il loro odio nella loro stanzetta, esattamente come si chiede agli omosessuali (e a chiunque) di scopare nella stanzetta e non in mezzo alla strada. L'omofobia può essere accettata solo se resta privata.