È un vanto essere ignorati da utenti di livello 0.
Agli euradical snob antifà che danno del lei per sottolineare la distanza dal ceto del popolino rispondo con un voi (come usava quando c'era LVI) così imparano. Gradassi avvisati mezzi salvati.
Ma cosa c'entra? L'ER è da sempre storicamente una regione rossa, un enorme centro sociale per dirla tutta... E questo mi va a citare i fascisti che la notizia non dice nemmeno che i corrotti appartenessero ad ambienti di CDX o estrema destra.
Ora perché quasi la metà si è svegliata ed ha votato Lega (che no, non è fascista solo perché i leghisti non sono kompagni del pd, non basta questo per esserlo e nemmeno volendo sostenere la tesi del razzismo, perché il razzismo è razzismo, il fascismo è tante altre cose, tra cui la dittatura ed oggi come oggi nei partiti di CDX ne vedo proprio pochina, ma se volete definiteli pure fascisti e definite antifascisti piuttosto che anti-fà i pddini che definirli una sorta di 1984 è un eufemismo) vorrei capire come possa questo bastare a definire i carabinieri colpevoli dei fascisti... Ce ne vuole di fantasia, ma parecchia.
È un vanto essere ignorati da utenti di livello 0.
Agli euradical snob antifà che danno del lei per sottolineare la distanza dal ceto del popolino rispondo con un voi (come usava quando c'era LVI) così imparano. Gradassi avvisati mezzi salvati.
«Mentre Piacenza contava i morti del Covid loro pensavano a dare droga ai pusher»
Piacenza sotto choc per un'indagine senza precedenti della guardia di finanza e della polizia locale che ha portato al sequestro di un'intera caserma dell'Arma e a 22 ordinanze di misura di custodia cautelare e all'arresto di 10 carabinieri
Emanuela Gatti
22 luglio 2020 14:11
«Mentre Piacenza stava combattendo il Covid e contando i propri morti, un'intera caserma dell'Arma dei carabinieri durante il lockdown, nel più totale disprezzo e spregio delle regole, si è macchiata di reati gravissimi», non usa ovviamente mezzi termini il procuratore capo Grazia Pradella nel raccontare alla stampa l'operazione Odysséus della guardia di finanza e della polizia locale che ha portato al sequestro della caserma di Piacenza Levante in via Caccialupo e all'emissione da parte del gip Luca Milani di 22 misure di ordinanza cautelare (12 in carcere, 5 domiciliari, 4 obbligo di firma, 1 obbligo di dimora) e una denuncia a piede libero (compagna di uno dei carabinieri in manette).
Dieci in totale i carabinieri indagati, compreso il comandante della compagnia di Piacenza. L'indagine è iniziata grazie al racconto di un ufficiale dell'Arma non coinvolto che ha illustrato spontaneamente alla polizia locale quanto stava accadendo all'interno della caserma di via Caccialupo. I carabinieri finiti in carcere sono: Giuseppe Montella, Salvatore Cappellano, Angelo Esposito, Giacomo Falanga, Daniele Spagnolo. Ai domiciliari il comandante della Levante, maresciallo Marco Orlando, il maggiore Stefano Bezzeccheri, comandante della compagnia di Piacenza è stato raggiunto dalla misura dell'obbligo di dimora. Tutti sono stati sospesi. Nei guai anche un finanziere, Marco Marra, che ha l'obbligo di firma, è accusato di rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio. Angelo Minniti, Lenoci Giovanni e Ferrante Lorenzo, altri tre carabinieri, hanno avuto l'obbligo di firma.
I finanzieri e gli agenti della sezione investigativa della Polizia Locale in un'indagine lampo di sei mesi condotta con tecniche informatiche altamente sofisticate, intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti portati avanti 24 ore al giorno e coordinata dai sostituti procuratori Antonio Colonna e Matteo Centini, hanno scoperchiato un'organizzazione criminale composta dai carabinieri volta a fare più arresti possibili per risultare - spiegano gli inquirenti - più bravi degli altri colleghi. Per fare ciò basavano gli arresti, illegali, su circostanze inventate riferite al pm di turno in una sorta di auto esaltazione. Pur di apparire e pur di avere la droga non badavano alle modalità operative, di lì pestaggi, un sequestro di persona e comportamenti definiti da un pusher di fiducia che ha assistito a un'aggressione "era come essere in Gomorra". In sostanza approvvigionavano di droga il Piacentino durante il lockdown, mantenevano contatti con spacciatori di alto livello, custodivano la droga che sequestravano ai pusher che non erano sotto la loro protezione e spacciavano poi a loro volta, posto che ne facevano anche uso. Addirittura erano arrivati a fare una staffetta con le auto per scortare un pusher o a compilare un'autocertificazione fasulla in modo tale che l'uomo di fiducia di turno potesse andarsi a rifornire nel Milanese.
I militari sono accusati di spaccio, ricettazione, estorsione, arresto illegale, tortura, lesioni personali aggravate, peculato, abuso d'ufficio, rivelazione ed uso di segreti d'ufficio, falsità ideologica, perquisizione e ispezioni personali arbitrarie, violenza privata aggravata, truffa ai danni dello Stato. «Siamo di fronte - spiega Pradella - a reati impressionanti se si pensa che sono stati commessi da militari dell'Arma dei carabinieri. Si tratta di aspetti molto gravi e incomprensibili agli stessi inquirenti che hanno indagato. Una serie tale di atteggiamenti criminali che ci ha convinto a procedere anche al sequestro della caserma dei carabinieri per futuri accertamenti». Le fanno eco Colonna e Centini: «Un'indagine dolorosa che ha lasciato una grande amarezza, più si indagava più emergevano dettagli pesantissimi».
«Mentre Piacenza contava i morti del Covid loro pensavano a dare droga ai pusher»
Disse quello che come massima aspirazione ha sempre voluto fare il moderatore e nessuno glielo ha mai fatto fare neppure nella sezione "Sert" .
Dai su svegliati, il moderatore me lo hanno chiesto di fare non sono stato io a chiedere sveglione.
PS: mele marce tutte in galera a prescindere da razza, lavoro e religione.
"La Gloria non la cerco per me stesso ma per la mia Nazione" (22gradi)
se carabinieri o marocca vendono droghe è perchè c è chi glie la rifornisce(la mafia italica alleata di varie altre mafie e cartelli)e c è chi glie lla compra .cioè clienti italiani in molti casi benestanti,provate a farvi un giro nei locali della milano bene o che so studi televisivi o musicali
qui in una chiesa un ragazzo prega inginocchiato un dio che non conosce,che non puo sentire,non gridera,non versera lacrime,si domanda solo il mio viaggio è finito o è appena cominciato
Chissà se dietro le sbarre li han messi a far compagnia ai pusher ribelli che hanno fatto mettere al gabbio..........
Seguono il cliente e trovano il pusher: in garage 3 chili e mezzo di droga
Certo che a volte è veramente un attimo ritrovarsi dall'altra parte della porta con le grate.