Originariamente Scritto da
Nostradamus
E' quello che la ricerca scientifica di Pim van Lommel ha appurato su 344 pazienti che hanno avuto un'esperienza di pre-morte. Oppure quella descritta da Jung.
Il contributo di Pim van Lommel
Da un punto di vista strettamente scientifico il contributo a tutt'oggi più approfondito è, probabilmente, quello di Pim van Lommel, un cardiologo olandese che, insieme ad altri colleghi, nel 2001 pubblicò sulla prestigiosa rivista medica “The Lancet” i risultati di uno studio condotto per oltre 10 anni su 344 pazienti. Lo studio, condotto con metodi scientifici e statistici, aveva come obiettivo la verifica dell'esistenza o meno delle NDE. Più specificamente, lo scopo era quello di verificare se ciò che i reduci da una NDE definivano stato di coscienza e memoria fosse stato un fenomeno dell'attività cerebrale o se fosse stato un fenomeno indipendente da questa.[20]
Dopo una lunga analisi sui metodi adottati, pazienti, medicine utilizzate ma soprattutto su elettroencefalogrammi, si concluse che i ricordi della NDE riferiti dai soggetti non coincidessero né con le irrilevanti attività cerebrali riscontrate durante il monitoraggio EEG, né come epifenomeni delle stesse, quasi a intendere le NDE come degli "stati di coscienza" totalmente separati dal corpo[27]. Data la prestigiosa natura della rivista nella quale fu pubblicato[20], ben presto lo studio fu attaccato dai sostenitori della teoria dello "stato di coscienza" esclusivamente come prodotto di attività cerebrale.[28] Le critiche più dure furono mosse dalle colonne di Scientific American, firmato da Michael Shermer, al quale van Lommel indirizzò una precisa replica dove, esponendo il rigore scientifico della ricerca, osservò che sulla base delle osservazioni registrate non era possibile giungere a conclusioni diverse da quelle rilevate e poi pubblicate dal proprio team[29][30]. Nel 2007 van Lommel ha raccolto i risultati delle sue ricerche in un libro, tradotto in italiano con il titolo "
Coscienza oltre la vita. La scienza delle esperienze di premorte".
Esperienza di Jung
Una tra le più famose esperienze di questo tipo è certamente quella occorsa al medico psichiatra e pioniere della psicoanalisi Carl Gustav Jung, che descrive la propria esperienza di pre-morte nel suo testo autobiografico
"Ricordi, sogni e riflessioni" pubblicato solo nel 1961. Nel 1944 infatti un incidente, una frattura e un successivo infarto lo avevano portato in coma. In una lettera dello stesso anno scrive:
"Quel che viene dopo la morte è qualcosa di uno splendore talmente indicibile, che la nostra immaginazione e la nostra sensibilità non potrebbero concepire nemmeno approssimativamente… Prima o poi, i morti diventeranno un tutt'uno con noi; ma, nella realtà attuale, sappiamo poco o nulla di quel modo d'essere. Cosa sapremo di questa terra, dopo la morte? La dissoluzione della nostra forma temporanea nell'eternità non comporta una perdita di significato: piuttosto, ci sentiremo tutti membri di un unico corpo.[54]"
https://it.wikipedia.org/wiki/Esperi...ni_della_morte