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  1. #561
    Social liberal
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    Predefinito Re: La proprietà privata dei terreni è illiberale

    Citazione Originariamente Scritto da Seyen Visualizza Messaggio
    Il mercato privato farebbe UNA strada, che collega la ditta esclusivamente alle case degli operai e del dirigente, oltre che a tutte le altre ditte che forniscono i beni necessari e quelle a cui vendere....poi dovrebbe fare anche le strade che collegano le case degli acquirenti ai posti dove questi dovrebbero comprare i beni....insomma...devono fare nuovamente tutte le strade....a spese loro. Se se...ce li vedo proprio.
    In realtà non è una cosa impossibile @Seyen.

    Dal momento che la gente vuole spostarsi, esiste la domanda.

    Tra i domandanti, uno con un po' di iniziativa direbbe: "Ragazzi, vogliamo costruire una rete stradale per muoverci nel paese. Dobbiamo arrivare a X euro per finanziare il progetto".

    Verosimilmente le donazioni arriverebbero, magari qualche riccone farebbe una donazione molto generosa (anche i ricchi vogliono spostarsi, visitare, divertirsi con la loro Ferrari).

    Alla fine probabilmente ci si arriverebbe in qualche modo.

    Poi nei vari paesini verrebbe fatta la stessa cosa per costruire la reti stradali capillari, che verrebbero collegate all'arteria.

    Tra l'altro nelle teorie anarcocapitaliste è stato teorizzato un sistema organizzativo che potrebbe anche funzionare, cioè le cosiddette "città private". In pratica un imprenditore prende in mano la gestione di un'area e costruisce una città, fornendo tutti i servizi che servono a chi ci abita. Gli abitanti pagano un abbonamento annuale (in pratica l'equivalente delle imposte).
    Se i cittadini sono insoddisfatti, smettono di acquistare uno o più servizi oppure si spostano in una città privata concorrente: l'imprenditore perde soldi, quindi deve migliorare il servizio.

    Nelle città ci possono essere anche regole (l'equivalente delle leggi) che devi rispettare per contratto.

    Questo è un video che parla delle città private (qualche esperimento è già stato fatto a quanto pare).



    In realtà a non reggersi assolutamente in piedi nell'anarcocapitalismo è l'assenza dello stato sociale. Per la maggior parte delle persone sarebbe impossibile pagare l'istruzione per i figli e la sanità, perché sono cose costosissime. Se adesso ce le possiamo permettere è solo perché le paghiamo collettivamente e in proporzione al nostro reddito.

    In una città privata si potrebbe anche fare un sistema di solidarietà, ma quello che succederebbe è che i ricchi se ne andrebbero in un'altra città che non lo prevede.
    Secondo i liberal-liberisti una persona non fa nulla di male fintanto che non aggredisce gli altri, ma il maestro Alighieri ci insegna che anche gli avari finiscono all'inferno insieme ai fascisti violenti.

  2. #562
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    Predefinito Re: La proprietà privata dei terreni è illiberale

    Citazione Originariamente Scritto da Seyen Visualizza Messaggio
    E la corrente elettrica per avere acceso il computer poi se la fa con la bicicletta e la dinamo a casa. Non c'è niente di peggio degli anarcocapitalisti....
    il buon vecchio Van De Graaf, sempre attuale!

  3. #563
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    Predefinito Re: La proprietà privata dei terreni è illiberale

    Citazione Originariamente Scritto da Seyen Visualizza Messaggio
    Il mercato privato farebbe UNA strada, che collega la ditta esclusivamente alle case degli operai e del dirigente, oltre che a tutte le altre ditte che forniscono i beni necessari e quelle a cui vendere....poi dovrebbe fare anche le strade che collegano le case degli acquirenti ai posti dove questi dovrebbero comprare i beni....insomma...devono fare nuovamente tutte le strade....a spese loro. Se se...ce li vedo proprio.
    beh, ci sarebbero anche i terreni da acquistare, e poi magari l'azienda se ne va da un'altra parte, e poi magari il privato in quel momento lì preferisce dipingere un quadro da mettere in salotto.

  4. #564
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    Predefinito Re: La proprietà privata dei terreni è illiberale

    Citazione Originariamente Scritto da Giustizia&Libertà Visualizza Messaggio
    In realtà non è una cosa impossibile @Seyen.

    Dal momento che la gente vuole spostarsi, esiste la domanda.

    Tra i domandanti, uno con un po' di iniziativa direbbe: "Ragazzi, vogliamo costruire una rete stradale per muoverci nel paese. Dobbiamo arrivare a X euro per finanziare il progetto".

    Verosimilmente le donazioni arriverebbero, magari qualche riccone farebbe una donazione molto generosa (anche i ricchi vogliono spostarsi, visitare, divertirsi con la loro Ferrari).

    Alla fine probabilmente ci si arriverebbe in qualche modo.

    Poi nei vari paesini verrebbe fatta la stessa cosa per costruire la reti stradali capillari, che verrebbero collegate all'arteria.

    Tra l'altro nelle teorie anarcocapitaliste è stato teorizzato un sistema organizzativo che potrebbe anche funzionare, cioè le cosiddette "città private". In pratica un imprenditore prende in mano la gestione di un'area e costruisce una città, fornendo tutti i servizi che servono a chi ci abita. Gli abitanti pagano un abbonamento annuale (in pratica l'equivalente delle imposte).
    Se i cittadini sono insoddisfatti, smettono di acquistare uno o più servizi oppure si spostano in una città privata concorrente: l'imprenditore perde soldi, quindi deve migliorare il servizio.

    Nelle città ci possono essere anche regole (l'equivalente delle leggi) che devi rispettare per contratto.

    Questo è un video che parla delle città private (qualche esperimento è già stato fatto a quanto pare).



    In realtà a non reggersi assolutamente in piedi nell'anarcocapitalismo è l'assenza dello stato sociale. Per la maggior parte delle persone sarebbe impossibile pagare l'istruzione per i figli e la sanità, perché sono cose costosissime. Se adesso ce le possiamo permettere è solo perché le paghiamo collettivamente e in proporzione al nostro reddito.
    ovvero come il condominio di un palazzo....
    nel mio siamo da anni che andiamo avanti con avvocati giudici e conciliatori... perchè l'amministrazione è controllata da una specie di mafia che vuol fare quello che le piace.
    figuriamoci le città private... devono essere gli avvocati che premono per queste ideuzze... una pacchia per loro.
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

  5. #565
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    Predefinito Re: La proprietà privata dei terreni è illiberale

    Citazione Originariamente Scritto da Giustizia&Libertà Visualizza Messaggio
    In realtà non è una cosa impossibile
    Dal momento che la gente vuole spostarsi, esiste la domanda.

    Tra i domandanti, uno con un po' di iniziativa direbbe: "Ragazzi, vogliamo costruire una rete stradale per muoverci nel paese. Dobbiamo arrivare a X euro per finanziare il progetto".

    Verosimilmente le donazioni arriverebbero, magari qualche riccone farebbe una donazione molto generosa (anche i ricchi vogliono spostarsi, visitare, divertirsi con la loro Ferrari).

    Alla fine probabilmente ci si arriverebbe in qualche modo.

    Poi nei vari paesini verrebbe fatta la stessa cosa per costruire la reti stradali capillari, che verrebbero collegate all'arteria.
    .
    Io non sarei mica così sicuro.
    Innanzitutto bisognerebbe costituire una società per costruire e poi per gestire la strada. Per la gestione la prima cosa che mi viene in mente è il risultato di Aspi, ma partiamo proprio dall’inizio. Se io caccio il grano oggi, cosa ci guadagno e quando? È la prima domanda che mi faccio.
    Vedremo in seguito la risposta.
    Ma adesso supponiamo di avere costituito la società e avere esaurito tutti gli adempimenti: adesso dobbiamo costruire la strada che va da A a B.
    Per prima cosa dobbiamo fare un progetto: da dove passa la strada, che portata deve avere, quali sono le giuste dimensioni della strada e delle carreggiate, devo prevedere delle piazzole per la sosta delle automobili eccetera eccetera.
    E supponiamo di avere fatto anche questo (mica facile, ma immaginiamo per un momento di averlo fatto). Adesso c’è il problema che i terreni sono di qualcuno, e bisogna comprarli.
    E qui casca l’asino. Supponiamo che la strada debba passare nel bel mezzo di un campo di 5 ettari di proprietà del signor Rossi: tu pensi che il signor Rossi ti venda il terreno necessario a costruire la strada? Ma neanche per magari! Tutt’al più ti potrà proporre l’acquisto dell’intero campo, ma ad un prezzo sicuramente superiore al valore attuale di mercato. Perché il signor Rossi è un contadino e si sa che i contadini non sono mica scemi: sa benissimo che se la società non compra il campo, deve cambiare il tracciato allungando il percorso. Che non solo comporta maggiori spese e ritardi nella realizzazione, ma crea anche un disagio ai futuri potenziali utenti, che non saranno certo contenti della deviazione. Ora tu immaginati 50 signori Rossi, ciascuno con il suo campo da 5 ettari, e vedi come fa presto la società ad andare a Olgettine.
    Ma ritorniamo alla domanda dell’aspirante capitalista: cosa ci guadagno e quando?
    Risposta: ci guadagni una volta terminata la strada, e l’ammontare sarà la quota percentuale dei pedaggi pagati dagli utenti.
    Eh, già: la strada deve essere a pagamento e quindi devi rilevare chi passa per fargli pagare il biglietto. Adesso tu immagina le code che si verrebbero a creare a ingresso e uscita, al costo di un sistema di raccolta del contante, al costo di un sistema che ti permetta il pagamento elettronico …. E adesso moltiplica questa società per le enne-mila società chiamate a realizzare le enne-mila strade di comunicazione tra i centri abitati e al loro interno. Auguri!

  6. #566
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    Predefinito Re: La proprietà privata dei terreni è illiberale

    Citazione Originariamente Scritto da Tito Visualizza Messaggio
    lo noto solo io l'ossimoro?
    Infatti... la solidarieta obbligatoria in effetti e' "appropriazione indebita".

  7. #567
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    Predefinito Re: La proprietà privata dei terreni è illiberale

    Citazione Originariamente Scritto da anton Visualizza Messaggio
    ovvero come il condominio di un palazzo....
    nel mio siamo da anni che andiamo avanti con avvocati giudici e conciliatori... perchè l'amministrazione è controllata da una specie di mafia che vuol fare quello che le piace.
    figuriamoci le città private... devono essere gli avvocati che premono per queste ideuzze... una pacchia per loro.
    e ci sono sempre quelli che vogliono diventare RE e che vogliono far pagare agli altri quello che devono pagare loro.
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

  8. #568
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    Predefinito Re: La proprietà privata dei terreni è illiberale

    Citazione Originariamente Scritto da standing bull Visualizza Messaggio
    Io non sarei mica così sicuro.
    Innanzitutto bisognerebbe costituire una società per costruire e poi per gestire la strada. Per la gestione la prima cosa che mi viene in mente è il risultato di Aspi, ma partiamo proprio dall’inizio. Se io caccio il grano oggi, cosa ci guadagno e quando? È la prima domanda che mi faccio.
    Vedremo in seguito la risposta.
    Ma adesso supponiamo di avere costituito la società e avere esaurito tutti gli adempimenti: adesso dobbiamo costruire la strada che va da A a B.
    Per prima cosa dobbiamo fare un progetto: da dove passa la strada, che portata deve avere, quali sono le giuste dimensioni della strada e delle carreggiate, devo prevedere delle piazzole per la sosta delle automobili eccetera eccetera.
    E supponiamo di avere fatto anche questo (mica facile, ma immaginiamo per un momento di averlo fatto). Adesso c’è il problema che i terreni sono di qualcuno, e bisogna comprarli.
    E qui casca l’asino. Supponiamo che la strada debba passare nel bel mezzo di un campo di 5 ettari di proprietà del signor Rossi: tu pensi che il signor Rossi ti venda il terreno necessario a costruire la strada? Ma neanche per magari! Tutt’al più ti potrà proporre l’acquisto dell’intero campo, ma ad un prezzo sicuramente superiore al valore attuale di mercato. Perché il signor Rossi è un contadino e si sa che i contadini non sono mica scemi: sa benissimo che se la società non compra il campo, deve cambiare il tracciato allungando il percorso. Che non solo comporta maggiori spese e ritardi nella realizzazione, ma crea anche un disagio ai futuri potenziali utenti, che non saranno certo contenti della deviazione. Ora tu immaginati 50 signori Rossi, ciascuno con il suo campo da 5 ettari, e vedi come fa presto la società ad andare a Olgettine.
    Ma ritorniamo alla domanda dell’aspirante capitalista: cosa ci guadagno e quando?
    Risposta: ci guadagni una volta terminata la strada, e l’ammontare sarà la quota percentuale dei pedaggi pagati dagli utenti.
    Eh, già: la strada deve essere a pagamento e quindi devi rilevare chi passa per fargli pagare il biglietto. Adesso tu immagina le code che si verrebbero a creare a ingresso e uscita, al costo di un sistema di raccolta del contante, al costo di un sistema che ti permetta il pagamento elettronico …. E adesso moltiplica questa società per le enne-mila società chiamate a realizzare le enne-mila strade di comunicazione tra i centri abitati e al loro interno. Auguri!
    @standing bull quindi tu dici che solo lo stato può fare le strade perché può espropriare o piuttosto perché solo lo stato può mettere insieme i capitali che servono? In uno stato liberale l'esproprio viene risarcito, quindi ha un costo.

    Chiaramente non ci sarebbero i caselli sulle strade. Più probabilmente funzionerebbe come con le autostrade svizzere, dove devi acquistare un bollino che ti consente di usare le autostrade per tutto l'anno. Ogni tanto verrebbe messo un posto di blocco per fare controlli a campione: tu compreresti il bollino per non rischiare di prendere la multa, un po' come quando vai in treno.

    Però lo scenario che immaginavo io era un altro. Le strade non hanno pedaggi. La società ci guadagna per il fatto che le costruisce e le mantiene. La costruzione e la manutenzione viene pagata attraverso un progetto di crowdfunding, a cui i cittadini aderiscono volontariamente.
    A spingerli ad aderire al progetto è la loro voglia di spostarsi in automobile, cosa che interessa anche ai ricchi, i quali quindi probabilmente farebbero generose donazioni per poter visitare il paese a bordo della loro Ferrari.
    Secondo i liberal-liberisti una persona non fa nulla di male fintanto che non aggredisce gli altri, ma il maestro Alighieri ci insegna che anche gli avari finiscono all'inferno insieme ai fascisti violenti.

  9. #569
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    Predefinito Re: La proprietà privata dei terreni è illiberale

    Citazione Originariamente Scritto da mary ann Visualizza Messaggio
    Non sei l’unico, milioni di persone sono obbligate a fare un sacco di cose che non vogliono fare.
    Un conto e' sono gli obblighi che ci impone la natura... per quelli non ci si puo' fare nulla: la nostra condizione ci impone di agire.
    Un altro conto sono gli obblighi imposti unilateralmente da altri esseri umani. Quelli sono violazioni della liberta', e vanno combattuti.

    Puoi sempre andartene, oppure puoi fare come ha fatto Valentino Rossi.
    Si posso, ma il fatto che io fugga o evada non toglie nulla al fatto che chi impone tali obblighi sia, in termini di principio, in torto marcio.

  10. #570
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    Predefinito Re: La proprietà privata dei terreni è illiberale

    Citazione Originariamente Scritto da ciddo Visualizza Messaggio
    Infatti... la solidarieta obbligatoria in effetti e' "appropriazione indebita".
    Se si parte dal presupposto che la ricchezza è di proprietà collettiva allora l'appropriazione indebita la fa chi non paga le imposte @ciddo.

    Se si parte da questo presupposto, si può affermare che il denaro che finisce nelle tue tasche non è tuo: è solo in tuo temporaneo possesso. Il denaro che ti resta dopo che hai pagato le imposte è tuo.

    È tutta una questione di qual'è l'assioma etico dal quale parti. Tu vedi le imposte come un'aggressione solo perché dal tuo punto di vista il denaro che finisce nella tue tasche è TUO, ma non è una cosa che puoi decidere in maniera unilaterale.
    Secondo i liberal-liberisti una persona non fa nulla di male fintanto che non aggredisce gli altri, ma il maestro Alighieri ci insegna che anche gli avari finiscono all'inferno insieme ai fascisti violenti.

 

 
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