Non sappiamo ancora niente sulla nascita del sistema solare.
Adesso Sideros mi dirà che non comprendo paradossi e prendo
tutto sul serio...
Certo c'è da dire tantissimo sul Sole, l'origine sanscrita del nome, Samas,
da qui sun, sontang, e poi l'egiziano Ra sostituito in Amon dal giovane
faraone Tutankamon che così ristabilì il potere dei sacerdoti che gli fecero una bella
tomba anche se morì a soli 19 anni. Io ricordo di aver visto il sarcofago di Tutankamon
in giro per l'Europa, ma non mi ricordo nè dove nè quando, o ero in America? Insomma non ero
in Italia e mi trovai tutti manifesti che dicevano che c'era la mostra su Ttutankamon e andai.
Forse era NewYork. Uno splendore abbagliante, tutto oro, questi occhi allungati con blu cobalto,
rimasi folgorata.
Appunto c'è molto da dire, i nuclei di idrogeno che si fondono formando elio, quando tutto l'idrogeno sarà finito
il sole si spegnerà, ma prima aumenterà di temperatura e ingloberà tutti i pianeti più interni, ecco perchè si
dice, dalle stelle veniamo e nelle stelle torneremo. Poi se si parla dell'anima é un altro discorso.
Forse per una reminiscenza ancestrale, spesso durante l'Inverno, nelle giornate fredde e serene, mi viene da salutare il Sole quando sbuca alla mattina. Un po' mi vergogno, eh...
Leggenda vuole che Tito Tatio introducesse in Roma il culto del Sol Indiges. Gli Dei Indiges erano gli Dei primitivi locali, e dunque viene oggi accettato come sinonimo di nazionale. Azzardando temerariamente una spiegazione etimologica Indiges=non ripartito. Ripreso in auge da Giulio Cesare, che ne innalzò un altare sul Quirinale, dopo Farsalo, cadde un po' in ombra. Venne restaurato quando fu innalzato all'augusto soglio Sesto Avito Bassiano, seguace del culto siriaco l'gbl, el gabal, successivamente passato agli onori con il nome di Elagabalo o, per antonomasia col dio Helios greco, Eliogabalo. A quel punto però, provenendo il culto dall'esterno di Roma, urgeva trovare un altro epiteto. Fu scelto quello del Sol Invictus.