visto che siamo vicini all'anniversario del tragico 8 settembre e che non si finisce mai di imparare:
come noto Umberto II nel 1943 si trovava di istanza ad Anagni a comandare nominalmente il Gruppo di Armate Sud, secondo le memorie del suo aiutante maggiore Conte Campello Umberto era di cattivo umore e depresso perchè si rendeva conto che non veniva mai messo al corrente di nulla, nemmeno dei trasferimenti dei suoi sottoposti da un incarico a un altro, come avvenne per il Generale Roatta, suo sottoposto, che venne trasferito da Palermo dove comandava la 6a armata Sicilia a Roma per assumere la carica di Capo di Stato Maggiore.
Un giorno si sfogo' col maggiore Campello: "per informarci non ci resta che leggere il giornale"
Come sappiamo il 3 settembre del 1943 venne firmato l'Armistizio a Cassibile (Sicilia) con gli alleati e per 5 giorni la notizia resto' segreta anche se almeno una ventina di persone tra ufficiali vicino a Badoglio e cordigiani erano al corrente e la notizia trapelo' come chiacchera quasi immediatamente, Umberto non volle dare credito a queste voci contando sul fatto che se fosse stato firmato l'Armistizio lui sarebbe venuto a saperlo dla padre e invece nulla sino al 7 settembre nel tardo pomeriggio quando Umberto II ad Anagni incontro il maresciallo Graziani che pur essendo in temoraneo esilio in Ciociaria si teneva informato e disse che aveva sentito da ambienti militari che l'armistizio era stato già firmato al che Umberto rispose "sono voci!"
Il giorno dopo non si sa bene se perchè insospettito da queste voci o perchè aveva degli appuntamenti decise di recarsi a Roma al Quirinale dove arrivo' attorno alle 19 dell'8 settembre e ancora una volta Umberto fu tenuto all'oscuro di tutto, a pochi metri dalla sua stanza si stava tenendo un cdrammatico consiglio della Corona: la radio avava già annunciato l'Armistizio e Il Re e Badoglio dovevano decidere se e quando confermare la notizia con un comunicato, cosa che poi Badoglio fece qualche minuto piu' tardi alle 19,42
Incredibilmente Umberto che era principe ereditario venne informato dell'Armistizio solo pochi minuti prima che lo sapessero tutti gli italiani; alle 19 e 10 dal Ministro della Real Casa Aquarone.
Il resto è noto, il mattino dopo il Re Vottorio Emanuele, la Regina, Umberto, Badoglio e una cinquantina tra ufficiali e cortigiani raggiunsero Ortona per imbarcarsi per Brindisi, ma prima fecero tappa per diverse ore a Crecchio dai Duchi di Bovino dove vennero accolti rifocillati dalla duchessa di Bovino, Maria Antonietta d'Alife Gaetani dell'Aquila di Aragona, dama di compagnia della Regina, che aveva capito che quei fuggiaschi avrebbero salvato la loro vita ma non la Monarchia.
la duchessa era molto in confidenza col principe e insistette molto perche il principe tornasse a Roma, finchè il principe convinto disse che sarebbe partito. Quando informo' il padre questi' resto' in silenzio mentre Badoglio gli disse che doveva obbedire ai suoi ordine mentre la Regina Elena sua madre gli disse "n'y va pas Beppo on va te tuer" non andare Beppo (Umberto, ti uccideranno)
E cosi' Umberto si rassegno' ad andare Brindisi con i reali e con Badoglio.
ora poniamo che Umberto l'8 settembre fosse rimasto ad Anagni e che Badoglio nel panico del momento dimenticasse di informarlo dell'Armistizio
Che scenario potremmo immaginare?
Umberto tagliato dalle comunicazioni con Badoglio e col Re non avrebbe ricevuto l'ordine di raggiungerli a Brindisi, di andarci si è visto non aveva assolutamente voglia, sarebbe rimasto in Ciociaria e poi da li' avrebbe organizzato la resistenza contro i tedeschi?
Possibile