Fiat Melfi, Tribunale: "Incompetente su modalità reintegro 3 operai"






Il Tribunale di Melfi ha dichiarato inammissibile il ricorso della Fiom contro le modalità con cui la Fiat aveva attuato il reintegro (stabilito dallo stesso giudice del lavoro) dei tre operai dello stabilimento di Melfi, in provincia di Potenza, licenziati dall’azienda nel luglio scorso.


Il sindacato aveva presentato la sua istanza di reintegro totale dei tre operai nelle loro mansioni lungo le linee produttive, nel corso dell'udienza del 21 settembre scorso.


Fiat aveva infatti sì ottemperato all’obbligo della magistratura di far tornare in fabbrica i tre, ma aveva permesso loro solo di svolgere attività sindacale.

Sul significato di questa decisione del tribunale le interpretazioni di Fiom e Fiat divergono sostanzialmente.


Per l’azienda automobilistica la sentenza conferma che quella del sindacato era una “richiesta estranea al nostro ordinamento processuale” e “un'iniziativa creativa e di politica legislativa, inibita all'ordine giudiziario''.


Per Fiom il verdetto afferma solamente che il giudice si è dichiarato incompetente “perché non in presenza di un provvedimento di natura cautelare”. Tanto è vero che il sindacato è già pronto a presentare domattina al giudice dell'esecuzione del Tribunale di Melfi l'atto di precetto con cui ottenere i necessari chiarimenti sulle modalità del reintegro dei tre lavoratori. In particolare il sindacato evidenzia in una nota che quella di oggi ''è una pronuncia di natura meramente processuale, che non entra nel merito delle nostre richieste e con la quale si dà comunque atto che esistono diverse opinioni sugli strumenti eventualmente utilizzabili e relativamente al Giudice che debba decidere sull'istanza della Fiom''.


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...DURA LEX SED LEX...anche per il trattorista Landini...


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