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  1. #601
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    Predefinito Re: Tutto ciò che non sapete dell’URSS, ma vi piacerebbe saperlo

    Citazione Originariamente Scritto da Supermario Visualizza Messaggio
    Il dopoguerra Italiano resterà un grande pastrocchio..

    In Italia non ce lo scordiamo dopo l' 8 settembre c'è stata una guerra civile fra italiani, con dei convitati di pietra come le truppe alleate, i tedeschi e in questo caso anche i partigiani comunisti di Tito.

    Stragi, ritorsioni, vendette, regolamenti di conti sono stati fatti un po' da tutti, poi ad un certo punto è calato un sipario, come se si volesse far finta che niente era successo e che si doveva in ogni modo andare avanti, un patto fra il blocco dei partiti comunisti e quelli di ispirazione liberale- cattolica e repubblicana. Morto Mussolini infatti i processi ai rimanenti gerarchi fascisti e a tutto l' apparato repressivo fascista furono pochi, sbrigativi e senza verdetti degni di nota, anche nomi molto noti si fecero pochi mesi di carcere e poi furono reintegrati nella società e anche nella politica. Di contro i comunisti ottennero che calasse un velo sui crimini che videro come responsabili i partigiani fra cui anche le Foibe. Certo ci fu la commissione parlamentare d' inchiesta... ma le commissioni parlamentari sappiamo bene a cosa servono e come vanno a finire. Questo condiviso colpo di spugna poi porterà in ogni caso a dei futuri problemi, come ad esempio molti che si fecero vendetta senza le istituzioni ( triangolo rosso ) e una non mai risolta ed elaborata riappacificazione nazionale che ancora tutt' oggi subiamo.
    Ci fu anche Togliatti con la sua amnistia che fece campagna acquisti di fascisti repubblicani nel PCI: centinaia di migliaia di gente disciplinata, gerarchicamente organizzata e che non amava la democrazia, proprio come i militanti PCI, alcuni nomi li conosciamo, da Scalfari a Dario Fo

  2. #602
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    Predefinito Re: Tutto ciò che non sapete dell’URSS, ma vi piacerebbe saperlo

    Citazione Originariamente Scritto da FrancoAntonio Visualizza Messaggio
    Ci fu anche Togliatti con la sua amnistia che fece campagna acquisti di fascisti repubblicani nel PCI: centinaia di migliaia di gente disciplinata, gerarchicamente organizzata e che non amava la democrazia, proprio come i militanti PCI, alcuni nomi li conosciamo, da Scalfari a Dario Fo
    In Italia fino a che è convenuto erano tutti fascisti, con tanto di tessera, camicia nera, partecipazione al sabato fascista e via dicendo.

    Dopo sono diventati tutti comunisti / socialisti / democristiani ecc. ecc.

    E tutti avevano un amico che poteva testimoniare per lui al riguardo della propria militanza come feroce partigiano ecc. ecc. quando poi in verità dopo l' 8 settembre si era imboscato in casa pur di non essere arruolato da nessuna delle due fazioni.

    I veri "antifascisti" duri e puri della prima ora erano pochi e i loro capi erano chi al confino chi nelle prigioni fasciste.
    "I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri."

  3. #603
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    Predefinito Re: Tutto ciò che non sapete dell’URSS, ma vi piacerebbe saperlo

    Citazione Originariamente Scritto da Supermario Visualizza Messaggio
    In Italia fino a che è convenuto erano tutti fascisti, con tanto di tessera, camicia nera, partecipazione al sabato fascista e via dicendo.

    Dopo sono diventati tutti comunisti / socialisti / democristiani ecc. ecc.

    E tutti avevano un amico che poteva testimoniare per lui al riguardo della propria militanza come feroce partigiano ecc. ecc. quando poi in verità dopo l' 8 settembre si era imboscato in casa pur di non essere arruolato da nessuna delle due fazioni.

    I veri "antifascisti" duri e puri della prima ora erano pochi e i loro capi erano chi al confino chi nelle prigioni fasciste.
    Vero. Infatti se non arrivavano gli americani mio padre dal campo di Merano sarebbe stato spedito in Germania.

  4. #604
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    Predefinito Re: Tutto ciò che non sapete dell’URSS, ma vi piacerebbe saperlo

    Citazione Originariamente Scritto da nordista Visualizza Messaggio
    Vero. Infatti se non arrivavano gli americani mio padre dal campo di Merano sarebbe stato spedito in Germania.
    Per quale motivo?
    Originariamente Scritto da …:
    “Se trovi che ho parlato di una Lamborghini te ne regalo una”.

    https://forum.termometropolitico.it/...l#post21308108

  5. #605
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    Predefinito Re: Tutto ciò che non sapete dell’URSS, ma vi piacerebbe saperlo

    Citazione Originariamente Scritto da mary ann Visualizza Messaggio
    Per quale motivo?
    Antifascismo (e forse per il dubbio che fosse ebreo).

  6. #606
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    Predefinito Re: Tutto ciò che non sapete dell’URSS, ma vi piacerebbe saperlo

    Citazione Originariamente Scritto da Supermario Visualizza Messaggio
    In Italia fino a che è convenuto erano tutti fascisti, con tanto di tessera, camicia nera, partecipazione al sabato fascista e via dicendo.

    Dopo sono diventati tutti comunisti / socialisti / democristiani ecc. ecc.

    E tutti avevano un amico che poteva testimoniare per lui al riguardo della propria militanza come feroce partigiano ecc. ecc. quando poi in verità dopo l' 8 settembre si era imboscato in casa pur di non essere arruolato da nessuna delle due fazioni.

    I veri "antifascisti" duri e puri della prima ora erano pochi e i loro capi erano chi al confino chi nelle prigioni fasciste.
    Ma la Norimberga non fu voluta non dalle forze reazionarie-fasciste come si vuole far credere
    ma proprio da Togliatti che decide di varare una larga amnistia nel 1946
    c'era voglia di girare la pagina e di pacificazione

  7. #607
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    Predefinito Re: Tutto ciò che non sapete dell’URSS, ma vi piacerebbe saperlo

    @Antony The Tripe

    Ti rispondo qui.

    Si andava a scuola a sette anni o dovevi compiere sette anni in quell’anno.

    Alcuni genitori mandavano i figlio a scuola anche a 8 anni.

    Lo studio durava 8 anni o 10 anni: 5 anni le elementari, 3 anni medie, 2 anni una specie di superiori alle medie.

    Dopo dieci anni di studio potevi andare in una specie di superiori professionali o all’istituto superiore di indirizzi diversi o all’università.

    Dopo 8 anni di studio potevi lasciare la scuola e entrare in una scuola professionale, imparare il mestiere in fabbrica.

    Le scuole in URSS erano generalmente buone, però bisognava studiare perché se avevi un’insufficienza in una materia dovevi fare l’esame o venivi bocciato.

    Le lezioni erano tante, quattro o cinque alle elementari di solito sei nelle medie o medie superiori.

    Molti ragazzi facevano anche attività extra scolastiche: sport, musica, canto ecc.

    Le lezioni di musica erano a pagamento, circa 16 rubli al mese.

    Io ho studiato in un’ottima scuola, dove ci tenevano a tutto: alla bella scrittura, alla lettura comprensibile e accentuata e alla velocità di lettura.

    A 8 anni leggevo 219 parole al minuto.

    Ero molto brava nelle lingue, ma non ero brava in matematica.

    In all’algebra ero un disastro, in geometria e in fisica un meno, ma sempre un disastro.

    Piangevo in bagno prima di andare alle lezioni.

    Ero molto brava in astronomia, ho sempre avuto un voto massimo: 5.

    I voti erano da 1 a 5.

    Ma 1 ti mettevano solo se non sai nulla e ti anche comporto male.

    Negli ultimi due anni di scuola c’erano le lezioni di Addestramento Militare Iniziale ( Primario).

    Dovevi avere una specie di divisa, c’era la parte teorica e pratica.

    Dovevi sapere smontare un fucile semi-automatico, strisciare, saltare, arrampicarsi alle scale, lanciare gramate di legno dalla posizione sdraiata.

    La scuola aveva anche i vari difetti: la storia si studiava seguendo solo quello che era vero secondo i comunisti.

    Io sapevo la storia molto bene: date, eventi, nomi, località ecc, ma una volta arrivata in Italia ho scoperto che io non conosco la storia perché ta re cose che ho studiato non erano vere.

    Anche le lezioni di chimica prevedevano la divisa: un grembiule bianco.

    Dopo aver studiato per 10 anni ognuno aveva diritto di andare dove vuole: lavorare o studiare.

    Di solito si andava a studiare, perché lavorare senza imparare un mestiere era difficile, potevi fare solo caricatore, operaio generico, operatore ecologico, lavorare con le mucche, nei campi.

    C’entrano i corsi che duravano sei mesi o un anno, c’erano scuole di tre anni, c’erano istituti, scuole superiori di cinema e teatro, di pittura, conservatori, scuole superiori di polizia, militare, università, accademie.

    Tutto era gratuito, ma in certe scuole non era facile entrarci, a volte c’erano 200 persone per un posto solo.

    Le bustarelle - a volte - risolvevano tutto.

    Si doveva fare 4 esami di ammissione.

    Solo chi aveva finito le scuole con una medaglia d’oro era esonerato dagli esami.

    Lo stato pagava lo stipendio, 30 rubli al mese, a volte offriva anche un posto letto in una specie di convitto ( dormitorio).

    Chi aveva ottimi voti aveva lo stipendio più alto.

    Ma far studiare il figlio richiedeva molti sforzi dalla parte della famiglia.

    Chi aveva genitori in campagna era avvantaggiato, portava il cibo da casa.

    Il modo di fare sovietico era di condivider tutto, aiutare a chi è in difficoltà, questo modo di vivere lo abbiamo imparato sin dall’asilo.

    Ovviamente, ognuno ha un proprio carattere, ma di solito la gente condivideva molto volentieri averi e il sapere.

    Io ho sempre condiviso tutto e mi stupivo sempre, quando alcuni usavano tranquillamente le mie cose e non volevano condividere le loro.

    Comunque lo stato sovietico non faceva nulla a gratis.

    Gli studenti venivano impiagati alla raccolta di patate, non venivano pagati e spesso lavoravano nelle condizioni primitive: tante persone nella stanza, lavorare nel fango, con il freddo, la doccia una volta a settimana, lavare i capelli con l’acqua fredda.

    Dopo aver finito gli studi gli studenti dovevano lavorare due o tre anni nelle località in cui venivano mandati.

    Di solito erano paeselli sperduti, senza un’accenno alla civiltà: un negozietto per il tutto il paese, strade infangate, nessun divertimento, o forse il cinema di domenica.

    Alcuni paesi erano un po’ più avanti, avevano un club ( centro per il ritrovo) dove si poteva ballare, parlare e ubriacarsi.

    Avevano un forte kolhoz, una scuola più o meno buona, asilo, due negozi, una selfie di piazzetta, ufficio postale.

    Ovviamente, praticamente nessuno voleva andar per due o tre anni chissà dove, quindi la gente si arrangiava come poteva: bustarelle, matrimoni, gravidanze.

    Se hai domande, fammele pure.
    Originariamente Scritto da …:
    “Se trovi che ho parlato di una Lamborghini te ne regalo una”.

    https://forum.termometropolitico.it/...l#post21308108

  8. #608
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    Predefinito Re: Tutto ciò che non sapete dell’URSS, ma vi piacerebbe saperlo

    Mi scuso per i numerosi errori di battitura che non ho corretto.
    Originariamente Scritto da …:
    “Se trovi che ho parlato di una Lamborghini te ne regalo una”.

    https://forum.termometropolitico.it/...l#post21308108

  9. #609
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    Predefinito Re: Tutto ciò che non sapete dell’URSS, ma vi piacerebbe saperlo

    a proposito il film di cui abbiampo parlato giorni fa ambientato a Odessa che parla del ritorno dei russi bianchi in patria nel 1946 "perdonati" da Stalin, li' vedrete famiglie che si dividono la cucina come descriveva @mary ann

    Domani sera su TV 2000
    TV2000 20 e 55



    Est Ovest amore e liberta' (Film)


    Est Ovest amore e liberta'

    Giugno 1946: Stalin chiede agli emigrati russi che vivono in occidente di tornare in madrepatria, promettendo loro passaporto ed amnistia. Tra questi, in Francia, vi sono il Dottor Alexei Golovin, sua moglie francese Marie e loro figlio; decidono di fare ritorno in Unione Sovietica.

    Ma una volta tornato a Odessa, Alexei scopre che i suoi compagni rimpatriati sono finiti in un gulag. Lui si salva perché è medico; la moglie Marie è sotto shock e dichiarata spia dalle autorità russe. Alexei deve presto adattarsi a incarnare il ruolo di felice rimpatriato; Maria non riesce ad accettare questa situazione e fa amicizia con un diciassettenne che si innamora di lei. Quando questi riesce a fuggire dal paese, Maria viene rinchiusa in un gulag. Dopo la morte di Stalin, Marie viene liberata, ma il marito stenta a riconoscerla.

    Ma Alexei ha un piano per farla ritornare in Francia.



    Ambientato in Ucraina, prima a Odessa e poi a Kiev, il film racconta una storia d’amore appassionata sullo sfondo del conflitto emergente tra il mondo occidentale e l’Unione Sovietica a partire dal 1946. Un affresco storico e al tempo stesso politico, dunque, che attraverso la vicenda dei due protagonisti riesce a descrivere la vita, i conflitti e le contraddizioni di un intero popolo per aiutarci a capire meglio il presente.
    Titolo Originale: Est - Ouest
    Genere: Drammatico
    Durata: 2h
    Anno: 1999
    Paese: Russia, Ucraina, Francia
    Regia: Régis Wargnier
    Cast: Sandrine Bonnaire, Oleg Menshikov, Catherine Deneuve

  10. #610
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    Predefinito Re: Tutto ciò che non sapete dell’URSS, ma vi piacerebbe saperlo

    Citazione Originariamente Scritto da mary ann Visualizza Messaggio
    @Antony The Tripe

    Ti rispondo qui.

    Si andava a scuola a sette anni o dovevi compiere sette anni in quell’anno.

    Alcuni genitori mandavano i figlio a scuola anche a 8 anni.

    Lo studio durava 8 anni o 10 anni: 5 anni le elementari, 3 anni medie, 2 anni una specie di superiori alle medie.

    Dopo dieci anni di studio potevi andare in una specie di superiori professionali o all’istituto superiore di indirizzi diversi o all’università.

    Dopo 8 anni di studio potevi lasciare la scuola e entrare in una scuola professionale, imparare il mestiere in fabbrica.

    Le scuole in URSS erano generalmente buone, però bisognava studiare perché se avevi un’insufficienza in una materia dovevi fare l’esame o venivi bocciato.

    Le lezioni erano tante, quattro o cinque alle elementari di solito sei nelle medie o medie superiori.

    Molti ragazzi facevano anche attività extra scolastiche: sport, musica, canto ecc.

    Le lezioni di musica erano a pagamento, circa 16 rubli al mese.

    Io ho studiato in un’ottima scuola, dove ci tenevano a tutto: alla bella scrittura, alla lettura comprensibile e accentuata e alla velocità di lettura.

    A 8 anni leggevo 219 parole al minuto.

    Ero molto brava nelle lingue, ma non ero brava in matematica.

    In all’algebra ero un disastro, in geometria e in fisica un meno, ma sempre un disastro.

    Piangevo in bagno prima di andare alle lezioni.

    Ero molto brava in astronomia, ho sempre avuto un voto massimo: 5.

    I voti erano da 1 a 5.

    Ma 1 ti mettevano solo se non sai nulla e ti anche comporto male.

    Negli ultimi due anni di scuola c’erano le lezioni di Addestramento Militare Iniziale ( Primario).

    Dovevi avere una specie di divisa, c’era la parte teorica e pratica.

    Dovevi sapere smontare un fucile semi-automatico, strisciare, saltare, arrampicarsi alle scale, lanciare gramate di legno dalla posizione sdraiata.

    La scuola aveva anche i vari difetti: la storia si studiava seguendo solo quello che era vero secondo i comunisti.

    Io sapevo la storia molto bene: date, eventi, nomi, località ecc, ma una volta arrivata in Italia ho scoperto che io non conosco la storia perché ta re cose che ho studiato non erano vere.

    Anche le lezioni di chimica prevedevano la divisa: un grembiule bianco.

    Dopo aver studiato per 10 anni ognuno aveva diritto di andare dove vuole: lavorare o studiare.

    Di solito si andava a studiare, perché lavorare senza imparare un mestiere era difficile, potevi fare solo caricatore, operaio generico, operatore ecologico, lavorare con le mucche, nei campi.

    C’entrano i corsi che duravano sei mesi o un anno, c’erano scuole di tre anni, c’erano istituti, scuole superiori di cinema e teatro, di pittura, conservatori, scuole superiori di polizia, militare, università, accademie.

    Tutto era gratuito, ma in certe scuole non era facile entrarci, a volte c’erano 200 persone per un posto solo.

    Le bustarelle - a volte - risolvevano tutto.

    Si doveva fare 4 esami di ammissione.

    Solo chi aveva finito le scuole con una medaglia d’oro era esonerato dagli esami.

    Lo stato pagava lo stipendio, 30 rubli al mese, a volte offriva anche un posto letto in una specie di convitto ( dormitorio).

    Chi aveva ottimi voti aveva lo stipendio più alto.

    Ma far studiare il figlio richiedeva molti sforzi dalla parte della famiglia.

    Chi aveva genitori in campagna era avvantaggiato, portava il cibo da casa.

    Il modo di fare sovietico era di condivider tutto, aiutare a chi è in difficoltà, questo modo di vivere lo abbiamo imparato sin dall’asilo.

    Ovviamente, ognuno ha un proprio carattere, ma di solito la gente condivideva molto volentieri averi e il sapere.

    Io ho sempre condiviso tutto e mi stupivo sempre, quando alcuni usavano tranquillamente le mie cose e non volevano condividere le loro.

    Comunque lo stato sovietico non faceva nulla a gratis.

    Gli studenti venivano impiagati alla raccolta di patate, non venivano pagati e spesso lavoravano nelle condizioni primitive: tante persone nella stanza, lavorare nel fango, con il freddo, la doccia una volta a settimana, lavare i capelli con l’acqua fredda.

    Dopo aver finito gli studi gli studenti dovevano lavorare due o tre anni nelle località in cui venivano mandati.

    Di solito erano paeselli sperduti, senza un’accenno alla civiltà: un negozietto per il tutto il paese, strade infangate, nessun divertimento, o forse il cinema di domenica.

    Alcuni paesi erano un po’ più avanti, avevano un club ( centro per il ritrovo) dove si poteva ballare, parlare e ubriacarsi.

    Avevano un forte kolhoz, una scuola più o meno buona, asilo, due negozi, una selfie di piazzetta, ufficio postale.

    Ovviamente, praticamente nessuno voleva andar per due o tre anni chissà dove, quindi la gente si arrangiava come poteva: bustarelle, matrimoni, gravidanze.

    Se hai domande, fammele pure.
    Grazie Mary; molto esaustiva come sempre.

 

 
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