Originariamente Scritto da
Giustizia&Libertà
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Il viaggiatore notturno non è vero, il liberalismo si concentra su bisogni primari, perché la libertà, cioè l'assenza di una coercizione opprimente, è un bisogno fondamentale. Infatti se tu legassi un individuo nella tua cantina ma gli dessi acqua, cibo, medicinali (tutto ciò di cui ha bisogno da un punto di vista puramente fisiologico) secondo te sarebbe felice?
Se il liberalismo oggi sembra secondario è solo perché le battaglie liberali più importanti sono state vinte (tranne per alcune categorie di minoranza che in questo forum è vietato difendere) e quindi i liberali si concentrano su riforme secondarie.
Cioè, per fare un esempio l'omosessualità non è più un reato in nessun paese occidentale, quindi adesso le rivendicazioni liberali si concentrano su cose secondarie come le unioni civili.
Potremmo sostanzialmente dire che oggi i liberali non sono più progressisti/riformisti, ma conservatori, cioè il ruolo dei liberali è conservare le conquiste storiche che sono state fatte e ricordare a tutti, in maniera continua, l'importanza delle conquiste dei dirtti civili.
In questo momento storico i liberali hanno un'importanza fondamentale nel fare opposizione al fascio-conservatorismo che si sta diffondendo nella cultura popolare occidentale ("Putin che avanza").
In quanto ai liberali riformisti di oggi, invece ci trovi prevalentemente degli invasati estremisti, cioè gli anarchici di destra, quelli che "la libertà raggiunta non è ancora sufficiente perché le tasse sono una violenza e la democrazia una forma di comunismo", ma in realtà questi (pessimi) individui sono appunto anarco-egoisti e non liberali.
Come spiegato in wikipedia...
Libertario, anarcoliberale, libertarian, libertaire. Neanche questi termini sono applicabili alla dottrina in oggetto [ovvero il liberalismo], da cui si distinguono per non riconoscere la necessità di un'autorità pubblica (nel caso degli anarco-capitalisti) o riconoscerne una ma ridotta al minimo indispensabile (nel caso del libertarianismo classico e del minarchismo) per la difesa dei diritti individuali lockiani. In comune col liberalismo hanno però l'individuabilità di un'etica naturale universale, ovvero l'esistenza di diritti moralmente riconosciuti e condivisi da ogni comunità (Giusnaturalismo).
https://it.wikipedia.org/wiki/Libera...aratteristiche
I liberali sani di mente sanno benissimo che è necessaria un'autorità che, attraverso la democrazia, crea un equilibrio (in continua evoluzione) tra gli interessi delle varie parti.
Uno stato liberale è uno stato come quello svizzero, dove la democrazia diretta consente ai cittadini di cambiare le leggi quando vogliono, in maniera tale che le regole dell'economia (e non solo) siano in linea con l'interesse della maggioranza del popolo.
A differenza degli anarchici, i liberali non sostengono che le tasse siano una violenza, ma il principio etico del liberalismo è "no taxation without representation", ovvero "pago le tasse solo se ho potere politico", quindi la possibilità di decidere QUANTE tasse pagare e PER COSA vengono usati i soldi che lo stato raccoglie, che è un principio di buon senso, perché altrimenti la tasse sarebbero un pizzo come nella monarchia francese dove i soldi del popolo venivano usati per i festini di corte. Negli stati liberali come la Svizzera questo principio etico è rispettato (in Italia un po' meno perché i politici fanno quello che vogliono), quindi le tasse non sono un pizzo, anche se gli anarcocapitalisti come @
ciddo mettono in comparazione erroneamente le due cose.
I liberali si sono opposti al socialismo storico perché totalitario, ma non sono contrari al fatto che i socialisti tirino la corda dalla loro parte all'interno di una democrazia liberale: basta che non si impongano con la violenza.