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Discussione: Il grande reset.

  1. #21
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    Predefinito Re: Il grande reset.

    Il nuovo appello di Viganò a Trump contro il Grande Reset del Nuovo Ordine Mondiale:”preghiamo per lei, Presidente, le forze della luce prevarranno.”
    30 Ottobre 2020 Cesare Sacchetti 23 commenti
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    di Cesare Sacchetti

    Dopo l’appello dello scorso giugno nel quale monsignor Viganò metteva in guardia il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sui piani della massoneria e dei figli delle tenebre di trascinare il mondo verso il totalitarismo del Nuovo Ordine Mondiale, arriva una nuova potente missiva dell’ex nunzio apostolico contro il Grande Reset, l’assalto finale del mondialismo.

    Sono ore decisive per le sorti dell’umanità e del mondo. Viganò spiega perfettamente come Trump in questo momento rappresenti l’ultimo bastione politico contro l’avvento definitivo della dittatura mondiale fondata su una neo-religione esoterica e anti-cristiana.

    Ancora una volta si sta rafforzando e consolidando quella che è tutti gli effetti una alleanza spirituale e politica contro il Nuovo Ordine Mondiale tra Viganò e Trump.

    Questa battaglia non è infatti solo contro le istituzioni politiche asservite a questo piano. E’ molto di più. Sono le parole stesse di San Paolo nella sua lettera agli Efesini a spiegare qual è il vero senso di questo scontro.

    “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.”

    Questa è la battaglia nella quale si trova l’umanità in questo momento storico. Viganò si dice convinto che alla fine le forze della luce prevarranno. Il male contiene in sè il seme della sua stessa distruzione.





    Ecco il testo integrale della sua missiva al presidente Trump.





    LETTERA APERTA

    al Presidente degli Stati Uniti d’America Donald J. Trump



    Domenica 25 Ottobre 2020

    Solennità di Cristo Re



    Signor Presidente,

    mi consenta di rivolgermi a Lei, in quest’ora in cui le sorti del mondo intero sono minacciate da una cospirazione globale contro Dio e contro l’umanità. Le scrivo come Arcivescovo, come Successore degli Apostoli, come ex-Nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America. Le scrivo nel silenzio delle autorità civili e religiose: voglia accogliere queste mie parole come la «voce di uno che grida nel deserto» (Gv 1, 23).






    Come ho avuto modo di scriverLe nella mia Lettera dello scorso Giugno, questo momento storico vede schierate le forze del Male in una battaglia senza quartiere contro le forze del Bene; forze del Male che sembrano potenti e organizzate dinanzi ai figli della Luce, disorientati e disorganizzati, abbandonati dai loro capi temporali e spirituali.

    Sentiamo moltiplicarsi gli attacchi di chi vuole demolire le basi stesse della società: la famiglia naturale, il rispetto per la vita umana, l’amore per la Patria, la libertà di educazione e di impresa. Vediamo i capi delle Nazioni e i leader religiosi assecondare questo suicidio della cultura occidentale e della sua anima cristiana, mentre ai cittadini e ai credenti sono negati i diritti fondamentali, in nome di un’emergenza sanitaria che sempre più si rivela come strumentale all’instaurazione di una disumana tirannide senza volto.

    Un piano globale, denominato Great Reset, è in via di realizzazione. Ne è artefice un’élite che vuole sottomettere l’umanità intera, imponendo misure coercitive con cui limitare drasticamente le libertà delle persone e dei popoli. In alcune nazioni questo progetto è già stato approvato e finanziato; in altre è ancora in uno stadio iniziale. Dietro i leader mondiali, complici ed esecutori di questo progetto infernale, si celano personaggi senza scrupoli che finanziano il World Economic Forum e l’Event 201, promuovendone l’agenda.

    Scopo del Great Reset è l’imposizione di una dittatura sanitaria finalizzata all’imposizione di misure liberticide, nascoste dietro allettanti promesse di assicurare un reddito universale e di cancellare il debito dei singoli. Prezzo di queste concessioni del Fondo Monetario Internazionale dovrebbe essere la rinuncia alla proprietà privata e l’adesione ad un programma di vaccinazione Covid-19 e Covid-21 promosso da Bill Gates con la collaborazione dei principali gruppi farmaceutici.

    Aldilà degli enormi interessi economici che muovono i promotori del Great Reset, l’imposizione della vaccinazione si accompagnerà all’obbligo di un passaporto sanitario e di un ID digitale, con il conseguente tracciamento dei contatti di tutta la popolazione mondiale. Chi non accetterà di sottoporsi a queste misure verrà confinato in campi di detenzione o agli arresti domiciliari, e gli verranno confiscati tutti i beni.

    Signor Presidente, immagino che questa notizia Le sia già nota: in alcuni Paesi, il Great Reset dovrebbe essere attivato tra la fine di quest’anno e il primo trimestre del 2021. A tal scopo, sono previsti ulteriori lockdown, ufficialmente giustificati da una presunta seconda e terza ondata della pandemia. Ella sa bene quali mezzi siano stati dispiegati per seminare il panico e legittimare draconiane limitazioni delle libertà individuali, provocando ad arte una crisi economica mondiale.

    Questa crisi serve per rendere irreversibile, nelle intenzioni dei suoi artefici, il ricorso degli Stati al Great Reset, dando il colpo di grazia a un mondo di cui si vuole cancellare completamente l’esistenza e lo stesso ricordo. Ma questo mondo, Signor Presidente, porta con sé persone, affetti, istituzioni, fede, cultura, tradizioni, ideali: persone e valori che non agiscono come automi, che non obbediscono come macchine, perché dotate di un’anima e di un cuore, perché legate tra loro da un vincolo spirituale che trae la propria forza dall’alto, da quel Dio che i nostri avversari vogliono sfidare, come all’inizio dei tempi fece Lucifero con il suo «non serviam».

    Molti – lo sappiamo bene – considerano con fastidio questo richiamo allo scontro tra Bene e Male, l’uso di toni “apocalittici”, che secondo loro esasperano gli animi e acuiscono le divisioni. Non c’è da stupirsi che il nemico si senta scoperto proprio quando crede di aver raggiunto indisturbato la cittadella da espugnare.

    C’è da stupirsi invece che non vi sia nessuno a lanciare l’allarme. La reazione del deep state a chi denuncia il suo piano è scomposta e incoerente, ma comprensibile. Proprio quando la complicità dei media mainstream era riuscita a rendere quasi indolore e inosservato il passaggio al Nuovo Ordine Mondiale, vengono alla luce inganni, scandali e crimini.

    Fino a qualche mese fa, sminuire come «complottisti» coloro che denunciavano quei piani terribili, che ora vediamo compiersi fin nei minimi dettagli, era cosa facile. Nessuno, fino allo scorso febbraio, avrebbe mai pensato che si sarebbe giunti, in tutte le nostre città, ad arrestare i cittadini per il solo fatto di voler camminare per strada, di respirare, di voler tenere aperto il proprio negozio, di andare a Messa la domenica.

    Eppure avviene in tutto il mondo, anche in quell’Italia da cartolina che molti Americani considerano come un piccolo paese incantato, con i suoi antichi monumenti, le sue chiese, le sue incantevoli città, i suoi caratteristici villaggi.

    E mentre i politici se ne stanno asserragliati nei loro palazzi a promulgare decreti come dei satrapi persiani, le attività falliscono, chiudono i negozi, si impedisce alla popolazione di vivere, di muoversi, di lavorare, di pregare. Le disastrose conseguenze psicologiche di questa operazione si stanno già vedendo, ad iniziare dai suicidi di imprenditori disperati, e dai nostri figli, segregati dagli amici e dai compagni per seguire le lezioni davanti a un computer.

    Nella Sacra Scrittura, San Paolo ci parla di «colui che si oppone» alla manifestazione del mistero dell’iniquità, il kathèkon (2Tess 2, 6-7). In ambito religioso, questo ostacolo è la Chiesa e in particolare il Papato; in ambito politico, è chi impedisce l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale.

    Come ormai è evidente, colui che occupa la Sede di Pietro, fin dall’inizio ha tradito il proprio ruolo, per difendere e promuovere l’ideologia globalista, assecondando l’agenda della deep church, che lo ha scelto dal suo gremio.

    Signor Presidente, Ella ha chiaramente affermato di voler difendere la Nazione – One Nation under God, le libertà fondamentali, i valori non negoziabili oggi negati e combattuti. È Lei, Caro Presidente, «colui che si oppone» al deep state, all’assalto finale dei figli delle tenebre.

    Per questo occorre che tutte le persone di buona volontà si persuadano dell’importanza epocale delle imminenti elezioni: non tanto per questo o quel punto del programma politico, quanto piuttosto perché è l’ispirazione generale della Sua azione che meglio incarna – in questo particolare contesto storico – quel mondo, quel nostro mondo, che si vorrebbe cancellare a colpi di lockdown. Il Suo avversario è anche il nostro: è il Nemico del genere umano, colui che è «omicida sin dal principio» (Gv 8, 44).

    Attorno a Lei si riuniscono con fiducia e coraggio coloro che La considerano l’ultimo presidio contro la dittatura mondiale. L’alternativa è votare un personaggio manovrato dal deep state, gravemente compromesso in scandali e corruzione, che farà agli Stati Uniti ciò che Jorge Mario Bergoglio sta facendo alla Chiesa, il Primo Ministro Conte all’Italia, il Presidente Macron alla Francia, il Primo Ministro Sanchez alla Spagna, e via dicendo.

    La ricattabilità di Joe Biden – al pari di quella dei Prelati del “cerchio magico” vaticano – consentirà di usarlo spregiudicatamente, consentendo a poteri illegittimi di interferire nella politica interna e negli equilibri internazionali. È evidente che chi lo manovra ha già pronto uno peggiore di lui con cui sostituirlo non appena se ne presenterà l’occasione.

    Eppure, in questo quadro desolante, in questa avanzata apparentemente inesorabile del «Nemico invisibile», emerge un elemento di speranza. L’avversario non sa amare, e non comprende che non basta assicurare un reddito universale o cancellare i mutui per soggiogare le masse e convincerle a farsi marchiare come capi di bestiame.

    Questo popolo, che per troppo tempo ha sopportato i soprusi di un potere odioso e tirannico, sta riscoprendo di avere un’anima; sta comprendendo di non esser disposto a barattare la propria libertà con l’omologazione e la cancellazione della propria identità; sta iniziando a capire il valore dei legami familiari e sociali, dei vincoli di fede e di cultura che uniscono le persone oneste. Questo Great Reset è destinato a fallire perché chi lo ha pianificato non capisce che ci sono persone ancora disposte a scendere nelle strade per difendere i propri diritti, per proteggere i propri cari, per dare un futuro ai propri figli.

    L’inumanità livellatrice del progetto mondialista si infrangerà miseramente dinanzi all’opposizione ferma e coraggiosa dei figli della Luce. Il nemico ha dalla sua parte Satana, che non sa che odiare. Noi abbiamo dalla nostra parte il Signore Onnipotente, il Dio degli eserciti schierati in battaglia, e la Santissima Vergine, che schiaccerà il capo dell’antico Serpente. «Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?» (Rm 8, 31).

    Signor Presidente, Ella sa bene quanto gli Stati Uniti d’America, in quest’ora cruciale, siano considerati l’antemurale contro cui si è scatenata la guerra dichiarata dai fautori del globalismo. Riponga la Sua fiducia nel Signore, forte delle parole dell’Apostolo: «Posso tutto in Colui che mi dà forza» (Fil 4, 13). Essere strumento della divina Provvidenza è una grande responsabilità, alla quale corrisponderanno certamente le grazie di stato necessarie, ardentemente implorate dai tanti che La sostengono con le loro preghiere.

    Con questo celeste auspicio e l’assicurazione della mia preghiera per Lei, per la First Lady, e per i Suoi collaboratori, di tutto cuore Le giunga la mia Benedizione.

    God bless the United States of America!



    + Carlo Maria Viganò

    Arcivescovo Titolare di Ulpiana

    già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America

    https://t.co/oU63d7F7D2?amp=1

  2. #22
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    Predefinito Re: Il grande reset.

    Come al solito il vaticano inserisce suoi rappresentanti fra entrambi gli schieramenti che si fronteggiano.
    Chiunque vinca loro ci sono, sempre e comunque.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  3. #23
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    Predefinito Re: Il grande reset.

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  4. #24
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    Predefinito Re: Il grande reset.

    Come da programma sta per scattare in tutta Europa il lockdown, come ad alti livelli tutti sanno e sono stati avvertiti.
    Hanno fatto di tutto per accelerare o rallentare i numeri dei contagi nei vari paesi per eseguire gli ordini tutti insieme.
    Come da programma.

  5. #25
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    Predefinito Re: Il grande reset.

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  6. #26
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    Predefinito Re: Il grande reset.

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  7. #27
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    Predefinito Re: Il grande reset.

    Una guida di consultazione a The Great Reset
    Maurizio Blondet 31 Ottobre 2020
    dell’ex pastore John Isaacson

    Così s’intitola la raccolta, la più completa e ragionata vista fino ad ora, che fornisce i links ad articoli di informazione e avvertimento sugli eventi tragici in corso, che costituiscono “ uno sforzo coordinato per realizzare un nuovo ordine globale tramite il cavallo di Troia della risposta alla pandemia”.

    L’autore, che si definisce “un ex pastore, oggi cristiano, padre, marito, amante della grazia nonché investitore contrarian” – (non è cattolico), ha inteso fornire una guida a “leader cristiani troppo occupati” per informarsi da sé del vasto e malvagio disegno che si sta realizzando.

    “Ogni giorno nuovi titoli segnalano le idee e le tecnologie orwelliane che minacciano di definire la nostra nuova normalità: ID digitali globali; un vaccino globale obbligatorio accompagnato da certificati digitali per dimostrare l’immunità; l’incapacità di condurre una vita normale senza certificati digitali; tecnologia subdermica per portare questi dati sotto la pelle; e una sorveglianza sempre crescente e in tempo reale di tutto e di tutti.

    Credo che i prossimi mesi e anni saranno contrassegnati da una spinta globale per un ” Great Reset” pilotata dai massimi potenti in tutto il mondo. Probabilmente ciò coinciderà con, e si baserà su, rincari dei prezzi alimentari e scarsità di cibo, maggiore instabilità culturale e violenza, un debito globale senza precedenti, una crisi valutaria e un aggravamento della sorveglianza e del controllo degi governi sul piano globale. Il “Great Reset” non è un ben intenzionato riavvio , ma un programma coordinato per rifare l’intero sistema mondiale secondo la visione del World Economic Forum . Il loro obiettivo è sostituire l’ordine sociale, politico ed economico esistente con una tecnocrazia , “un sistema sociale controllato o influenzato da esperti di scienza o tecnologia”.

    Poiché la guida – di assoluto interesse ed inquietante – è ovviamente lunga, invito ciascuno a scorrerla da sé; la traduzione automatica può dignitosamente aiutare chi non sa l’inglese

    https://www.furorteutonicus.eu/wp-co...cson_2020.html

    A me preme la conclusione:

    “Cosa possono fare i cristiani? Tre cose.

    Primo, i cristiani possono pregare. Soprattutto, possiamo pregare affinché i non credenti giungano alla fede salvifica in Gesù Cristo. Siamo anche chiamati a pregare per i nostri dirigenti ( 1 Tim. 2: 1-4 ). Possiamo pregare che Dio mandi in malora le macchinazioni dei malvagi. Infine, i cristiani possono pregare per il ritorno di Gesù Cristo: “Gesù, vieni presto!” Solo sotto il Suo regno questo mondo sperimenterà la vera pace, prosperità e sicurezza.

    Secondo, i cristiani possono prepararsi. Possiamo prepararci fisicamente in molti modi. Per prepararsi a prezzi più alti degli alimentari e scarsità di cibo , si consideri di immagazzinare riserve di cibo e acqua per qualche mese. In preparazione a una catastrofica crisi del debito , molti stanno risparmiando e investendo in modi che riducono il rischio di controparte e anticipano l’inflazione ( hard assets and tangible goods, ritengo oro, argento e beni concreti anche da scambiare col baratto ).

    “Io – aggiunge – mi sto preparando emotivamente a vivere da cristiano in un mondo da 1984 di Orwell. Una persona incentrata sul Vangelo può superare qualsiasi situazione. Voglio che la mia speranza, e la speranza di coloro che amo e su cui influisco, si basi esclusivamente sulla grazia e la fedeltà dell’Iddio della “patria migliore e celeste” (Ebrei 11:16). È tempo di andare verso “il nuovo cielo e la nuova terra, in cui dimora la giustizia” (2 Pietro 3:13).

    Terzo, i cristiani possono impegnarsi. Tale impegno sarà diverso per la coscienza di ogni persona. Credo che i mesi e gli anni a venire ci metteranno in posizioni difficili come cristiani e leader cristiani. Dobbiamo ricordare Pietro e Giovanni che dichiararono chiaramente: “Dobbiamo ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini” (Atti 5:28). Ricorda Daniele che ha continuato a pregare sfidando l’editto del re. […] Ricorda Giovanni Battista che affrontò Erode. Ricorda Dietrich Bonhoeffer che si oppose alla malvagità del suo stesso governo nazista…. Martin Luther King Jr. che ha cambiato il corso della storia attraverso la sua pacifica resistenza. Infine, impegniamoci a lottare e ad applicare giustamente Romani 13 e 1 Pietro 2: 13-17, facendo attenzione a non far dire a questi passaggi più o meno di quanto dovrebbero.

    Possiamo anche impegnarci condividendo informazioni come questa con le persone nella tua cerchia di influenza. Viviamo in tempi senza precedenti e pericolosi. Possa Dio darci grazia su grazia per essere forti e coraggiosi in Lui. Non ci lascerà mai né ci abbandonerà!

    https://t.co/NkgF1oi3eb?amp=1
    Da riportare assolutamente.
    Ultima modifica di Eridano; 01-11-20 alle 09:19

  8. #28
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    Predefinito Re: Il grande reset.

    https://www.maurizioblondet.it/se-no...in-democrazia/

    Se non fossimo in democrazia…
    Maurizio Blondet 1 Novembre 2020
    parleremmo di rastrellamenti



    Queste misure configurano la militarizzazione dei medici, che diventano polizia, e le cui operazioni possono essere definite rastrellamenti. Tamponi a tappeto, casa per casa, a “assistiti” senza sintomi; se positive, le persone subiscono la quarantena, ossia segregazione a casa oppure nelle apposite installazioni create ad hoc; e tracciamenti delle persone venute a contatto.

    Si noterà l’ultima frase: Zaia sta dicendo che queste misure è stato costretto a prenderle, e che il ministero della Sanità le voleva ancora più dure, poliziesche e invasive?

    In Lombardia, stesse misure

    Fontana: «Da lunedì tamponi rapidi a disposizione di Ats e Asst lombarde»

    “Da lunedì (ossia immediatamente, ndr) i tamponi rapidi antigenici inizieranno ad essere utilizzati dalle Ats e Asst della Lombardia in determinati ambienti pubblici e successivamente, grazie ad una delibera che sarà presentata in Giunta martedì 3 novembre, saranno forniti a medici e pediatri di famiglia che daranno la disponibilità” : Lo annuncia il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana […]

    «I tamponi antigenici rapidi – spiega l’assessore al Welfare Giulio Gallera – saranno resi disponibili per medici e pediatri di famiglia, per le USCA [ che significa “Unità Speciali di Continuità Assistenziale] che effettuano test a domicilio su indicazione del medico, o in determinate collettività, nel settore scolastico, nelle unità d’offerta residenziali e semiresidenziali, nei Pronto Soccorso, negli istituti penitenziari per una rapida definizione dei casi positivi e dei contatti stretti». …I medici potranno eseguire i test rapidi in centri e ambulatori privati, oppure nelle farmacie dei servizi purché venga garantita la segnalazione degli esiti all’Ats e fornite le opportune informazioni sulla quarantena o sull’isolamento in caso di positività, … avvalendosi in alcuni casi della collaborazione con la sanità militare”.

    Dunque, secondo ogni apparenza, da lunedì cominciano i rastrellamenti: di chi? Dei vecchi, per “proteggerli” ovviamente, dato che sono “fragili” ed “esposti al virus”, mettendoli in isolamento e quarantena – . Il vostro cronista ha 76 anni, è single (non ha un convivente o “affetto stabile” (LGBT) e antipatico al regime. E’ un candidato ideale per il tracciamento e la protezione con quarantena. Può darsi che nei prossimi giorni il sito resti muto. Ora sapete perché.

    Mi resta da ripetere, ai pochi di noi, che il collasso economico è lo scopo primario di tutto ciò. Sono convinto che l’indurimento eccezionale delle misure per la supposta “seconda ondata” è stato deciso dopo che si è visto, con sorpresa, che l’economia italiana ha avuto una ripresa più incisiva degli altri paesi europei: “la produzione industriale italiana ha segnato un rialzo più accentuato (+34,6%) di quello di Francia, Germania e Spagna (rispettivamente +20,7%, +10,5% e +21,7%)”. Questo guizzo di vitalità animale doveva essere stroncato con un colpo di grazia. Non a caso i media ripetono ossessivamente che è in Lombardia che la crescita della pandemia è peggiore che altrove, e quindi ha bisogno di lockdown più severi e stretti: il guizzo di produzione industriale italiana è certamente dovuto quasi solo a questa regione.

    Questo suscita la massima incredulità e l’accusa di complottismo-negazionismo; è ovvio. La gente non può immaginare che i ricchissimi si siano proposti davvero lo scopo di stroncare l’economia occidentale. Perché mai dovrebbero?

    Invito a leggere o rileggere la risposta di Dimitri Orlov, l’esperto di collassi (ha subito personalmente quello sovietico, e l’ha studiato da ingegnere e scienziato qual è) splendidamente illustrata da Pecchioli:

    “La tesi (delle oligarchie) è che non ci sarà più abbastanza energia per far funzionare l’economia globale; ecco perché interi settori devono essere abbandonati. Essenziale è comprendere che l’iperclasse che gestisce il mondo non ha alcun senso e vincolo morale o nazionale; ciò che conta è che alla fine della ristrutturazione (il Grande Reset) ciò che resterà sia solido, intatto nelle loro mani e sufficientemente ampio da comprendere la parte dell’umanità che lorsignori non ritengono superflua.

    “Un’ottima opportunità, immediatamente realizzabile grazie alla paura amplificata artificialmente della pandemia, è distruggere la mobilità di massa, il turismo internazionale e il grande settore ricreativo. L’industria alberghiera e il settore dei trasporti sono devastati, trascinando con sé ristoranti, terme e tutte le altre attività che accolgono lo svago di massa. Le navi da crociera verranno smantellate per essere rottamate. […] Ciò riduce il consumo di cherosene, carburante per bunkeraggi, olio combustibile e gasolio, che sono la linfa vitale dell’economia globale. Il loro utilizzo per trasportare i turisti verso luoghi di villeggiatura è diventato, agli occhi di lorsignori, uno spreco enorme, insostenibile”.

    Chi continua a non credere, pace all’anima sua: è già morto. Non si è accorto di essere stato privato non solo di ristoranti delle vacanze, ma della Sanita e della Pubblica Istruzione. E si prenderà in faccia le ulteriori persecuzioni

    “Aiuti alle attività danneggiate? Condizionarli a impegni con il fisco. L’obiettivo deve essere uscire dalla crisi Covid con meno evasione”
    https://www.ilfattoquotidiano.it/202...sione/5976423/

    Eri, riportalo integrale, grazie.
    Ultima modifica di Eridano; 01-11-20 alle 14:19
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  9. #29
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    Predefinito Re: Il grande reset.

    https://www.maurizioblondet.it/gli-i...elloligarchia/

    Gli infami obiettivi dell’oligarchia.
    Maurizio Blondet 28 Ottobre 2020
    di Roberto PECCHIOLI

    Dmitry Orlov è un ingegnere, scrittore e scenarista russo-americano molto popolare nel mondo degli oppositori al sistema dominante. Il suo tema preferito è l’idea del collasso della potenza degli Stati Uniti e di riflesso del mondo occidentale, per motivi economici, ecologici e politici. La “crisi permanente “degli Usa, a suo avviso, condurrà al collasso per l’azione congiunta di insostenibili budget militari, disavanzi pubblici, un sistema politico non in grado di fornire risposte adeguate e per il calo della produzione di petrolio. Le sue convinzioni sono esposte in due libri mai tradotti in italiano, Reinventare il collasso e Le cinque fasi del collasso. Personalità bizzarra, vive da anni su una barca dotata di pannelli solari, con una fornitura per sei mesi di gas propano e una cambusa in grado di immagazzinare una grande quantità di generi alimentari. Chiama la sua barca una “capsula di sopravvivenza”. La sua massima è che “di fronte a un’economia al collasso, si dovrebbe smettere di pensare alla ricchezza in termini di denaro”.

    Le sue analisi sulla crisi mondiale da Covid 19 suscitano riflessioni. Uno dei suoi ultimi interventi, rilanciato dai siti “alternativi”, definisce infami, famigerati, gli obiettivi dell’oligarchia mondialista, nella cui agenda la pandemia riveste un ruolo centrale. Supponi di essere uno dei geni del male che gestiscono l’economia mondiale, propone Orlov ai lettori. Naturalmente, vorresti perpetuare il tuo potere in modo stabile, sicuro e redditizio. Vorresti risolvere i problemi in modo rapido ed efficace senza attirare l’attenzione su te stesso e sulle tue pessime abitudini. Per Orlov, tra i principali problemi da risolvere in maniera rapida e preventiva, dal punto di vista dell’oligarchia, vi è l’approvvigionamento energetico.

    In questo campo, la crisi è nota ai livelli di vertice da oltre vent’anni, ma è stata finora mascherata e la soluzione rimandata per motivi tecnologici e geopolitici. La crisi finale si avvicina sempre di più. L’ultima grande scommessa per gli Stati Uniti e il mondo, l’energia fossile ottenuta per fratturazione idraulica (fracking) sta fallendo, non essendo riuscita a realizzare profitti. La maggior parte delle aziende è in via di fallimento: un vantaggio per l’ambiente, visto l’inquinamento delle falde acquifere prodotto dal fracking. Le energie rinnovabili, sotto forma di elettricità ricavata da energia eolica e solare, si sono rivelate troppo costose e poco attraenti per le reti elettriche a causa della loro intermittenza e dell’incapacità di immagazzinare grandi quantità di elettricità. Le manovre geopolitiche, come il tentativo di rovesciare il governo del Venezuela per rubarne il petrolio e le sanzioni nei confronti della Russia sono fallite.

    Il tasso di “ritorno” di energia, continua a diminuire. Si tratta dell’indice EROEI, ossia il ritorno energetico sull’investimento, noto con la sigla EROEI, Energy Returned On Energy Invested, ovvero energia ricavata su energia consumata, il coefficiente che indica la convenienza di una fonte di energia in termini di resa netta. Quando il rapporto tra resa e consumo impiegato per produrla è inferiore a due, non ha più senso utilizzare quella fonte energetica.

    L’oligarchia è pienamente consapevole della fine imminente dell’era dei combustibili fossili. Dall’avvento della prima industrializzazione basata sul carbone, la crescita economica è sempre stata accompagnata da un aumento proporzionale dell’uso di combustibili fossili. Quell’incremento sembra adesso impossibile. L’economia globale, per rimanere solvibile, fa affidamento sul credito per sostenere la produzione e la crescita continua. In questo schema, l’unica alternativa alla crescita continua è il collasso economico. L’oligarchia sta quindi lavorando alla ricerca di modalità per riequilibrare la complicata equazione energetica, chiudendo parti dell’economia globale per consentire alle altre di continuare a crescere. Una gigantesca partita a scacchi nella quale si sacrifica una parte delle pedine per salvare il gioco. I perdenti devono essere indotti a correre volontariamente al macello, “per il loro bene”.

    Le più esposte sono le economie indebitate, tra le quali l’Italia. Il rischio più grande di collasso, tuttavia, lo correrebbero gli Stati Uniti, che vivono da decenni di prestiti e il cui gigantesco debito oscura tutti gli altri. In parallelo con la graduale perdita dello status di valuta di riserva del dollaro USA e dell’immenso privilegio di stampare moneta secondo necessità, ciò ha posto gli Stati Uniti all’epicentro di un possibile collasso finanziario. L’oligarchia ha compreso la portata del panico dell’agosto 2019 sul mercato dei pronti contro termine, il Repo, (repurchase agreement) l’impianto idraulico del sistema finanziario che tratta due trilioni di dollari al giorno. In quei giorni convulsi, l’interesse sui prestiti overnight (il tasso al quale le banche prestano denaro per la durata massima di 24 ore) con garanzia del debito federale degli Stati Uniti è salito al dieci per cento. Una crepa vistosa sulla facciata del sistema finanziario.

    Gli Stati Uniti non sono più in grado di finanziare i deficit di bilancio con prestiti dall’estero, poiché molti fondi e Stati sono ora venditori di titoli di debito statunitensi. Il governo americano prende in prestito quasi la metà della sua spesa, accumula debito a breve termine due volte più velocemente di quanto potrebbe sperare di ripagarlo. L’immagine usata da Orlov è quella di un toro testardo in piedi in mezzo ai binari che cerca di fermare con lo sguardo feroce un treno in arrivo. Questo non è propriamente vero, poiché la politica di potenza americana si basa in gran parte su una superiorità militare e tecnologica in grado di gettare sulla bilancia il peso della spada, come Brenno al tempo di Roma.

    Vero è che l’economia finanziaria resta un gigantesco schema Ponzi piramidale legalizzato. Tutti gli schemi piramidali falliscono, e tendono a farlo più o meno istantaneamente. Di qui la certezza che l’oligarchia stia cercando un modo per anticipare il collasso mantenendo il controllo. Il principale obiettivo a breve termine, se questa interpretazione ha senso, è di evitare il peggio (per gli iperpadroni) facendo precipitare l’economia mondiale in una specie di coma farmacologico, alimentandola artificiosamente con un’infusione di denaro gratuito. Questa interruzione temporale fornisce l’opportunità di apportare correzioni di sistema drammatiche per le popolazioni.

    La tesi è che non ci sarà più abbastanza energia per far funzionare l’economia globale; ecco perché interi settori devono essere abbandonati. Essenziale è comprendere che l’iperclasse che gestisce il mondo non ha alcun senso e vincolo morale o nazionale; ciò che conta è che alla fine della ristrutturazione (il Grande Reset) ciò che resterà sia solido, intatto nelle loro mani e sufficientemente ampio da comprendere la parte dell’umanità che lorsignori non ritengono superflua.

    Un’ottima opportunità, immediatamente realizzabile grazie alla paura amplificata artificialmente della pandemia, è distruggere la mobilità di massa, il turismo internazionale e il grande settore ricreativo. Molto è già stato fatto: l’industria alberghiera e il settore dei trasporti sono devastati, trascinando con sé ristoranti, terme e tutte le altre attività che accolgono lo svago di massa. Le navi da crociera verranno smantellate per essere rottamate. Ciò riduce il consumo di distillati di petrolio. A differenza della benzina, che serve per spostarsi in piccoli veicoli ed è in gran parte uno scarto creato dalle raffinerie di petrolio, i distillati di petrolio come cherosene, carburante per bunkeraggi, olio combustibile e gasolio sono la linfa vitale dell’economia globale. Il loro utilizzo per trasportare i turisti verso luoghi di villeggiatura è diventato, agli occhi di lorsignori, uno spreco enorme, insostenibile.

    Ma se l’uso di distillati di petrolio è in calo, lo è anche la benzina, che rappresenta circa la metà dei prodotti di raffinazione del petrolio greggio. La soluzione pensata è impedire a milioni di persone di recarsi al lavoro facendoli lavorare da casa. È puro spreco fornire agli impiegati un posto dove dormire e un altro dove lavorare; possono fare tutto dalla loro stanza e con connessione Internet personale, utilizzando lo stesso computer e il medesimo telefono cellulare. Se non c’è più bisogno di muoversi, scompare anche l’esigenza di mantenere gli uffici nelle grandi città. Città e periferie possono spopolarsi. La popolazione può “telelavorare” altrettanto facilmente in città, in periferia e in campagna. La necessità di recarsi al supermercato per le provviste può essere sostituita da un camion per le consegne settimanali, che consente anche la chiusura della maggior parte delle attività commerciali al dettaglio.

    Una volta che non è più necessario fare il pendolare e guidare verso i negozi, diventa possibile ridurre la mobilità complessiva della popolazione, riducendo ulteriormente il consumo di energia. Il modo migliore per farlo è eliminare il trasporto privato a lunga distanza introducendo tasse, pedaggi autostradali molto elevati e allo stesso tempo istituendo norme rigorose per consentire ai passeggeri l’accesso a bordo dei mezzi pubblici, dei treni o aerei. Questo sembra essere il ruolo a lungo termine delle misure di salute e sicurezza pubblica che stiamo sperimentando.

    Un effetto collaterale della dispersione della popolazione lavoratrice limitandone la mobilità è che la protesta politica diventa inutile. Una volta che le persone non sono più autorizzate a riunirsi e manifestare in massa, i loro movimenti di protesta diventeranno virtuali, circoscritti alle piattaforme dei social media che possono facilmente essere chiuse, e già assolvono egregiamente al ruolo di profilazione individuale e censura preventiva. Le autorità possono monitorare senza ostacoli il traffico Internet e telefonico e limitare o impedire il movimento fisico di chiunque ritengano sospetto. Anche i costi per mantenere l’ordine, disperdere le manifestazioni e reprimere le rivolte si ridurranno notevolmente.

    Una misura di cui stiamo vedendo i primi segni consiste nel cessare di mantenere l’ordine nei grandi agglomerati, il che consente ai criminali e ai saccheggiatori di spadroneggiare liberamente e quindi provocare un esodo volontario dalle città. Un altro effetto del declino delle grandi città sotto il peso di ondate di criminalità e proteste, assai gradito al sistema, sarà che i residui manifestanti e rivoltosi potranno essere immediatamente individuati, arrestati e usati come schiavi. La sorveglianza elettronica contemporanea, con monitoraggio del telefono cellulare, videosorveglianza e riconoscimento facciale basato sull’intelligenza artificiale, semplifica l’identificazione e la localizzazione. Negli Stati Uniti masse di semi schiavi lavorano duramente nelle prigioni privatizzate. La popolazione sgradita o eccedente si trasforma in lavoro gratuito, ovvero, se le parole hanno un senso, in schiavitù.

    Un’importante fonte di spesa energetica è dedicata ai lussi, o meglio alle scelte individuali. In un’economia di libero mercato, la scelta del consumatore è sacrosanta e un gran numero di aziende si occupa di tutto, dai saloni di bellezza alla cura dei cani, bar, ristoranti, servizi di ogni tipo, palestre, studi di massaggi e yoga, abbigliamento firmato, ecc. Nessuna di queste attività è essenziale e quindi può essere chiusa a condizione che si trovi una scusa di pubblica sicurezza. Al posto di tutto questo, potrebbe essere individuato un paniere di beni di consumo essenziali da consegnare a domicilio, gratuitamente e regolarmente, da squadre armate.

    Lo scenario può sembrare eccessivo o folle, ma quello che stiamo vedendo in questi mesi è forse tanto diverso? Normalmente, ci si aspetterebbe che precipitare l’economia mondiale in un coma indotto incontri una forte resistenza. La soluzione dei padroni universali è spaventare per sottomettere, con lo spauracchio di un virus sufficientemente serio da terrorizzare le masse. L’allarmismo più fosco si è impadronito della comunicazione mainstream proprio nel momento in cui frange di opinione iniziano a non credere alla narrazione ufficiale e interi comparti produttivi avvertono la morsa della povertà incombente. Comincia ad affiorare un certo discredito degli allarmisti “ufficiali”. Tuttavia, sinora nel gioco sporco della paura sta vincendo l’oligarchia.

    I più reattivi stanno cominciando a rendersi conto che le misure d’emergenza tese a fermare la diffusione del virus stanno causando danni – economici ed esistenziali – più gravi di quelli causati dal contagio. Ma niente di tutto questo conta: il coma economico globale è stato indotto come previsto e solo le nazioni e le economie più forti ne usciranno. Questo terribile tempo sospeso darà all’oligarchia globale la possibilità di risolvere, in base ai suoi interessi di dominio, alcuni fastidiosi problemi prodotti dai popoli: innanzitutto la longevità, il sovraffollamento di pensionati. I fondi pensione si svuoteranno per diminuzione dei contribuenti e non ci saranno risorse per la sanità, interamente dedicata al Covid 19.

    Potranno generalizzare l’automazione e la robotizzazione, ridurre l’intensità energetica dell’economia, mantenere un controllo molto stretto sulla forza lavoro, dispersa e probabilmente costretta al precariato di massa. La distruzione sistematica della scuola, di cui vediamo non i sintomi, ma i risultati, consentirà di ottenere un declino dell’intelligenza, con la diminuzione delle funzioni cognitive del cervello umano, consegnate ai server che eseguono algoritmi di intelligenza artificiale. I sistemi di istruzione pubblica sono già stati separati dallo sviluppo intellettuale e limitati all’insegnamento di abilità strumentali, a premere pulsanti e obbedire ai comandi della macchina.

    Forse abbiamo torto e siamo catastrofisti: lo scopriremo vivendo e saremo i primi a essere felici di essere stati inutili Cassandre. Ma tu, buon cittadino del mondo, impaurito e ridotto a maschera di uomo, continua a credere che è tutta colpa dell’orribile coronavirus. Non c’entra nulla la bolla finanziaria, il problema energetico, la guerra commerciale Usa-Cina, la Grande Trasformazione imposta alla tua vita. Sì, proprio alla tua vita, se avrai la fortuna di sopravvivere alla seconda e terza ondata del contagio per merito delle provvide misure della Gran Madre governativa per offrire fiducioso il braccio al vaccino che salverà i superstiti. Ti desterai dal coma e tutto, magicamente, tornerà come prima.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  10. #30
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    Predefinito Re: Il grande reset.

    Great Reset, l'ultima teoria del complotto rilanciata da Viganò e dal sito "amico" di Savona
    L'ex nunzio negli Usa propaga la tesi dell'avvento di una dittatura sanitaria. I dissidenti verranno "confinati in campi di detenzione e gli verranno confiscati tutti i beni".


    By Giacomo Galanti

    Great Reset, l'ultima teoria del complotto rilanciata da Viganò e dal sito
    MARCO_PIUNTI VIA GETTY IMAGES
    Imposizione del vaccino, obbligo di passaporto sanitario e di un id digitale in modo da essere sempre tracciati. “E chi non accetterà di sottoporsi a queste misure verrà confinato in campi di detenzione o agli arresti domiciliari, e gli verranno confiscati tutti i beni”. Questo piano, studiato dalle élite mondiali, è il “Great Reset”. Manca solo la marcia minacciosa che accompagna la figura nera di Darth Fener e del suo Impero galattico per relegare questa teoria al mondo della fantascienza o della distopia. Eppure c’è poco da sorridere. Perché questa lettura occulta dietro alla pandemia globale da Coronavirus non è più una prerogativa dei soli professionisti del complotto. Ma inizia a diffondersi anche tra personalità autorevoli e in riviste e piattaforme online di primo piano. L’ultimo in ordine cronologico a parlarne in maniera diffusa e articolata è l’arcivescovo ed ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, Carlo Maria Viganò. E lo fa in una lettera indirizzata al presidente americano, Donald Trump, a pochi giorni dalle elezioni.

    Secondo Viganò in questo momento storico dominato dalla pandemia ci sono “le forze del Male” impegnate “in una battaglia senza quartiere contro le forze del Bene”. “Forze del Bene” di cui Trump è, sempre secondo il pensiero di Viganò, l’ultimo baluardo. E, come dicevamo, l’obiettivo delle “forze del Male” ha un nome: “Great Reset”. Per l’ex nunzio apostolico a capo di questo “piano globale” ci sarebbero “i leader mondiali” dietro cui “si celano personaggi senza scrupoli che finanziano il World Economic Forum e l’Event 201, promuovendone l’agenda”. Viganò fa anche i nomi di questi leader a cui si aggiungerebbe Joe Biden se vincesse le elezioni del 3 novembre. “Attorno a Lei - scrive a Trump - si riuniscono con fiducia e coraggio coloro che La considerano l’ultimo presidio contro la dittatura mondiale. L’alternativa è votare un personaggio manovrato dal deep state, gravemente compromesso in scandali e corruzione, che farà agli Stati Uniti ciò che Jorge Mario Bergoglio sta facendo alla Chiesa, il Primo Ministro Conte all’Italia, il Presidente Macron alla Francia, il Primo Ministro Sanchez alla Spagna, e via dicendo”.

    Ma in cosa consisterebbe il piano “Great Reset”? Lo spiega sempre l’arcivescovo Viganò descrivendo scenari che sono un mix tra “Guerre stellari” da una parte e “1984” di George Orwell e “Il mondo nuovo” di Aldous Huxley dall’altra. Ma che corrispondono alla visione dell’attualità di un ex nunzio apostolico che ha sentito il bisogno di metterla nero su bianco in una lettera al presidente Trump. Lo scopo del “Great Reset”, scrive, è “l’imposizione di una dittatura sanitaria finalizzata all’imposizione di misure liberticide, nascoste dietro allettanti promesse di assicurare un reddito universale e di cancellare il debito dei singoli. Prezzo di queste concessioni del Fondo Monetario Internazionale dovrebbe essere la rinuncia alla proprietà privata e l’adesione ad un programma di vaccinazione Covid-19 e Covid-21 promosso da Bill Gates con la collaborazione dei principali gruppi farmaceutici”. E non è finita qui, perché “l’imposizione della vaccinazione - prosegue Viganò - si accompagnerà all’obbligo di un passaporto sanitario e di un ID digitale, con il conseguente tracciamento dei contatti di tutta la popolazione mondiale. Chi non accetterà di sottoporsi a queste misure verrà confinato in campi di detenzione o agli arresti domiciliari, e gli verranno confiscati tutti i beni”.

    Insomma, pare proprio che le teorie complottiste che un tempo trovavano spazio solo in oscuri forum o in qualche pagina social, stiano prendendo sempre più piede anche tra coloro da cui non ce lo si aspetterebbe. Per esempio sull’italiano scenarieconomici.it, dove spesso interviene anche l’ex ministro degli Affari europei e attuale presidente della Consob, Paolo Savona, è da poco uscita la “notizia” che in Canada il “Great Reset” sta avanzando a passo spedito. Tanto da aver già predisposto dei gulag per i dissidenti. Questi i termini usati in un articolo a firma di Nicoletta Forcheri in cui si parla di un documento “che descrive una riunione avvenuta al Gabinetto del Primo ministro canadese Trudeau in cui si prevede un secondo lockdown, e i campi di detenzione per chi rifiuta”.

    E anche in questo caso non mancano le insinuazioni sulla vera natura del virus, cavallo di battaglia di tanti negazionisti: “Con l’aiuto di una pandemia dai contorni inquietanti e dubbi - si legge sempre su scenarieconomici.it -, proveniente da un laboratorio di Wuhan – inaugurato dalla Francia, finanziato dall’UE, gemellato con un laboratorio di Francoforte e facente parte di programmi di ricerca dell’OMS – si vuole azzerare il debito ma in un modo quanto mai cruento e spietato: schiavizzando con la fintech l’umanità intera”.

    Elezioni presidenziali Usa

    https://news.google.com/articles/CBM...T&ceid=IT%3Ait
    Ultima modifica di Eridano; 03-11-20 alle 10:54

 

 
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