Al Campidoglio "legittima espressione politica"
I repubblicani sanzionano Liz Cheney e Adam Kienzinger, membri della Commissione che indaga su quei fatti
L'assalto al Campidoglio di Washington di un anno fa era "un'espressione politica legittima" secondo il partito repubblicano statunitense, che, riunito nello Utah, ha sanzionato venerdì Liz Cheney e Adam Kienzinger, i soli due conservatori che siedono nella commissione parlamentare incaricata di far luce sull'agire di Donald Trump quel 6 gennaio del 2021.
La mozione di censura, essenzialmente simbolica,
li accusa di un comportamento "distruttivo per la Camera dei rappresentanti, il partito e la nostra repubblica". Conferma inoltre la considerevole influenza che il miliardario mantiene sul partito, un anno dopo essere stato sconfitto nelle presidenziali da Joe Biden. Trump ha attaccato a più riprese Cheney e ha annunciato di sostenere la sua rivale nelle primarie repubblicane di agosto in vista del voto di metà mandato nel Wyoming, dove Cheney cercherà la riconferma.
Pence: "Trump ha torto"
C'è anche però qualcun altro che ancora osa opporsi all'ex inquilino della Casa Bianca, ed è il suo ex vice Mike Pence. In un discorso davanti a una platea di giuristi conservatori in Florida,
ha detto che "il presidente ha torto" quando sostiene che lo stesso Pence avrebbe potuto non certificare la vittoria di Biden nel novembre 2020. Pence, che non ha escluso di candidarsi a sua volta alle prossime presidenziali, ha sostenuto che "non c'è un'idea meno americana del pensiero che una sola persona possa scegliere" il capo dello Stato.