Roma, 1 ott - Il paradosso di questa crisi e' che l'esplosione del centrodestra non giova all'opposizione: lo afferma Nichi Vendola in una intervista al 'Manifesto' sostenendo che questo succede perche' manca ancora ''l'agenda del cambiamento'' che deve avere al primo posto ''la lotta generale al precariato e la ricostruzione della scuola e dell'universita'''.
D - Berlusconi e' debole ma anche l'opposizione non sta tanto bene. Come si esce da questo paradosso?.
VENDOLA - ''Mi pare importante che l'opposizione sia uscita da una fase di smarrimento e di paura. Le elezioni sono piu' vicine e ogni partito cerca di capitalizzare l'esplosione del centrodestra. Abbiamo visto ieri tutto il ventaglio delle opzioni di partito: l'agenda sociale di Bersani, il galateo repubblicano di Casini, la frenesia grillina di Di Pietro in preda a qualche ansia elettoralistica. Ma non e' ancora in campo l'alternativa come cantiere, quella mobilitazione democratica che dall'alto e dal basso deve ricostruire un'egemonia alternativa a quella del berlusconismo. Questa crisi di regime ci deve spingere a diventare rapidamente i costruttori di una nuova prospettiva di governo''.
D - Perche' non riusciamo a interpretare questa enorme domanda di cambiamento con un'idea diversa di governo della societa'?.
VENDOLA - ''Perche' il centrosinistra e' anch'esso un campo di frammenti. La crisi del centrodestra e' speculare alla nostra. Anche qui le dispute intestine sono tutt'altro che sopite. Insisto, come facciamo a essere bruchi che diventano farfalle visto che stiamo morendo ciascuno nel proprio bozzolo?''.
D - Bastano le primarie?.
VENDOLA - ''Io insisto sulle primarie. Sono l'unica cosa concreta che possiamo fare. Mi dispiace che molti si spaventino di questa parola ma la ripeto: abbiamo bisogno di una narrazione, di una lettura condivisa dei guasti dell'Italia e degli errori del centrosinistra. Il programma e le alleanze si costruiscono all'aria aperta, con una partecipazione larga e una contesa pubblica di idee e di programmi su che significa centrosinistra e perche' siamo diversi dal centrodestra. Il governo tecnico se non probabile e' almeno possibile. Sei fuori dal parlamento ma la tua voce non e' irrilevante. Che ne pensi? Penso che questa legge elettorale sia una porcata. Se si facesse un governo di transizione per cambiarla e risolvere il conflitto di interessi sarei contento. Non credo pero' ci siano le condizioni per farlo in modo condiviso.
L'unica cosa che sicuramente non puo' e non deve fare un governo tecnico e' intervenire sulla politica economica''.