una storia fighissima sarebbe la rivalità tra sigismondo malatesta e federico di montefeltro.
odio purissimo tra due militari di professione che avevano i rispettivi domini confinanti.
in più la storia di amore ossessivo tra sigismondo e isotta.
una storia fighissima sarebbe la rivalità tra sigismondo malatesta e federico di montefeltro.
odio purissimo tra due militari di professione che avevano i rispettivi domini confinanti.
in più la storia di amore ossessivo tra sigismondo e isotta.
Secondo me, a parte le considerazioni sulla romanità o sui costi ( che dipendono dal taglio che si vorrebbe dare, scene di battaglia, Novara, Custoza, Lissa,prima e seconda guerra mondiale, avrebbero un costo enorme ) ci sono due argomenti che non consigliano una storia dei Savoia realistica e che possa "viaggiare" sui circuiti internazionali:
- la provincialità a livello europeo e mondiale della storia italiana, non paragonabile ad una storia reale britannica.
- la demolizione di molte delle pseudocertezze di molti della mia età (77 anni) che hanno studiato la storia a scuola , con gli eroi del risorgimento glorificati, e il bieco nemico austriaco fonte di ogni male. I fatti di Milano del 1898, e l'assassinio di Umberto I, io li ho scoperti in 2 liceo, perchè i libri di storia delle elementari e delle medie non li riportavano, e si fermavano comunque alla fine della prima guerra mondiale. Se venisse raccontata la vera storia della dinastia, le varie piazze Cavour, o viale Cadorna, o piazza Umberto I, dovrebbero fare la fine dei vari viali Mussolini, spazzati via nel dopofascismo. Demolire dei miti è difficile, ma quando si comincia...
i paesi che riescono a vivere la loro storia e il loro passato con serenità e distacco dovuto al tempo che passa sono quelli che vivono meglio e che hanno meno conflitti interni
L'Inghilterra è stato prima un paese corsaro che attaccava e spogliava le navi spagnole, poi l'impero piu' grande del Globo che ha sfruttato senza alcuno scupolo e con molta crudeltà i paesi da lei colonizzato, sottomettendo, massacrando, torturando le popolazioni locali e spogliando sistematicamente le colonie
L'inghilterra che ci descrive Charles Dickens ci racconta che per le classi povere non c'era pietà, facevano una vita parecchio grama, disperata, sporchi in mezzo alla strada, con turni di 12 ore al giorno, trattati a calci e a sputi dalle autorità
Il primo personaggio reale che ando' a visitare i poveri, i minatori disoccupati del Galles ridotti a mangiare i topi per strada fu il futuro Edoardo VIII che prima di diventare re ando' in lungo e in largo per il paese e disse la famosa frase "Something must be done", nessun principe si era mai permesso fino ad allora un commento cosi' spinto e cosi' a favore dei poveri, e forse fu proprio per quella frase, rivoluzionaria per un reale e per gli ambienti politici britannici che dovette lasciare il trono dopo pochi mesi nel 1936, non perchè voleva sposare una donna divorziata americana
Quando l'Italia ando' in Etiopia, fuori tempo Massimo, nel 1935 (non era piu' tempo di fare colonie) Francia e Inghilterra schifate condannarono la colonizzazione italiana, dimenticando che le loro colonie erano decine di volte piu' grandi di quelle italiane e che mentre gli italiani fraternizzavano con le donne locali e con la gente locali e in poco tmpo investirono molto in strade, cantieri di ogni tipo, ferrovie, agricoltura, bonifiche, gli anglofrancesi non investirono in confronto nemmeno una piccola percentuale di cio' che spendeva l'Italia, i soldati e coloni inglesi e francesi erano fortemente puniti in caso di fraternizzazione con gli autoctoni
Allora perchè gli italiani devono passare sempre per i brutti gli sporchi e cattivi e perchè gli italiani si devono sempre autodenigrare?
E allora come la mettiamo?
Tutti i paesi sono orgogliosi della loro storia e solo l'Italia ci deve sputare sopra, soprattutto gli 85 anni in cui regnarono i Savoia in Italia?
OT che il cinema italiano sia in declino clamoroso (e non solo strettamente il cinema...quando mai l'Italia riuscirà a produrre una serie come la Casa di Carta?) non ci son dubbi, che il problema sia la localizzazione a Roma con tanto di accuse all'accento....ce ne passa.
solo per citare un solo episodio della storia della mia città (Perugia):
https://it.wikipedia.org/wiki/Nozze_rosse_dei_Baglioni
il trono di spade in confronto è una mediocre storiella...
stai guardando la Fiction Vite in Fuga, non ne guardo mai ma questa la guardo perchè mi piace molto la location del film a Ortisei sulle dolomiti?
Anna Valle, romana, con accento romano,
Claudio Gioè è palermitano
Francesco Arca che si presenta come Casiraghi, cioè un cognome tipicamente lombardo in realtà ha un forte accento romano
Pierpaolo Spollon, che si presenta come ispettore Polito cioè un cognome tipicamente meridionale, ha l'accento lombardo
la Barbara Bolubova pur essendo slovacca è quella che parla meglio di tutti l'italiano
Cioè in piene dolomiti dove coloro che parlano il tedesco sono il 96-97% anche a scuola dove studia la figlia abbiamo una massa di accenti
poco credibili da tutta Italia
ma poi far parlare lombardo a uno che si chiama Polito e che abita a Roma
e far parlare romano a uno che si chiama Casiraghi?
E tutto cio' rende il film poco credibile
Una fiction sui Savoia post 1860 la eviterei... purtroppo non siamo il paese adatto, si scatenerebbero una marea di (stantie) polemiche. Spunterebbero fuori i neoborbonici, l'Anpi, la comunità ebraica... anche no, grazie. Sul passato più remoto, concordo invece con chi ha detto che ci si potrebbe pescare a josa, anche la signoria più modesta offre degli intrecci da far impallidire qualsiasi sceneggiatore e pure personaggi sabaudi più risalenti, tipo Emanuele Filiberto o il principe Eugenio, si presterebbero benissimo. Il problema è che l'industria cinematografica italiana non pare in effetti né interessata né all'altezza di metter su prodotti paragonabili a quelli provenienti da oltreoceano. Ho sentito parlare molto bene del "primo Re" il film su Romolo e Remo, ma non l'ho visto, per cui non posso giudicare direttamente, speriamo sia il segno di un'inversione di tendenza. Quanto al recente passato, mi viene in mente davvero ben poco di apprezzabile, giusto "il mestiere delle armi" di Olmi o (pur tra luci e ombre) il "giovane favoloso" di Martone.
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
Il Primo Re era accettabile.
Romulus fa cagarissimo.
Peraltro una fiction decente che parla di VIttorio Emanuele II fu girata ai tempi in cui in Italia si faceva ancora cultura per le masse.
"Il Generale", che parlava di Garibaldi e dell'impresa delle Due Sicilie. Altri tempi, piu' felici.
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.