Il Cristo storico per me è sulla carta Giovanni ( Yochannan ben Zakkai ) e ha fondato la sua scuola a Yabne ( altre fonti dicono Cesarea, comprese quelle cristiane). Dalla sua scuola esce il suo allievo prediletto il rabbino Lazzaro ( Elizer ben Hirkanus), che sia sui vangeli, che nelle fonti ebraiche, risulta perseguitato dal Sinedrio, "perchè a causa sua tutti credevano nel Cristo" o perchè secondo i rabbini segretamente frequentava i cristiani.
Sempre dalla sua scuola esce il primo Cristiano di Roma AQUILA/ONKELOS, istruito e catechizzato dai suoi discepoli rabbi Elizer ben Hirkanus e rabbi Gesù figlio di Anania ( i due rabbini che iscenarono la morte di Yokhannan ben Zakkai, facendolo uscire da Gerusalemme in una bara).
Anche Paolo di Tarso è stato guarito e convertito dal santone e guaritore giudeo Anania, chiamato in causa dal Cristo.
Costui era il padre di Gesù ( Yousha ben Anania/Hanina) ed entrambi erano allievi nella realtà di Yokhannan ben Zakkai.
Gli esseni sono una soluzione di comodo, condivisa da molte persone, ma non potevano essere cristiani, perchè consideravano l'olio una sozzura.
I cristiani invece si ungevano con olio nei loro riti in svariate situazioni.
Sotto Claudio a Roma c'era Simon Mago è confermato sia nelle ortodosse Pseudo Clementine, dove viene ribadito che fu convertito al Cristianesimo da Zaccheo ( Zakkai) e sia da Giustino:
"Simone si trasferì a Roma sotto l’imperatore Claudio dove”…Aiutato dai demoni fece prodigi di magia: Fu preso per un dio e, come Dio, gli fu eretta una statua nell’isola tiberina… (Giustino, Apol.1,26)”.
ATTI DI PIETRO E PAOLO
«E così la parola giunse al Cesare Nerone il quale ordinò di condurre da lui Simone Mago.
[35] Entrato si pose davanti a lui e, essendogli complice il diavolo, cominciò a cambiare forma tanto che divenne improvvisamente un bambino, poi, dopo un poco un vecchio, e quindi un giovane. A tal vista Nerone ritenne che fosse davvero figlio di Dio» (Atti dei beati apostoli Pietro e Paolo, 34-35).
In Atti 25 si dice che davanti al RE Agrippa fu Saulo ad appellarsi a Cesare e a voler conferire con l'imperatore: il permesso fu concesso e quindi fu lui la persona che fu portato davanti a Nerone e riuscì a convertirlo al suo ebraismo in versione 2.0: questo è uno dei tanti punti dove la biografia di Saulo diventa speculare a quella di Simon Mago.
Secondo l'Ebraismo, stando al Talmud Gittin 56 a e b, Nerone si convertì all'ebraismo grazie a un bambino (per i cristiani, come visto, era Simon Mago alias Saulo, che si trosformo' in un bambino e lo convertì) :
Il comandante Nerone venne mandato ad affrontarli. Appena arrivato, lanciò una freccia verso oriente, e questa si diresse verso Gerusalemme. [Lanciò una freccia] verso occidente, e questa si diresse verso Gerusalemme. [Lanciò una freccia] verso [ognuno dei] quattro punti cardinali, e [ogni freccia] si diresse verso Gerusalemme. Disse a un bimbo: "Dimmi il tuo versetto [che hai imparato]". [Il bimbo] gli rispose (Yechezkèl 25, 14): "E compierò la Mia vendetta contro Edom per mezzo del Mio popolo Israèl!" Disse [Nerone]: "Il Santo, benedetto Egli sia, vuole distruggere il Suo Tempio, e poi Si vendicherà di colui [per mano di chi si è compiuta la distruzione]..." Disertò, se ne andò e si convertì, e da lui discese Rabbi Meir.
Maestri della Torà: La Distruzione del Tempio di Gerusalemme Talmud Bavli - Trattato di Ghittin
Simon Mago alias Saulo,il re Agrippa che appare sia negli Atti di Pietro e Paolo che negli Atti degli Apostoli, ma alla fine c'è una base storica dove viene attestato che una persona di nome Saulo riuscì a conferire SU SUA RICHIESTA con Nerone prima dello scoppio della guerra?
Questa è la fonte primaria ispiratrice di tutti questi testi sacri:
GUERRE GIUDAICHE DI FLAVIO GIUSEPPE
Libro II: 418 I maggiorenti, vedendo che ormai non potevano più soffocare la ribellione e che loro sarebbero poi
stati i primi a subirne le pericolose conseguenze da parte dei romani, si preoccuparono di declinare la loro
responsabilità e mandarono ambasciatori sia a Floro, capeggiati da Simone figlio di Anania, sia ad Agrippa, tra
cui primeggiavano Saul, Antipa e Costobar, legati al re [Agrippa] da vincoli di parentela.
Libro II: 556 - 20, 1. Dopo la disfatta di Cestio molti dei giudei più in vista abbandonarono la città, come una nave
che sta colando a picco. Così i fratelli Costobar e Saul insieme con Filippo figlio di Iacimo, comandante di
campo del re Agrippa, fuggiti dalla città raggiunsero Cestio.
Libro II: 557 Antipa, invece, che era assieme a loro assediato nella reggia e disdegnò di fuggire, diremo in
seguito come venne ucciso dai rivoluzionari.
Libro II: 558 Cestio, a RICHIESTA DI SAUL e dei suoi, li inviò in Grecia presso Nerone per informarlo della condizione
in cui erano ridotti e per scaricare su Floro la colpa della guerra; egli infatti sperava che il furore di Nerone
contro Floro avrebbe anche attenuato la pericolosità della sua situazione personale.
Negli Atti degli Apostoli, opera comunque tarda e poco attendibile, Saulo viene fatto passare come il nemico dei primi cristiani: li perseguita, li bastona e li priva ovviamente dei loro beni.
Giuseppe Flavio ha mai visto un uomo di nome Saulo, che ha perseguito della povera gente?
La risposta è sì, il Saulo in questione è sempre l'ambascIatore dei maggiorenti parente di Agrippa II, che a sua richiesta, riuscì addirittura a conferire con l'imperatore Nerone:
ANTICHITÀ GIUDAICHE
Libro XX:214 Da parte loro, Costobaro e Saul, raccolsero bande di malviventi;
loro stessi erano di stirpe reale e raccolsero favori a motivo della loro parentela
con Agrippa, ma erano sfrenati e pronti a spogliare le proprietà dei più deboli.
Fu da quel momento, in particolare, che la malattia piombò sulla nostra città e
ogni cosa andò scadendo di male in peggio.
... certamente qui non si parla di cristiani, ma Flavio Giuseppe non nomina mai i cristiani.
Non ho detto che fossero cristiani, certamente gli Esseni erano la famiglia spirituale che presentava una maggiore affinità culturale e religiosa (le pratiche ascetiche nel deserto, i pasti comunitari, il rito battesimale, il voto di nazireato, il rifiuto dei sacrifici, ecc.) con la figura di Gesù: questo non significa che fosse uno di loro, anche se verosimilmente un legame c'era.