A proposito dei sogni


Mio nonno, un contadino sobrio
dalle mani aride come carta vetrata,
sosteneva di sognare per principio
i sogni di altri.
Erano tempi miseri, la guerra
aveva abbandonato le sue armi pesanti
intorno alla cascina, e molti avevano dimenticato,
quello che avevano dimenticato.
Si riusciva a rinunciare quasi a tutto,
a domande, a caffè e a calore.
Anche ai desideri per non disturbare
la quiete del mondo. Ma che qualcuno
sostenesse così seriamente
di riuscire a rinunciare ai propri sogni
era, anche da noi, il colmo.


Michael Krüger