Era la ciliegia che mancava sulla torta... una ciliegia magnifica!
Era la ciliegia che mancava sulla torta... una ciliegia magnifica!
Ho capito: proprio come Nina, vuoi farmi morire (di curiosità).
Beh, sai cosa ti dico?
Che ci stai riuscendo alla perfezione... sigh!
Non oso pensare a come avrebbe reagito Ninetta all'eclissi totale di sole che c'è stata ieri notte in Sud America...
Il capolavoro del Dottor Esprit Blanche
Una parola ormai desueta, "agnizione", indica il riconoscere o il riconoscersi di persone in particolari circostanze. Come scrive Wikipedia, "Il caso classico è quello del personaggio che, al termine di una serie più o meno complessa di vicende, viene riconosciuto da altri o si autoriconosce nella sua vera identità; il riconoscimento può riguardare anche i modi e i tempi con cui il lettore scopre la verità, abilmente celata dallo scrittore. Il procedimento è tipico del romanzo giallo o avventuroso".
Non poteva dunque mancare una clamorosa agnizione anche in questo nostro feuilleton: e ce la fornisce ovviamente Jules Janin, maestro in quel genere, e per di più proprio nel feuilleton del Journal des Debats (da cui ha preso nome il genere) dell'8 novembre 1852.
Mentre sulla parte superiore della prima pagina si racconta di come il Senato di Francia stia per proclamare il Secondo Impero, dopo il colpo di stato di Luigi Napoleone l'anno prima, nella parte bassa, il feuilleton, Jules Janin parla di teatro e musica, ma appena voltata la pagina inserisce un lungo ed accorato encomio funebre dedicato al suo vecchio amico, il dottor Blanche, venuto a mancare tre giorni prima.
Chi volesse leggersi integralmente quel feuilleton del Journal des Debats potrà scaricarselo da qui: Journal des Debats e vi troverà il necrologio evidenziato con un fondo giallino e il "colpo di scena", l'agnizione che ci interessa evidenziata con un fondo verde.
Ma vado anche a darne la traduzione con testo a fronte in italiano, sperando di non aver frainteso quello che scrive Janin e che ci porta a dare un nome e cognome ben preciso all'Innamorata del Sole: Marie-Madeleine Sophie Bertrand, proprio lei, l'angelo della Maison du Docteur Blanche, l'infaticabile ausilio del grande filantropo: in altre parole, sua moglie!
In attesa di avere in mano il documentato saggio di Jacques Landrin che mi ha messo su questa pista e che dovrebbe confermarla con ulteriori particolari, resta ancora aperta un'ultima possibilità: che Janin con quel "l'ha sposata" intendesse che dopo averla guarita "le ha procurato un marito" o "le ha fatto da padrino per il suo matrimonio", nel qual caso, purtroppo torneremmo in alto mare sull'identità della donna; ma quel "ed è lei che oggi lo piange!" mi sembra incontestabilmente riferito alla vedova.
In ogni caso non si poteva certo sperare di meglio: dalla tragedia dell'eclissi incisa nelle lugubri iscrizioni mortuarie di Muzzi siamo passati ad un fiabesco lieto fine che corona la guarigione dell'Innamorata del Sole con un bel matrimonio felice in cui vissero tutti felici e contenti...
Straordinario... altro che colpo di scena!
Pur non essendo ferratissima in francese, ho confrontato attentamente i due testi e la traduzione mi sembra corretta: stando a quello che ha scritto Janin, la nostra Innamorata del Sole era proprio, nientepopodimeno, che la moglie del dottor Blanche! Comunque, da brava San Tommasa ho copiato in Word il testo francese per vedere se esisteva qualche riferimento in rete, sebbene con poche speranze; infatti, non ho trovato nulla.
Posso tuttavia confermare, senza tema di smentita, che la nostra Marie-Madeleine Sophie Bertrand era effettivamente la moglie del dottor Esprit Blanche...
Ed ecco il mio piccolo contributo a questa incredibile discussione. Ta-dah!
MARIE (MADELEINE SOPHIE) BERTRAND
Née le 11 mai 1800 - Versdailles (78000)
Décédée le 16 septembre 1876 - PARIS (75), à l'âge de 76 ans
EPOUSE DU DR. ESPRIT BLANCHE
Mariée (ca-APR-1819), Paris (75), avec ESPRIT (SYLVESTRE) BLANCHE, fils D'Antoine (1796-1852)
UNION ET ENFANTS
CLAIRE BLANCHE, 1er enfant d'Esprit Blanche (ca. 1819-1902) dont
ALFRED BLANCHE, fils d'Esprit Blanche (1823-1892)
(ANTOINE) EMILE BLANCHE, fils d'Esprit Blanche (1828-1893)
https://gw.geneanet.org/payenneville...deleine+sophie
E dunque, giuntomi finalmente il ponderoso testo di Jacques Landrin su Jules Janin e sfogliato immediatamente fino alla pagina 294 eccoci arrivati al gran finale della storia di Ninetta.
Anticipo immediatamente che, con ulteriore sorpresa dovuta proprio a quella pagina, l'innamorata del Sole non è Marie-Madeleine Sophie, moglie del Dottor Blanche.
Ma, come si vedrà, quel "l'ha sposata" che Janin, nel necrologio, riferisce evidentemente al dottor Blanche è del tutto giustificato dai fatti: infatti il dottor Blanche fu colui che guarì dalla sua follia la sposa del Sole, ma per farlo dovette sposarla.
Ecco dunque, come raccontata da un testimone dell'epoca, Joachim Duflot, la vera storia dell'innamorata del Sole, per lo meno come l'ho capita io....
Duflot racconta di aver incontrato una giovane ragazza, di nome Lauretta, che era innamorata del sole e pensava di essere la sua sposa. Era stata internata nella casa di cura del dottor Blanche a Montmartre e quella sua follia la spingeva a scrivere continuamente lettere d'amore al Sole: ne riceveva immediata risposta, con l'esortazione a guarire da un amore così insensato; le sollecitazioni del suo amato sposo la spinsero pian piano a diradare quella folle corrispondenza finché alla fine scrisse al Sole di smettere di scriverle. Dopo venti giorni senza più scrivere lettere al Sole, si rese conto di essere finalmente guarita da quella follia: il medico che l'aveva meravigliosamente curata, impersonando il suo sposo solare e rispondendo alle sue lettere, non era altri che il dottor Blanche.
"Ce même cas nous est rapporté, avec plus de details, par Joachim Duflot dans un article de Bagatelle, paru deux ans avant le conte de Janin. L'auteur raconte comment il fit la conaissance d'une jeune fille, Laurette, qui était amoureuse du soleil. On l'interna à la maison de santé du docteur Blanche, où elle écrivit letters sur lettres au soleil, qui lui répondit d'abord en l'invitant fermement à se guérir de cet amour insensé; puis ses letters devinrent de plus en plus séches, dans la derniere enfin, il lui enjoignit de cesser toute correspondance. Elle resta vingt jours sans lui écrire: au bout de ce temps elle comprit qu'elle avait été folle: le docteur qui avait opéré cette guérison merveilleuse, n'était autre qui el docteur Blanche."
Detto questo, non mi resta che chiudere questa storia infinita con una doverosa lapide funebre al thread:
La conclusione non è molto chiara...
Prima dici che "l'innamorata del Sole non è Marie-Madeleine Sophie, moglie del Dottor Blanche".
Poi, appena sotto, "il dottor Blanche fu colui che guarì dalla sua follia la sposa del Sole, ma per farlo dovette sposarla".
Però, la moglie del dottor Blanche si chiamava Marie-Madeleine Sophie e non Ninetta / Lauretta; quindi, qualcosa non torna...
Un altro mistero?
La mia interpretazione della testimonianza di Joachim Duflot, è appunto che questa Lauretta, che si credeva la sposa del Sole, fu guarita grazie alle lettere che le scriveva il dottor Blanche fingendo di essere il Sole, cioè il suo sposo: cioè, come conclude Janin nel necrologio di Blanche, l'ha guarita "sposandola". Ma solo per posta, per fortuna della legittima moglie Sophie...