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  1. #1
    puttuio!
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    Predefinito Mamme, donate il cordone ombelicale

    Cordone ombelicale: «E' inutile
    tenerlo per sé»


    MILANO - No alla conservazione del sangue del cordone ombelicale per uso personale, se non in casi selezionati, e sì a quella destinata alla donazione, contro leucemie, linfomi e altre malattie ematologiche. Così dice il ministero della Salute in un’ordinanza emessa lo scorso 26 febbraio e nelle recentissime linee guida che regolano la materia. Una specie di altruismo forzato? Niente affatto, sottolineano gli estensori del documento, ma la consapevolezza che, ad oggi, non esistono valide ragioni mediche per tenere da parte una riserva privata delle cellule staminali di cui è ricco il sangue del cordone ombelicale. Esistono invece ragioni più che valide per raccoglierlo, conservarlo in una biobanca autorizzata (in Italia sono 18, tutte pubblich ) e inserita in una rete internazionale, così da renderlo disponibile per eventuali riceventi compatibili. Alle neo mamme e papà che volessero conservarlo dopo il parto non resta che spedirlo all’estero, a proprie spese e previa autorizzazione ministeriale.

    BANCHE OLTRE CONFINE - Ogni mese sono circa 700 le coppie di futuri genitori che mandano una lettera al ministero della Salute e chiedono l’autorizzazione per portare all’estero il sangue del cordone ombelicale del loro bebé, per mettere al sicuro una riserva preziosa di cellule staminali che - chissà - un giorno potranno servire contro malattie oggi incurabili. Pensano che la scienza galoppa veloce e anche se oggi non ci sono applicazioni immediate domani potrebbero essercene mille. Sana e beneaugurante fiducia nella medicina o mercato della speranza che va a foraggiare i centri super-attrezzati a San Marino, Lugano e negli Stati Uniti?

    PER SE’ O PER TUTTI - Su questo terreno si scontrano due filosofie opposte. L’una, quella «libertaria», per cui ciascuno deve avere la possibilità di conservare, anche a proprie spese, materiale biologico che in fondo gli appartiene. L’altra, quella «regolatoria», per cui sangue e cellule (e le speranze a loro connesse) sono un bene pubblico, da trattare secondo principi di etica e appropriatezza scientifica. Si rifà decisamente alla prima la Bamco (Banca autologa-allogenica mantovana del cordone ombelicale), una realtà unica in Italia.

    «SI’ AL DIRITTO DI CONSERVARE» – Bamco è una onlus che opera che opera all’interno di una struttura pubblica, l’azienda ospedaliera Carlo Poma di Mantova. Dal 2002 ha raccolto 2.200 cordoni ombelicali e ora è in attesa di conoscere la propria sorte, dopo l’ordinanza ministeriale. «Noi restiamo aperti e aspettiamo che la Regione Lombardia ci rinnovi l’autorizzazione, come ha l’autonomia di fare – spiega la presidente, Giovanna Gamba -. Il nostro motto è «donare per se stessi e per gli altri». Le mamme possono depositare il sangue del cordone per uso autologo e autorizzare anche quello allogenico». Quante danno la disponibilità alla donazione? «Nel 2008 sono state il 10 per cento. Sembra poco, ma noi diamo alle mamme la possibilità di conservare qualcosa che appartiene loro, con un contributo di 500 euro a fronte dei 2.000-2.500 chiesti all’estero». Quanti i cordoni utilizzati? «Finora nessuno. Oggi queste staminali servono per la leucemia e altre patologie poco diffuse, d’accordo, ma c’è tutto un futuro legato alla ricerca, e si chiama medicina rigenerativa. Abbiamo conservato un patrimonio, creato una struttura che sta in piedi e che è sostenuta interamente dal cittadino. Ci sono battesimi in cui invece dei regalini inutili si raccolgono soldi per la banca del cordone. Perché buttar via tutto questo?».

    «INUTILE E DANNOSO» - «Chi incoraggia il "bancaggio” di routine del sangue placentare per uso autologo, ossia per sé, non solo lavora sulle illusioni del futuro, ma riduce anche le riserve disponibili per l’oggi». E’ inequivocabile Paolo Rebulla, ematologo e responsabile della Milano Cord Blood Bank, dalla quale provengono la metà delle 800 donazioni di mamme italiane che in questi anni sono state trapiantate in Italia e nel mondo . «Si sa che le staminali del sangue cordonale, come quelle del midollo osseo e del sangue periferico, sono utili con trapianto allogenico, ovvero fra donatore e ricevente diversi, contro leucemie, linfomi talassemie, immunodeficienze e alcuni difetti metabolici – prosegue Rebulla -. Le indicazioni all’uso autologo, cioè per se stessi, sono praticamente inesistenti e, nonostante gli annunci talvolta roboanti sulle scoperte in tema di staminali, non esistono ancora applicazioni per altre patologie, come Alzheimer o traumi spinali».

    STAMINALI: A CHE COSA SERVONO (E A CHE COSA NO) - Il sangue che irrora la placenta, infatti, è ricco di cellule staminali emopoietiche, in grado di dare origine a tutte le cellule del sangue, globuli rossi, bianchi e piastrine. Sono perciò una risorsa preziosa per rigenerare l’ambiente midollare danneggiato da patologie o da cicli di chemio e radioterapia intense, come quelli necessari a debellare leucemie e linfomi. Non solo: i globuli bianchi del donatore possono colpire le cellule malate residue dopo il bombardamento chemio-radioterapico proprio perché le riconoscono come estranee (è l’effetto graft versus disease, del trapianto contro leucemia). In altre parole, spiega Giuseppe Leone, direttore dell’istituto di Ematologia del policlinico Gemelli di Roma, «se il midollo è un po’ diverso aggredisce meglio le cellule malate. Fra un donatore identico e uno compatibile ma non identico, funziona meglio quest’ultimo». Inoltre le staminali della stessa persona che si è ammalata, ricordano dal ministero, potrebbero contenere dei precursori della malattia e facilitarne il ritorno.

    L’ECCEZIONE - Diverso è il discorso per i casi di neonati o loro familiari colpiti da malattie curabili con le cellule staminali, oppure delle famiglie con un rischio ereditario, come quelle colpite da forme gravi di talassemia. Per loro lì ordinanza ministeriale prevede la conservazione del cordone ombelicale a scopo «dedicato», senza alcun costo aggiuntivo.

    I NUMERI - «Delle cellule staminali conservate – prosegue Leone – si utilizza il due o tre per cento l’anno, dato che servono per un numero relativamente limitato di malati. Nessun Paese al mondo procede alla conservazione autologa a tappeto per tutti i nuovi nati che, fortunatamente, avranno pochissime probabilità di averne bisogno e, se dovesse accadere, avranno maggiori benefici da un donatore». Attualmente nel mondo ci sono circa 400mila unità di sangue cordonale congelate e pronte all’uso in un centinaio di biobanche (20mila nelle 18 biobanche italiane) e sono già stati effettuati 10mila trapianti (800 con materiale depositato in Italia).

    PRO E CONTRO – Rispetto al trapianto con staminali ricavate da altre fonti (midollo osseo o sangue periferico opportunamente trattato), quello da cordone ombelicale ha importanti vantaggi, spiega Paolo Rebulla: «Sono cellule che hanno una particolare docilità immunologica e pongono meno problemi di “malattia del trapianto verso l’ospite”, sono prontamente disponibili e comportano meno rischi di contaminazione biologica». Il tasto dolente, invece, è la quantità: 80-100 millilitri contro volumi dieci volte maggiori che si ottengono dal midollo. «I risultati infatti si ottengono soprattutto sui bambini e sugli adulti non oltre i 50 chili di peso – precisa Rebulla – anche se ora si studiano nuovi modi per amplificare il numero di cellule staminali e si sperimenta l’uso di due donazioni per ciascun trapianto anziché una sola».

    ALTA SPECIALIZZAZIONE - Anche per questo è cruciale l’esperienza dei centri dove si effettua la donazione. «E’ un’utopia pensare che tutti gli ospedali possano raccogliere il cordone. Solo il 25 per cento del materiale disponibile alla donazione poi viene tipizzato (cioè classificato secondo le caratteristiche indispensabili per stabilire la compatibilità, ndr) e congelato – ricorda Giuseppe Leone -. Ci vuole personale preparato a svolgere al meglio il prelievo e laboratori attrezzati ad una procedura complessa come la tipizzazione, che peraltro in molte Regioni, compreso il Lazio, non viene rimborsata e pesa sul bilancio dell’ospedale». Urgono dunque fondi, e il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella ha proposto alla Conferenza Stato Regioni uno stanziamento di 15 milioni di euro per la razionalizzazione e l'implementazione della rete di biobanche (comprese le aperture nel weekend). E urge stabilire standard di qualità nazionali, per evitare il caso di biobanche superattive nella raccolta di campioni poi inutilizzabili perché non sottoposti ai test necessari.

    CHI PUO’ DONARE E COME - I criteri di idoneità sono analoghi a quelli per i donatori di sangue: niente malattie infettive, come Hiv ed epatite e malattie genetiche, buona salute della madre e del bambino. Spiega Paolo Rebulla: «Invitiamo le mamme a tornare dopo sei mesi per ripetere l’analisi dei marcatori infettivi e per sapere come sta il nuovo arrivato. Il prelievo viene effettuato sul moncone del cordone che lo unisce alla placenta, dopo che il cordone stesso è stato reciso. Cesareo o parto vaginale fa lo stesso, la donazione non interferisce in alcun modo con il percorso nascita né tantomeno con l’assistenza data al neonato».

    Fonte
    L'imitazione è la più sincera forma di adulazione.(Charles Caleb Colton)

  2. #2
    Bacchettona del forum
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    Predefinito Riferimento: Mamme, donate il cordone ombelicale

    Io ci ho provato entrambe le volte, ma l'ospedale non era attrezzato. Che nervi...

  3. #3
    ondablu
    Ospite

    Predefinito Riferimento: Mamme, donate il cordone ombelicale

    Citazione Originariamente Scritto da Malandrina Visualizza Messaggio
    Io ci ho provato entrambe le volte, ma l'ospedale non era attrezzato. Che nervi...

    Stessa cosa è accaduta a me. E pure per la banca del latte...

  4. #4
    Crocutale
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    Si parla tanto delle staminali da embrione e poi non si fa nulla per raccogliere quelle ottenibili dal cordone ombelicale.
    Bisognerebbe stabilire proprio per legge che tutti i cordoni raccolti dopo il parto debbano essere consegnati a una banca del cordone dotata degli strumenti necessari per estrarre le cellule staminali.

  5. #5
    puttuio!
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    Citazione Originariamente Scritto da Perseo Visualizza Messaggio
    Si parla tanto delle staminali da embrione e poi non si fa nulla per raccogliere quelle ottenibili dal cordone ombelicale.
    Bisognerebbe stabilire proprio per legge che tutti i cordoni raccolti dopo il parto debbano essere consegnati a una banca del cordone dotata degli strumenti necessari per estrarre le cellule staminali.

    Più che obbligatorio, si potrebbe dare un'incentivo. 3:
    L'imitazione è la più sincera forma di adulazione.(Charles Caleb Colton)

  6. #6
    Bacchettona del forum
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    In che senso un incentivo?

  7. #7
    puttuio!
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    Predefinito Riferimento: Mamme, donate il cordone ombelicale

    Citazione Originariamente Scritto da Malandrina Visualizza Messaggio
    In che senso un incentivo?
    Boh... in piccoli contributi economici statali o degenze gratuite in cliniche private per mezzo di convenzioni col sistema sanitario nazionale o una fornitiura gratuita di pappe e pannolini...
    L'imitazione è la più sincera forma di adulazione.(Charles Caleb Colton)

  8. #8
    ...
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    Predefinito Riferimento: Mamme, donate il cordone ombelicale

    Citazione Originariamente Scritto da :Esther: Visualizza Messaggio
    Boh... in piccoli contributi economici statali o degenze gratuite in cliniche private per mezzo di convenzioni col sistema sanitario nazionale o una fornitiura gratuita di pappe e pannolini...
    mmm... ad un ricco cosa vuoi che gliene freghi di andarsi a curare tramite il sistema sanitario nazionale. 3:

  9. #9
    puttuio!
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    Predefinito Riferimento: Mamme, donate il cordone ombelicale

    Citazione Originariamente Scritto da Cuordileone Visualizza Messaggio
    mmm... ad un ricco cosa vuoi che gliene freghi di andarsi a curare tramite il sistema sanitario nazionale. 3:
    Ho capito... ma risparmiare in funzione, poi, di una giusta causa non la vedo tanto schifiosa. Oppure si potrebbe dare uno sgravo fiscale per ogni cordone donato... Così vedi se i ricchi non lo donano e la natalità resta a zero...

    Wow ho avuto un'idea geniale.
    L'imitazione è la più sincera forma di adulazione.(Charles Caleb Colton)

  10. #10
    Bacchettona del forum
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    Predefinito Riferimento: Mamme, donate il cordone ombelicale

    Citazione Originariamente Scritto da :Esther: Visualizza Messaggio
    Boh... in piccoli contributi economici statali o degenze gratuite in cliniche private per mezzo di convenzioni col sistema sanitario nazionale o una fornitiura gratuita di pappe e pannolini...
    Avevo completamente frainteso, come è mio solito. Pensavo ti riferissi a un incentivo per le strutture ospedaliere...

    Visto e considerato che comunque il cordone ombelicale viene "cestinato", che problema potrebbe avere una madre a donarlo?

    Credo invece che bisognerebbe dotare gli ospedali di tutte le attrezzature necessarie per la donazione e la "conservazione" dei cordoni ombelicali (non ho idea di come funzioni, perdonami l'approssimazione).

    Io sarò stata particolarmente sfigata, ma per due volte ho chiesto l'epidurale e non me l'hanno fatta e per due volte ho chiesto di donare il cordone e non l'hanno voluto.

 

 
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