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Quando bombardare un Parlamento era "democrazia
Today, 04:07 PM
Tanto tempo fa, in un luogo lontano lontano, un ubriacone autoproclamatosi presidente di nome Corvo Bianco decise di sciogliere la sua assemblea legislativa - pur non avendone il benché minimo potere - perché quest’ultima in grande maggioranza si opponeva strenuamente al suo piano di riforme istituzionali ed economiche.

In opposizione a un atto ritenuto illegittimo, incostituzionale e lesivo dell’ordine democratico, il parlamento si riunì in assemblea straordinaria votando la decadenza di Corvo Bianco così come previsto dalla Costituzione.

Per tutta risposta il presidente destituito tagliò acqua, corrente elettrica e linee telefoniche al parlamento, isolandolo.

A sostegno dell’assemblea si radunò prontamente un amplissimo fronte popolare (che spaziava dai comunisti alla destra nazionalista, passando per i sindacati ) che invase le strade e si mobilitò in massa a difesa della democrazia.

Gli scontri con le forze di Corvo Bianco non tardarono ad arrivare, insieme ai primi morti, in un crescendo di tensione sempre più drammatica.

Fino a quando, all’alba di una mattina d’autunno, Corvo Bianco decise di liquidare la questione nel modo più brutale possibile.

Le unità di forze speciali e una squadra di una decina di carri armati circondarono il parlamento e aprirono il fuoco, bombardando l’edificio con dentro più di 600 persone.

Tutto questo in occidente viene definito vittoria della democrazia e fallimento del comunismo forse perchè in russia prima non c'erano miliardari e ora ce ne sono un paio che si sono impadroniti di tutto quello che c'era,,

Quando bombardare un Parlamento era
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