Lo posto sul nazionale perchè Alberto merita di essere ricordato.
10 Gennaio 1979
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è passato un anno da Acca Larentia, così quella sera Alberto Giaquinto (17 anni) va con un gruppo di camerati a fare una manifestazione, in occasione del primo anniversario per protestare contro la vergogna di indagini praticamente mai iniziate. La manifestazione, ovviamente era stata come sempre vietata dalla questura per motivi di ordine pubblico, come nel 90% dei casi quando a manifestare eravamo noi e quando erano consentite, le sinistre ne organizzavano altre nelle immediate vicinanze, così da costringere le forze dell’ordine a intervenire contro i soliti "fascisti provocatori".
I ragazzi decidono di tenere lo stesso la protesta, e lo fanno davanti a una sede della Democrazia cristiana, nel difficile quartiere di Centocelle, roccaforte rossa . La protesta dei giovani missini fu rapida e veloce. Ma mentre i ragazzi se ne stavano andando a piccoli gruppi, arriva alle spalle di due di questi un’auto-civetta nella polizia, una 128 bianca, con due agenti in borghese, uno dei quali, Alessio Speranza sparò contro i due ragazzi che si allontanavano, disarmati, colpendo Alberto Giaquinto alla nuca. Vicino a lui c’era Massimo Morsello , che cercò di soccorrerlo ma inutilmente, perché la ferita era troppo grave. Dopo 25 minuti arriva l’ambulanza e porta via Alberto che cessa di vivere dopo poche ore. Il regime “democratico e antifascista”, mostra il suo lato peggiore: per giorni e giorni si disse, grazie ai giornali e alle tv allineate, che Alberto era armato, per giorni si rifiutò di dire il nome dell’agente che aveva sparato, si dettero più versioni contrastanti dei fatti, chi andava a testimoniare veniva denunciato per manifestazione non autorizzata e altro. Insomma, una autentica vergogna.
Se la verità è emersa, lo si dovette alla determinazione del papà di Alberto, Teodoro, che volendo sapere come fosse stato ucciso il figlio, con l’ausilio di uno studio di investigazioni private, scoprì tutto: che i ragazzi erano disarmati, che nessuno aveva minacciato la polizia, che i due giovani si stavano allontanando, tutte cose poi confermate dagli esami scientifici.
(Parti di un articolo del Secolo d'Italia)
Alberto Giaquinto... PRESENTE!!!