Ho visto che diversi trumpisti paragonano quanto successo al Campidoglio con la rivoluzione francese, domandando perché la prima viene condannata mentre la seconda no.
(pausa sospiro con le mani nei capelli)
(lancio di vasi contro le pareti)
C'è un limite alla quantità di cazzate che si possono tollerare: va bene tutto, ma certe bestemmie sono inaccettabili.
Mi chiedo se questa gran cazzata sia stata messa in giro da qualche blog di analfabeti funzionali, perché sto paragone del cazzo l'ho letto un po' di qua e un po' di là.
Bambini, mettetevi seduti composti con le manine sul banco: oggi facciamo una breve lezioncina sulla rivoluzione francese e sulle sue motivazioni, per poi concludere con un confronto con il trumpismo e i ribelli trumpisti.
Contesto
Siamo nella Francia di fine 1'700.
Il popolo è diviso in tre classi sociali: nobiltà, clero e terzo stato.
Il terzo stato è composto per lo più da poveri e un paio di borghesi: rappresenta la classe produttiva del paese.
Nobiltà e clero non pagano tasse. Il terzo stato, benché mediamente povero, viene invece tassato per pagare i festini dei cortigiani.
Stufi di essere presi in giro, i rappresentanti del terzo stato provano a cambiare le cose attraverso gli stati generali: https://it.wikipedia.org/wiki/Stati_generali_(Francia)
Il problema è che agli stati generali ogni classe sociale ha un voto: i nobili hanno un voto, il clero ha un voto e il terzo stato ha un voto. Quindi ovviamente tutte le istanze del terzo stato per abolire i privilegi vengono bocciate, perché nobili e clero votano contro.
Insomma, nonostante la maggioranza della popolazione appartenga al terzo stato, il voto di nobili e clero conta più del loro.
Prima parte della rivoluzione: presa della Bastiglia
Una volta resosi conto che il sistema era palesemente studiato per mantenere suddetti privilegi, le persone del terzo stato capiscono che le cose possono essere cambiate solo con l'uso della violenza.
La prima parte della rivoluzione è segnata dalla presa della Bastiglia, a seguito della quale il ré accetta di riformare il sistema creando una "monarchia liberale".
Viene creato un parlamento chiamato "assemblea nazionale costituente": https://it.wikipedia.org/wiki/Assemb...le_costituente
L'assemblea nazionale costituente crea poi una costituzione, chiamata "diritti dell'uomo e del cittadino", che viene ratificata dal ré: https://it.wikipedia.org/wiki/Dichia..._del_cittadino
I privilegi di classe vengono aboliti.
Sembra che la pace sociale sia stata raggiunta, ma in realtà il ré fa soltanto buon viso a cattivo gioco.
Seconda parte della rivoluzione: processo al ré
In realtà il ré non è affatto contento di questa nuova "monarchia liberale", quindi un bel giorno cerca di fuggire dalla Francia per andare a chiedere soccorso alle corone estere alleate della Francia: l'obbiettivo è chiaramente quello di scagliare degli eserciti armati contro il popolo francese.
Purtroppo per lui, però viene beccato proprio mentre cerca di fuggire: chiaramente e giustamente, questa sua mossa viene vista dal popolo come "alto tradimento", ed è per questo che viene processato e quindi condannato a morte, insieme alla regina sua complice.
Con il concludersi della rivoluzione francese, nasce la Prima Repubblica Francese: si passa quindi dalla monarchia liberale alla democrazia liberale (in realtà mica tanto liberale all'inizio, perché c'è il tribunale del terrore, ma l'obbiettivo finale è la democrazia liberale).
Conclusioni
Bene bambini, ora ditemi: per cosa hanno combattuto i rivoluzionari francesi?
"Per l'uguaglianza!"
"Per la democrazia!"
"Per la libertà!"
BRAVISSIMI! Infatti il loro motto era: "Liberté, Égalité, Fraternité".
https://it.wikipedia.org/wiki/Libert...raternit%C3%A9
La rivoluzione francese era infatti mossa da ideali egualitari, nonché liberalsocialisti e democratici.
Insomma, quel tipo di ideali su cui sputano sopra i neoconservatori.
Le motivazioni dell'attacco al Campidoglio sono l'esatto contrario rispetto a quelle della rivoluzione francese: i rivoluzionari francesi combattevano per la democrazia e per la libertà, mentre invece i ribelli trumpisti sono CONTRO la democrazia: a loro non sta bene che il popolo abbia scelto Biden e non il loro beniamino.
Chiaramente se Biden tradisse il popolo americano come ha fatto il ré francese non ci sarebbe democrazia che tenga: quando Biden andrà all'estero per chiedere a qualche governo di bombardare gli USA ne parleremo, ma per adesso non pende su di lui nessuna accusa di tradimento.
È solo un tizio con un programma che, per carità, può piacere o no (far contenti tutti è un'utopia) ma che è perfettamente legittimo.
Solo i neoconservatori sono tanto stupidi da pensare che esista una cosa come "il bene del popolo": non puoi fare il bene di tutti, perché per fare il bene dei lavoratori devi andare contro gli interessi degli imprenditori e per fare il bene degli imprenditori devi andare contro gli interessi dei lavoratori.
Per fare il bene dei poveri devi andare contro gli interessi dei ricchi e per fare il bene dei ricchi devi andare contro gli interessi dei poveri.
Quale parte del popolo rappresenta Trump? Quella dei ricchi imprenditori americani, ed è per questo che ce l'ha così tanto con la concorrenza estera, in particolare con i cinesi.
Infatti grazie all'apertura dei mercati (globalismo) si è formata una concorrenza internazionale che ha fatto perdere gli oligopoli agli imprenditori occidentali: i loro profitti si sono ridotti a causa della concorrenza estera, i prezzi si sono abbassati e la classe dei lavoratori ha cominciato a stare meglio.
In sostanza si può dire che grazie al globalismo è stata trasferita ricchezza dagli imprenditori occidentali ai lavoratori occidentali.
Il piano di Trump:
- Invertire il trend impedendo ai lavoratori occidentali di comprare roba dai mercati esteri, cosicché siano obbligati a comprare beni e servizi dalla stesse persone che li sfruttano: i profitti degli imprenditori aumentano, il potere d'acquisto dei lavoratori diminuisce
- Smantellare servizio pubblico e welfare state, in maniera tale che il denaro non venga redistribuito e quindi le tasche dei ricchi imprenditori non vengano toccate
Oh, ma aspetta, guardacaso Trump è un ricco imprenditore americano, chi l'avrebbe mai detto!!
Praticamente i ribelli del Campidoglio la rivoluzione francese la fanno al contrario: loro la fanno PER gli aristocratici e non CONTRO gli aristocratici. Per ottenere il risultato è a quanto pare lecito anche andare contro la democrazia.
Il programma di Biden è invece decisamente più socialista: salari minimi, assistenza sanitaria statale, scuole gratuite, politiche green , ecc ecc...
Insomma, promette delle belle cose per le persone che non navigano proprio nell'oro e che non fanno profitto distruggendo la Foresta Amazzonica.