
Originariamente Scritto da
Gigi Landi
In un anno, un guadagno di quasi un milione di euro in meno. Da quando Giuseppe Conte si è insediato a Palazzo Chigi, il primo giugno 2018, il suo reddito complessivo si è ridotto. Guardando le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni, compresa l’ultima, quella dell’anno scorso pubblicata on line, si scopre infatti che i guadagni dell’attuale presidente del Consiglio hanno subito un netto calo. Passando da un milione e 155mila euro dichiarati nel 2019 (relativi quindi al 2018) ai 158mila euro denunciati al Fisco quest’anno (e riferiti al 2019).
Nel 2018, prima del suo ingresso in politica, come professore universitario e avvocato civilista Conte – come riportato nella dichiarazione dei redditi del 2018 e in riferimento al periodo d’imposta 2017 – Conte aveva dichiarato al fisco un imponibile di 370.314 euro. Secondo la dichiarazione successiva, quella del 2019, relativa quindi all’anno in cui è diventato premier, il reddito complessivo è salito appunto a 1.155.229 euro. Un aumento consistente dell’imponibile, dovuto – secondo quanto precisato a suo tempo da fonti governative – al fatto che Conte, appena nominato presidente del Consiglio, aveva dovuto chiudere tutti gli incarichi pendenti fatturando così in un solo anno importi che altrimenti sarebbero stati diluiti nel corso del tempo.
Dopo l’impennata, l’anno successivo le entrate si sono drasticamente ridotte, attestandosi a 158.474 euro, quindi circa un milione di euro in meno rispetto l’anno precedente. Documento alla mano, non è intervenuta “nessuna variazione della situazione patrimoniale” di Conte rispetto all’ultima dichiarazione presentata. Questo significa che l’attuale premier conserva la proprietà di un fabbricato a Roma e di una vecchia Jaguar XJ6, immatricolata nel 1996, un’auto di lusso acquistata molto prima dell’inizio della sua carriere istituzionale, con un valore di mercato che oscilla tra i 5 e i 10mila euro a seconda delle condizioni e degli optional.
Se conoscete la matematica e paragonate il reddito del 2017 (370.000) a quelli del 2019 (158.000), il 2018 e' stato particolare in quanto ha dovuto fatturare tutte le pensenze aperte, alemno non potrete dire che fa il PdC solo per lo stipendio.
Ho notato ultimamente che in TP sono rientrati molti coglioni: uno ha scritto che Conte e' nato per leccare il culo al Nano, molto probabilmente e' un' esperto di leccate di culo in quanto nella sua miserevole vita lo deve avere fatto centinaia di volte. Un'altro sa solo scrivere elogi al babbeo Toscano e non ha un euro per pagare la scuola ai figli, alcuni sanno solo scrivere solo tre parole in croce (sono inccolati alla poltrona) come se i loro si dimettano ogni giorno.
Criticare le scelte di Conte e' giusto e ci sta tutto e tanti lo fanno correttamente, giustificando le loro idee e convinzioni, poi ci sono un branco di cretini, poveri scemi da compatire con la mente solo piena di slogan del Babbeo Cazzaro.
Ma anche questa e' "politica".