Il quadro politico italiano attuale è polarizzato tra una coalizione di governo condizionata dal populismo e un’opposizione di stampo peronista, che imprigionano la politica in un costante scontro ideologico che ignora i reali problemi del paese. In un momento di grave crisi sanitaria, economica e sociale, l’Italia potrà affrontare le difficilissime sfide che la attendono solo ritornando ai valori costituzionali che hanno dato vita alla Repubblica.

Il Partito Repubblicano Italiano e il Partito Liberale Italiano condividono la necessità di superare i concetti di destra e sinistra del XIX secolo ed esprimono la volontà di avviare un percorso che metta al centro del quadro politico una terza forza liberaldemocratica che si riconosce nei valori della Costituzione repubblicana.
La Repubblica è un patto sociale con regole condivise, in cui interessi diversi sono in grado di convivere in una società libera e democratica, non sistematicamente conflittuale ed antagonista. Libertà personale ed economica sono al centro di questo modello, in cui il ruolo dello Stato deve essere quello di assicurare a tutti salute, sicurezza e istruzione, e di proteggere e garantire chi è più debole, senza mai sostituirsi alla libertà individuale, alla libertà d’iniziativa economica e al libero mercato.
L’istruzione, la scienza, la ricerca, sono la chiave del progresso. L’Italia deve recuperare un ruolo di guida in questi campi, recuperando l’inaccettabile ritardo accumulato negli ultimi decenni. La conoscenza è il motore fondamentale dell’innovazione dei sistemi più avanzati e solo una rivoluzione concentrata sul capitale umano potrà re-innescare la crescita.
Bisogna aumentare la libertà e l’efficienza del nostro sistema economico, riducendo le interferenze della burocrazia e resistendo alle tentazioni stataliste. Lo Stato deve accompagnare il sistema imprenditoriale nel ritorno alla normalità e alla crescita, senza tentare di sostituirlo.
Al fine di promuovere la crescita economica del Paese lo Stato favorisce lo sviluppo delle infrastrutture – con particolare attenzione ai progetti compatibili con i fondi del Next Generation EU – e le condizioni che permettano alle aziende di migliorare la propria competitività internazionale.
Una revisione del sistema fiscale volta ad omogeneizzare gli oneri su individui ed imprese rispetto ai partner europei è a questo proposito indispensabile, oltre ad essere strumento per preservare la coesione sociale.
Fondamentale, per qualsiasi rinascita del sistema Italia, è intervenire sul sistema giustizia. I tempi della giustizia sono inaccettabili, perché una giustizia che tarda per anni è giustizia negata. E occorre recuperare i valori costituzionali, troppo volte trascurati se non addirittura contestati, della presunzione di innocenza e dell’equo processo.
Europeismo ed Atlantismo fanno parte della tradizione politica di entrambi i partiti. Nel momento storico attuale si ritiene ineludibile contribuire ad una maggiore integrazione europea con l’obiettivo di rinsaldare il rapporto tra Unione Europea e Stati Uniti, partner naturali che hanno garantito pace e sviluppo dal secondo dopoguerra.
Su queste basi condivise, PRI e PLI convengono di intraprendere un percorso che possa portare a un‘unità di intenti e di azione all’interno di un’area politica terza liberaldemocratica autonoma da destra e da sinistra.

p. Partito Repubblicano Italiano: Corrado de Rinaldis Saponaro
p. Partito Liberale Italiano:
Nicola Fortuna



https://www.vocerepubblicana.it/2021...-forza-libdem/