Originariamente Scritto da
Doxa
"L’anno Sanzio”. La frase incuriosisce, fa chiedere al lettore se ha capito bene, si domanda se è un refuso del redattore (Anno Santo anziché Sanzio ?) invece la frase è corretta, è stata usata lo scorso anno dai mass media, perché il 2020 è stato dedicato a Raffaello Sanzio, nella ricorrenza del 500/esimo anniversario della sua morte, avvenuta a Roma il 6 aprile 1520. Aveva 37 anni.
Purtroppo causa Covid le celebrazioni sono avvenute in sordina.
Il giovane Raffaello Sanzio dopo il soggiorno lavorativo a Firenze si trasferì a Roma.
Tra il 1509 e il 1511 in Vaticano, nella “
Stanza della Segnatura” dipinse la “
Disputa del Sacramento” e il
"Parnaso”.
Raffaello Sanzio: “Disputa del Sacramento”, dipinto in affresco, 1509, “Stanza della Segnatura”, Musei Vaticani
Raffaello Sanzio: “Parnaso”, affresco, 1510/1511, “Stanza della Segnatura”, Musei Vaticani
Sul recto e sul verso di alcuni cartoni preparatori con i disegni per gli affreschi nella “Stanza della Segnatura” Raffaello nel 1509 scrisse cinque sonetti di soggetto amoroso con correzioni e varianti, ma ne completò soltanto tre.
Difficile è stabilire se questi sonetti furono ispirati da un sentimento provato in quel periodo per una donna o se fu un semplice cimentarsi in versi come fece anche Michelangelo in quello stesso periodo.
La seconda ipotesi è la più probabile se si tiene conto che in quel periodo era di moda scrivere versetti in stile petrarchesco; non si può quindi escludere che fosse il modo del Sanzio di mettersi alla prova anche come poeta.
Sotto ogni sonetto si trovano frasi appuntante separatamente e sono delle varianti al verso stesso.