Citazione Originariamente Scritto da Rachel Walling Visualizza Messaggio
I costumi dei lettori: vizi, abitudini e manie estive di chi ama leggere
Anche voi quando partite per le vacanze non rinunciate a concedervi un bel libro, in qualunque formato esso sia? Allora è probabile che vi sarà successo di prendere delle decisioni, piccole o grandi che siano, proprio in considerazione della vostra passione per la lettura, senza magari nemmeno rendervene conto.

Fra acquisti, accessori, rapporti con gli altri lettori, citazioni e ritagli di tempo da consacrare a un capitolo avvincente, ecco alcune abitudini estive particolarmente diffuse. E chissà che, fra le righe, non troviate uno o più identikit su misura per voi…
1. Cominciamo dallo spazio in valigia. In epoca analogica, mi portavo in Grecia una dozzina di libri (sulla mia isoletta lillipuziana non arrivano libri né giornali italiani o inglesi) e avevo la valigia che pesava una tonnellata. Adesso, la valigia pesa ancora una tonnellata... ma almeno è piena di cose inutili: abiti che non metterò mai (al mare indosso prevalentemente shorts), creme e lozioni, cosmetici e profumi, sandali e cappelli, eccetera. L'e-reader lo tengo rigorosamente in borsa per averlo a portata di mano, anche perché negli aeroporti i bagagli vengono trattati in modo ignobile da chi li prende in carico.

2. Quando sono in spiaggia, preferisco non espormi al sole. Nell'isoletta di cui sopra, una delle mie spiagge preferite è lunga circa un paio di chilometri ed è solo in piccola parte occupata da ombrelloni e lettini. Sul resto del litorale ci sono lunghe file di tamerici (piantati dagli italiani quando occuparono l'isola durante la guerra) e, quando mi appresto alla lettura, ne scelgo uno e mi sdraio nella sua ombra. Ho verificato che il sole penetra lo stesso attraverso i rami e mi abbronzo ugualmente senza scottarmi.

3. Ho molta cura del mio ebook reader e quando sono in vacanza sto bene attenta a non bagnarlo, sporcarlo di sabbia, eccetera. A parte una volta, che... e mi vergogno un po' a raccontarlo. Ero al museo archeologico di Rodi e, dopo averlo visitato, mi sono messa a leggere l'e-reader seduta su una panchina del bellissimo giardino. Poco dopo, anche mio marito ha finito la visita e mi ha raggiunto; abbiamo iniziato a parlare e, quando siamo andati via, ho dimenticato di prendere l'e-reader che avevo appoggiato sulla panchina! Me ne sono accorta al porto (stavamo per imbarcarci) e, dalla nave, ho telefonato disperata al museo: niente da fare, era sparito. Mi sono data della stupida mille volte e, da allora, ho decuplicato l'attenzione verso il mio e-reader... che, naturalmente, ho ricomprato.

4. In città leggo prevalentemente di notte, al mare anche di giorno... ma la notte è irrinunciabile (sennò non mi addormento). E non ho bisogno di puntare la sveglia per ricordarmi di leggere: quando un libro mi interessa, il tempo lo trovo sempre e comunque.

5. Segnalibri. Quando leggevo su carta, spesso me li facevo da me assemblando immagini, ritagli di giornale che mi avevano colpito, foglie e fiori secchi passati sotto la pressa per erbario, eccetera; e poi li plastificavo per non sciuparli (alcuni li ho ancora). Con l'e-reader questo problema non si pone... e posso fare pure le orecchie alle pagine (orecchie elettroniche, s'intende).

6. I libri digitali hanno di buono che puoi comprarli con un clic e averli quasi in tempo reale. Molti, però, non li compro ma li trovo in rete. Quando leggevo su carta, invece, non stavo molto a guardare i saldi in libreria: quando un libro mi interessava, andavo a comprarlo subito.

7. Vero. Ma difficilmente potrei scrivere sulla sabbia, anche perché sulla mia isoletta felice ci sono i sassi.
Comunque, le mie citazioni preferite preferisco tenerle per me, piuttosto che sfoggiarle come un abito o lasciarle alle onde.