Identità locale, identità nazionale e identità razziale

[IlWehrwolf]

Quale è a vostro avviso tra le tre identità indicate l'identità più importante da preservare e perché.

A mio avviso quella razziale in quanto è dalla mistica del Sangue e del Suolo che sorge il Volk e la Volksgemeinschaft.

"Popolo" e "Comunità di Popolo" costituiscono le basi fondanti della Heimat ossia della Patria.

[Barone Ebola]

Quale è a vostro avviso tra le tre identità indicate l'identità più importante da preservare e perché.

A mio avviso quella razziale in quanto è dalla mistica del Sangue e del Suolo che sorge il Volk e la Volksgemeinschaft.

"Popolo" e "Comunità di Popolo" costituiscono le basi fondanti della Heimat ossia della Patria.

Sono come i marxisti.
La razza per me è il punto di partenza così come la classe lo è per il marxista.

Nel pensiero di (mio nome) e nel relativo razzismo storico s'intende per sovrastruttura ogni tipo di concetto (tipicamente un'ideologia) non attinente ai rapporti razziali, i quali ultimi costituiscono la struttura, la sola reale sostanza dei rapporti tra stirpi. Fondamentale, a tal proposito, il ruolo mistificante svolto dall'ideologia, creata dalla razza egemone per meglio soggiogare le razze subalterne.

Neocolonialismo. Infatti a sinistra sono arrivati a questo, BLM.
Si tratta non più di post-marxisti intersezionalisti (da cui dovevano passare per arrivare ad oggi) ma di individui che leggono la realtà secondo una logica di identità razziale (invece che proletaria internazionalista) per cui non parlano più di borghesi contro proletari (ogni altra cosa per i marxisti sarebbe stata folle e vietata), ed hanno superato la fase intersezionalista (discriminazioni parallele) per arrivare a concentrarsi sulla dimensione razziale della lotta. White evil, white supremacism, white silence etc...
E con gli altri gruppi razziali si limitano ad adottare un atteggiamento ambivalente, specialmente gli asiatici, giallo nemico e servo dei bianchi (quando accettano di essere definiti come minoranze modello) e giallo amico in quanto colored peer.
Ovviamente non si tratta mai di vere conciliazioni ma semplicemente alcuni in alcune comunità asiatiche occidentali propongono di collaborare contro il bianco.

Come si lega questo materialismo razziale, questo puro biologismo con la spiritualità? Poiché le caratteristiche spirituali non possono che legarsi con le caratteristiche biologiche. Staccatevi dalla terra. Si smetta di parlare di heimat per un istante e si concepisce la civiltà, lo stato insomma la vita come vita delle persone, e cioè della stirpe-razza.
Date alle cose il valore che hanno, la carne e il sangue, i nostri corpi le nostre persone, la terra è terra. Tutto parte dalla carne.



Propongo comunque di abbandonare la terminologia germanico slava (domovina-heimat) per usarne una romano-italica: Terra Patria, cioè Terra dei Padri.


Il borghese è individualista si separa dalla comunità e pone il suo interesse personale al di fuori di quello del stirpe, e così diventando individuo senza comunità crea il cosmopolitismo borghese e capitalista-individualista degli illuministi liberal-borghesi ottocenteschi.

Il marxista invece di fronte alla borghesia reagisce commettendo un errore, e cioè adottando un cosmopolitismo proletario in quella che diventa una battaglia puri-razziale pluri-nazionale.
Qual'é il mio discorso?
Che Marx individua nella lotta di classe il motore della storia ed in una inconciliabilità di fondo tra le classi poiché Marx non crede nelle differenze razziali.

Io invece credo nelle differenze razziali e nell'esistenza di diverse stirpi (sono poligenista) e quindi credo nella inconciliabilità delle razze. Così come credo che chi separa il suo interesse individuale da quello della stirpe sia da estirpare.
La stirpe-razza è un insieme di famiglie dalla comune ascendenza e cioè un insieme di individui dotati di consanguineità.
Cosa si fa alla madre che tradisce la famiglia? Cosa si fa al fratello che tradisce suo fratello?

[Giò]

L'identità è, in un certo senso, a cerchi concentrici: esiste l'identità locale - con diverse gradualità e specificità -, esiste l'identità nazionale ed esiste l'identità continentale. Sono aspetti distinti, ma importanti, che vanno preservati. La razza è l'elemento biologico dell'identità locale, nazionale e continentale. N'è - in un certo senso - la base morfologica, somatica e genetica. Tuttavia, l'identità di un popolo o di più popoli è principalmente un fatto spirituale e culturale. Questo non va dimenticato. Altrimenti il rischio è quello di appiattire l'identitarismo su una dimensione esclusivamente biologica, che è certamente importante, ma non totalitaria e totalizzante.

[FRUGALE]

D'accordo con Giò, ma ferma opposizione alla modifica dell'assetto razziale attuale.

[Giò]

D'accordo con Giò, ma ferma opposizione alla modifica dell'assetto razziale attuale.

Questo è chiaro.

[Barone Ebola]

L'identità è, in un certo senso, a cerchi concentrici: esiste l'identità locale - con diverse gradualità e specificità -, esiste l'identità nazionale ed esiste l'identità continentale. Sono aspetti distinti, ma importanti, che vanno preservati. La razza è l'elemento biologico dell'identità locale, nazionale e continentale. N'è - in un certo senso - la base morfologica, somatica e genetica. Tuttavia, l'identità di un popolo o di più popoli è principalmente un fatto spirituale e culturale. Questo non va dimenticato. Altrimenti il rischio è quello di appiattire l'identitarismo su una dimensione esclusivamente biologica, che è certamente importante, ma non totalitaria e totalizzante.

La spiritualità non può essere separata dal sangue. Lo spirito italiano è frutto del sangue italiano e solo in esse può vivere. L'Italia non può vivere nei corpi dei congolesi mi pare chiaro.

[Giò]

La spiritualità non può essere separata dal sangue. Lo spirito italiano è frutto del sangue italiano e solo in esse può vivere. L'Italia non può vivere nei corpi dei congolesi mi pare chiaro.

Queste sono tesi pericolose, che rischiano di sfociare nel materialismo, subordinando un fattore spirituale (l'anima) ad un fattore materiale (il sangue). È più consono e corretto dire che il sangue può condizionare - e condiziona - lo spirito, ma questo non toglie che non lo determini. Questo non significa che un congolese possa essere o sia italiano, ovviamente.

[Avanguardia]

quella locale, in quanto più vicina alla persona che vive in un luogo

[IlWehrwolf]

L'identità è, in un certo senso, a cerchi concentrici: esiste l'identità locale - con diverse gradualità e specificità -, esiste l'identità nazionale ed esiste l'identità continentale. Sono aspetti distinti, ma importanti, che vanno preservati. La razza è l'elemento biologico dell'identità locale, nazionale e continentale. N'è - in un certo senso - la base morfologica, somatica e genetica. Tuttavia, l'identità di un popolo o di più popoli è principalmente un fatto spirituale e culturale. Questo non va dimenticato. Altrimenti il rischio è quello di appiattire l'identitarismo su una dimensione esclusivamente biologica, che è certamente importante, ma non totalitaria e totalizzante.

Concordo al 90%.
Sangue e Spirito devono andare assieme.
E nella difesa della nostra identità etno-razziale è importante difendere anche la dimensione o identità spirituale e religiosa.

[IlWehrwolf]

Queste sono tesi pericolose, che rischiano di sfociare nel materialismo, subordinando un fattore spirituale (l'anima) ad un fattore materiale (il sangue). È più consono e corretto dire che il sangue può condizionare - e condiziona - lo spirito, ma questo non toglie che non lo determini. Questo non significa che un congolese possa essere o sia italiano, ovviamente.

E' corretto dire che la spiritualità non può essere separata dal sangue.
Noi siamo anima e corpo.
Sangue e Spirito determinano il nostro essere e il nostro agire.