dal IlGiornale.it - Le ultime notizie, attualità, politica, economia, meteo di domenica 03 ottobre 2010, ore 09:25

Fini dà fiducia al gover*no a giorni alterni.
O me*glio, la vota in Parlamento, ma poi la smentisce nei fat*ti e nelle parole quotidia*ne.
La politica dell’elastico del nascente Fli continua senza sosta: sì alla riforma della giustizia ma no a rifor*me non condivise coi giu*dici (cioè no alla riforma);
sì al federalismo, ma basta con l’assecondare le richie*ste della Lega (cioè no al programma elettorale) e via dicendo.

L’affidabilità della presunta terza gam*ba della maggioranza an*c*he ieri si è dimostrata ine*sistente. E nulla lascia in*tendere che le co*se potrebbero cambiare nelle prossime setti*mane.
Intanto l’assalto conti*nua.
Giornali, tv e opinionisti si stanno scatenan*do contro la scar*sa moralità di Berlusconi per una barzelletta con finale blasfemo pro*nun*ciata in privato e carpi*ta da una telecamera man*data da chissà chi.
Però, in queste ore, nessuno dei si*gnori sopracitati si scanda*lizza del documento recu*pera*to a Santa Lucia e pub*blicato ieri anche da Il Gior*nale .
È, in sostanza, la pro*va regina che la casa di Montecarlo è di proprietà di Giancarlo Tulliani.

Quel*la che Fini aveva detto: se esiste mi dimetto.
Ovviamente nessuno aveva creduto a quella pro*messa.
Comunque non noi.
Basta ripercorrere la sua storia politica per capi*re*che Fini è uomo non affi*dabile.
Che lui quindi scap*pi anche dalle sue parole è normale, così come non ci stupisce che i suoi puntino il dito sul modo con il qua*le quel documento è stato recuperato invece che af*frontarne il contenuto.
Quello che svela l’ipocri*sia dilagante dei politici e dei mezzi di informazione democratici è che nessu*no, dico nessuno, chieda a Fini: bene, adesso dimetti*ti.
No, lo scandalo non è la bugia (a questo punto dop*pia), la mancanza di paro*la della terza carica dello Stato: il problema etico del Paese è la barzelletta del presidente del Consiglio.
E dire che le vere barzel*le*tte sono quelle racconta*te da Fini, mentre le patac*c*he non sono quelle che ar*rivano da Santa Lucia sul*la casa di Montecarlo.

Fa ri*dere infatti la fiducia stru*mentale data in Parlamento nei giorni scorsi al governo.
È comi*co, alla luce dei fatti, il videomes*saggio trasmes*so sabato scorso dal presidente della Camera.
So*no entrambi dei falsi costruiti a ta*v*olino per guada*gnare tempo rispetto al progetto di abbattere, alle*ati neppure tanto occulti dei magistrati politicizza*ti, questa maggioranza e Silvio Berlusconi in perso*na.
Il quale, anche ieri, ha ridetto di voler provare ad andare avanti con questi alleati «fino a prova contra*ria ».

Già, ma quante prove devono ancora arrivare prima di imboccare altre strade? Forse già stasera ne sapremo di più.
Berlu*sconi torna infatti in piaz*za, a Milano, dove chiude la festa nazionale del Pdl.
L’ultima volta fu quella del*la statuetta in faccia.
Nel frattempo il partito del*l’odio ha fatto passi in avanti e arruolato nuovi so*ci: allora Fini, Bocchino, Granata stavano ancora sottocoperta a tramare.
Oggi pomeriggio si terran*no alla larga.
E non è un male per nessuno.

di A. Sallusti

saluti