Tra il 600 e i primi del 900 era pratica comune il salotto letterario.
Nella tradizione culturale occidentale era una forma organizzativa del lavoro intellettuale con una tradizione che ha origine nel mondo classico, in Grecia e a Roma, era in uso riunirsi per confrontarsi e discutere di arte, letteratura, politica. Si comincia con i simposi greci, poi si passa per la Roma imperiale fino ad arrivare al culmine dell’attività dei salotti letterari del Seicento e Settecento, in particolare in Francia (soprattutto quelli illuministi); questa consuetudine arriva anche in Italia. Un importante contributo in Italia venne dato da Pietro Verri che fondò l'Accademia dei Pugni (in quella che oggi è Via Monte Napoleone) che tra gli ospiti contava nomi come quello di Alessandro Manzoni.
Sarebbe bello se ci fossero anche oggi (qualcosa esiste ma sono pochi) dei luoghi di incontro, una sorta di salotto appunto, dove poter “rivivere” l’esperienza dei salotti letterari antichi.
Esistono molti gruppi di lettura, soprattutto virtuali, dove si sceglie un libro e lo si commenta tutti insieme dopo averlo letto, ma, a mio avviso, non hanno la stessa magia di un salotto letterario.
… io sono nata in un’epoca sbagliata… ne sono certa.