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  1. #11
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    Predefinito Rif: Umbria Sanità Inchiesta si allarga ad altri settori pubblici

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    E come molti commentatori da tempo ritenevano inevitabile lo scandalo di sanitopoli a quasi sei mesi dal suo inizio ha fatto il "salto di qualità" coinvolgendo finalmente i vertici politici dei quali molti sospettavano fin dall'inizio arrivando alla ex presidente della regione umbria Maria Rita Lorenzetti (del Partito democratico)

    Inchiesta sanità: indagata pure la Lorenzetti
    Ancora prima della Lorenzetti va detto che la magistratura ha rinviato a giudizio per una parallela storiaccia di peculato il vicepresidente del consiglio regionale Brega (ovviamente del Partito Democratico) nell’ambito dell’indagine che ha visto il direttore di Confcommercio, Leandro Porcacchia, arrestato per estorsione.

    http://www.umbrialeft.it/notizie/ter...na-nella-norma

    Il Pd insomma riscopre il garantismo “difende Brega e nega l’esistenza di qualsiasi “questione morale”, e si dichiara “orgoglioso delle nostre amministrazioni”.
    Ultima modifica di C@scista; 28-06-11 alle 14:10

  2. #12
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    Predefinito Rif: Umbria Sanità Inchiesta si allarga ad altri settori pubblici

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    Ancora prima della Lorenzetti va detto che la magistratura ha rinviato a giudizio per una parallela storiaccia di peculato il vicepresidente del consiglio regionale Brega (ovviamente del Partito Democratico) nell’ambito dell’indagine che ha visto il direttore di Confcommercio, Leandro Porcacchia, arrestato per estorsione.

    Terni/ Avviso a Brega per peculato.Avv.Difesa: gestione valentiniana nella norma | umbrialeft.it

    Il Pd insomma riscopre il garantismo “difende Brega e nega l’esistenza di qualsiasi “questione morale”, e si dichiara “orgoglioso delle nostre amministrazioni”.
    Bellissima poi la dichiarazione del vicepresidente del consiglio regionale Eros Brega fatta due giorni fa in una riunione del direttivo del PD umbro in cui ha dichiarato che va bene la questione morale tanto invocata dal suo partito a livello nazionale ma lui non si dimette per scrupolo di coscienza.
    "qualora mi rendessi conto che non riesco in tempi brevi (la fine dell'anno) a dimostrare la mia estraneità ai fatti, allora farò un passo indietro io. Ma fino ad allora voglio portare avanti il mio progetto, consapevole della mia innocenza".
    Tra parentesi Il peculato è un reato tipico di un PUBBLICO UFFICIALE O INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO, che distrae somme, di cui è in possesso in ragione del suo ufficio, se ne appropria, non è un reato di poco conto, la carica che egli ricopre è una carica di responsabilità e rilievo, evidentemente per il pd garantisti con i propri e non con gli altri, per tutti i chiedono i passi indietro, ma tantè.
    Ultima modifica di C@scista; 29-06-11 alle 14:22

  3. #13
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    Predefinito Rif: Umbria Sanità Inchiesta si allarga ad altri settori pubblici

    Accanto a questa storia che coinvolge pesantemente i vertici istituzionali della regione con l'ex presidente della regione umbria Maria rita lorenzetti e il vicepresidente del consiglio regionale Brega ieri è stato il turno dell'attuale presidentessa della regione Marini tirata in ballo da altre e diverse accuse di corruzione legate ad un altra vicenda nazionale.
    http://www.dagospia.com/rubrica-3/po...33.htm#Scene_1
    C’è infatti anche il nome di Catiuscia Marini, presidentessa piddina della Giunta regionale dell’Umbria, nei «pizzini» trovati negli uffici di Viscardo Paganelli, il proprietario della linea aerea «Rotkopf aviation» arrestato qualche giorno fa insieme a Franco Pronzato, consigliere d’amministrazione Enac ed ex responsabile del trasporto aereo per il Pd, per una storia di mazzette che rischia di travolgere il partito di Bersani in Liguria, in Umbria e nel Lazio. In questi «pizzini», l’ultimo riferimento alla Marini vedrebbe accostata una cifra di 20mila euro collegata presumibilmente alla sponsorizzazione di Umbria Jazz. Questi documenti rappresenterebbero, nell’ottica della Procura, il «libro mastro» dei versamenti elargiti dall’uomo d’affari a politici e amministratori per un ammontare complessivo di circa 200mila euro. Ma a che titolo sarebbero stati corrisposti questi finanziamenti?
    Gli investigatori sono al lavoro proprio su questo nuovo filone, che potrebbe portare a sviluppi rapidi e clamorosi, soprattutto alla luce di un’ammissione di uno dei principali protagonisti dell’inchiesta.
    Ultima modifica di C@scista; 03-07-11 alle 16:49

  4. #14
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    Predefinito Rif: Umbria Sanità Inchiesta si allarga ad altri settori pubblici

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    Accanto a questa storia che coinvolge pesantemente i vertici istituzionali della regione con l'ex presidente della regione umbria Maria rita lorenzetti e il vicepresidente del consiglio regionale Brega ieri è stato il turno dell'attuale presidentessa della regione Marini tirata in ballo da altre e diverse accuse di corruzione legate ad un altra vicenda nazionale.
    1- TANGENTI ROSSE PER IL PARTITO DEMOCRATICO, VOLI DI LUSSO GRATIS PER IL MAGO DALEMIX 2- IL PRESIDENTE DEL COPASIR - NEL TIMORE DELLO SCANDALO - SI SCAPICOLLA A RIVELARE DI AVER VIAGGIATO SENZA PAGARE 5 VOLTE SUI JET DELLA SOCIETÀ CHE VERSAVA BUSTAR
    C’è infatti anche il nome di Catiuscia Marini, presidentessa piddina della Giunta regionale dell’Umbria, nei «pizzini» trovati negli uffici di Viscardo Paganelli, il proprietario della linea aerea «Rotkopf aviation» arrestato qualche giorno fa insieme a Franco Pronzato, consigliere d’amministrazione Enac ed ex responsabile del trasporto aereo per il Pd, per una storia di mazzette che rischia di travolgere il partito di Bersani in Liguria, in Umbria e nel Lazio. In questi «pizzini», l’ultimo riferimento alla Marini vedrebbe accostata una cifra di 20mila euro collegata presumibilmente alla sponsorizzazione di Umbria Jazz. Questi documenti rappresenterebbero, nell’ottica della Procura, il «libro mastro» dei versamenti elargiti dall’uomo d’affari a politici e amministratori per un ammontare complessivo di circa 200mila euro. Ma a che titolo sarebbero stati corrisposti questi finanziamenti?
    Gli investigatori sono al lavoro proprio su questo nuovo filone, che potrebbe portare a sviluppi rapidi e clamorosi, soprattutto alla luce di un’ammissione di uno dei principali protagonisti dell’inchiesta.
    La Presidente della regione Umbria catiuscia Marini ha riunito oggi il consiglio regionale per farsi dichiarare innocente da tutti i consiglieri della sua maggioranza e i gruppi del centrosinistra invitano la Marini a proseguire la sua azione di governo. Alla magistratura, verso la quale esprimono ''completa fiducia'', il centrosinistra di Palazzo Cesaroni chiede di ''fare rapidamente luce'' su una vicenda ''in cui la Marini appare vittima di una vera e propria operazione mediatica''
    Caso Enac - Locchi (Pd): "Marini vittima di un'operazione mediatica" | umbrialeft.it
    Curioso l'ultilizzo della stessa terminologia berlusconianahefico:
    Ultima modifica di C@scista; 05-07-11 alle 14:01

  5. #15
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    Predefinito Rif: Nuovo caso di corruzione nella sanità

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    E' scoppiato un nuovo scandalo sulla sanità con 10 indagati sull’Asl 3 che ha come suo centro Foligno. Città questa che per 10 anni ha espresso il Governatore della nostra regione: Maria Rita Lorenzetti. Nel mirino degli inquirenti è finita, guarda caso, l’ex manager di riferimento, ai tempi della regione, del Governatore: Sandra Santoni , che finita l’esperienza a Palazzo Donini, non è tornata al Comune di Foligno - della quale è dipendente - ma ha avuto un importante incarico come “portavoce-segreteria-relazioni esterne” dell’attuale direttore dell’Asl 3, Gigliola Rosignoli. Una nomina che è entrata nel filone di inchiesta e che sembra essere la chiave di un nuovo fascicolo della magistratura: quella delle assunzioni “politiche” in sanità e negli altri altri o società partecipate.
    L’inchiesta sull’Asl 3 è partita due anni fa. Il tutto per uno strano rapporto tra un dipendente - legato anche questo al mondo politico del centrosinistra - che lavorava per un’azienda di servizi con rapporti con l’Asl 3, è un imprenditore meridionale di origine ma folignate di adozione. Tra i due si ipotizza un sodalizio per delle commesse che avrebbe portato gli inquirenti ad ipotizzare comportamenti illeciti e gravi. Da qui poi si è sviluppata l’indagine al sistema politico che regola la sanità su assunzioni, forniture e fornitori, concorsi pubblici. Attualmente sono 10 gli indagati per una serie di reati che vanno dal peculato, alla turbativa d’asta fino all’ipotesi di estorsione.E come molti commentatori da tempo ritenevano inevitabile lo scandalo di sanitopoli a quasi sei mesi dal suo inizio ha fatto il "salto di qualità" coinvolgendo finalmente i vertici politici dei quali molti sospettavano fin dall'inizio arrivando alla ex presidente della regione umbria Maria Rita Lorenzetti (del Partito democratico)
    Le indagini del pubblico ministero relative a sanitopoli sono state chiuse ieri e a questo punto si ttendono i rinvii a giudizio pewr tutti gli indagati. Nel frattempo la giunta regionale che finora aveva preferito far finta di niente e continuare a lasciare al suo posto il direttore dell’Asl 3, Gigliola Rosignoli sta per rimuoverla dall'incarico .
    Ultima modifica di C@scista; 11-09-11 alle 23:02

  6. #16
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    Predefinito Rif: Nuovo caso di corruzione nella sanità

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    Le indagini del pubblico ministero relative a sanitopoli sono state chiuse ieri e a questo punto si ttendono i rinvii a giudizio pewr tutti gli indagati. Nel frattempo la giunta regionale che finora aveva preferito far finta di niente e continuare a lasciare al suo posto il direttore dell’Asl 3, Gigliola Rosignoli sta per rimuoverla dall'incarico .
    Il 20 settembre scorso La giunta regionale messa alle strette ha quindi deciso di trasferire (con molto ritardo) a Perugia la Rosignoli, dirigente massimo dell'Asl3 di Foligno finita nella bufera di Sanitopoli (e sospettata dalla magistratura di aver agito per conto della ex Presidente della Regione Mariarita Lorenzetti) . Il Presidente Marini ha utilizzato gli strumenti che aveva di fronte ad un contratto blindato della dirigente che, senza tanti giri di parole, sarebbe ricorsa alla magistratura in caso di una bocciatura più forte. Infatti, la Rosignoli lavorerà all'assessorato, dovrà occuparsi di tematiche da dirigenti (riorganizzazione) e resta nell'ambito sanitario. Difficile trovare una scorciatoia per contestare la nuova destinazione, legalmente parlando. La gabbia elaborata dalla Regione, per quanto dorata, ma pur sempre una gabbia, tiene lontano il dirigente dall'Asl 3 di Foligno che può ora iniziare una nuova stagione nel bene e nel male.

  7. #17
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    Predefinito Re: Rif: Nuovo caso di corruzione nella sanità

    A distanza di un anno dall'inizio dello scandalo sanitopoli sono arrivati oggi i primi rinvii a giudizio a cominciare dal piu clamoroso: quello della ex presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti.

    PERUGIA - Le richieste di rinvio a giudizio per la maxi inchiesta sulla sanità umbra sono state 12, il 24 novembre ci sarà l’udienza preliminare davanti al Gup Carla Giangamboni. Il giudice dell’udienza preliminare deve valutare ora il nuovo pezzo dell’inchiesta, quello relativo, cioè, a due delibere e atti con le quali l’esecutivo all’epoca sancì l’assunzione di personale nelle aziende ospedaliere e nelle Asl.
    I reati contestati sono falso ideologico, abuso d’ufficio e falsità materiale.
    I nomi. Sarebbero 12 i nomi su cui penderebbe il rinvio a giudizio, la stessa dozzina indagata prima e avvisata poi della conclusione delle indagini. Insieme alla ex presidente della regione Lazio Maria Rita Lorenzetti e Sandra Santoni ci sono Franco Roberto Maurizio Biti, Francesco Ciurnella, Giuliano Camparozzi, Luca Conti, Paolo di Loreto, Carlo Liviantoni, Ivana Ranocchia, Giancarlo Rellini, Maurizio Rosi, Maria Gigliola Rosignoli.

    Sanitopoli: 12 richieste di rinvio a giudizio. Udienza preliminare a novembre | umbrialeft.it

    Sanitopoli: 12 richieste di rinvio a giudizio. Udienza preliminare a novembre | umbrialeft.it
    Ultima modifica di C@scista; 18-07-12 alle 15:57

  8. #18
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    Predefinito Re: Rif: Nuovo caso di corruzione nella sanità

    Quattro filoni I sostituti Sergio Sottani e Mario Formisano insieme al procuratore Giacomo Fumu hanno diviso questo primo approdo di mesi di lavoro per filoni e ne hanno chiusi quattro: la delibera della Regione Umbria con cancellature e aggiunte a penna per alcune assunzioni nella Asl 3 tra cui l’assunzione di Sandra Santoni, le assunzioni «assicurate»in Webred, la distruzione di atti relativi ad una operazione chirurgica che determinò la perdita di un rene per un paziente, le telefonate di Sandra Santoni con l’utenza di lavoro e la poco chiara assunzione di David Alpaca.
    La delibera incriminata A finire indagati per la delibera della Regione Umbria sono in 12: Maria Rita Lorenzetti, Carlo Liviantoni, Maurizio Rosi, Sandra Santoni, Gigliola Rosignoli, Luca Conti, Paolo Di Loreto. Ognuno di loro ha avuto un ruolo nell’approvazione di quella delibera per cui secondo i pm, alcuni degli indagati avrebbero «attestato falsamente l’esistenza di presupposti giuridici per l’approvazione della delibera n. 46 del 19.01.2009 da parte della Giunta Regionale dell’Umbria avente come oggetto l’autorizzazione alle aziende sanitarie e ospedaliere ad assumere personale». Altri avrebbero invece «indotto la giunta regionale ad approvare una delibera […] benché tale provvedimento risultasse mancante dei suoi contenuti essenziali. Infatti, al momento dell’adozione di tale delibera, richiesta dall’assessore Maurizio Rosi con urgenza il 16 settembre 2009 l’attività istruttoria non era ancora terminata[…] Il contenuto dispositivo dell’atto quindi veniva formato in epoca successiva e verosimilmente dopo il 2 marzo 2010». A tutti loro viene contestata la falsità ideologica in concorso.In cui finisce anche la promozione di Santoni Anche l’assunzione di Sandra Santoni finisce in questo fìlone d’inchiesta e per i pm , che a Lorenzetti, Rosignoli, Santoni e Rellini contestano l’abuso d’ufficio e la falsità materiale, avrebbero «alterato l’atto di richiesta di autorizzazione all’assunzione di personale predisposto dalla Asl 3 modificando il numero dei dirigenti del ruolo amministrativo, portando la richiesta da tre a quattro mediante una correzione a penna operata da Rellini Giancarlo, su indicazione dell’assessore Maurizio Rosi, a sua volta sollecitato da Gigliola Rosignoli e da Santoni Sandra, questa ultima risultava la diretta beneficiaria della correzione, atteso che presso la l’aumento di posti da dirigente era finalizzato a consentire la sua assunzione con tale qualifica presso la Asl».
    Le assunzioni già decise di Webred Per le assunzioni in Webred, che secondo la procura di Perugia, in alcuni casi sono state pilotate, sono indagate sette persone tra cui il neo assessore all’Economia, nonché ex assessore alla Sanità dell’attuale giunta, e al Bilancio nel mandato Lorenzetti, Vincenzo Riommi. Figurano poi indagati l’allora presidente della Valle Umbra Servizi e attuale consigliere regionale in quota Pd Luca Barberini, Gigliola Rosignoli e altre persone che secondo le carte dell’accusa avrebbero cambiato voti di alcuni candidati per permettere loro di passare le selezioni. Le assunzioni incriminate sono sette, «tali persone – si legge tra l’altro nell’avviso di conclusione delle indagini – partecipavano alla procedura di selezione per la Asl3 da adibire al servizio di front office, presso i punti Cup, l’esito di tale selezione era già stato predeterminato in quanto Riommi Vincenzo aveva assicurato i predetti candidati in ordine al superamento della prova selettiva». Agli indagati, a vario titolo, vengono contestati i reati di falsità ideologica, falsità materiale e abuso d’ufficio.
    La concussione per l’assunzione di Alpaca e le chiamate della Santoni A Sandra Santoni viene anche contestato il peculato perché «in qualità di capo di gabinetto del presidente della Regione Umbria avendo per ragioni del suo ufficio il possesso di un telefono cellulare nonché dell’utenza fissa dell’ufficio se ne approfittava utilizzandole per effettuare conversazioni estranee a quelle istituzionali». David Alpaca, l’attivista del Pd da cui partì tutta l’inchiesta, perché minacciava telefonicamente di raccontare «tutto» mentre i carabinieri del Roni di Perugia lo intercettavano per un’altra storia, è accusato invece di estorsione. Scrivono infatti i pm, che Alpaca «mediante minaccia consistita nell’effettuare alcune telefonate, paventando di rivelare alcune irregolarità commesse da alcuni esponenti politici agli organi di stampa, costringeva Santoni Sandra e D’Ingecco Gianluca ad attivarsi fattivamente per trovargli un posto di lavoro[…] in particolare faceva presente di essere a conoscenza del fatto che diverse persone erano state assunte in amministrazioni pubbliche senza concorso in quanto legate da vincoli di parentela con alcuni amministratori o perché politicamente vicino agli stessi ed in grado di procurare dei voti». Per questa assunzione, Santoni Rosignoli e D’Ingecco sono accusati di concussione, «perché abusando della propria qualità costringevano il legale rappresentante della So.Ge.Si. ad assumere, senza alcuna esigenza imprenditoriale, David Alpaca.[…] Considerato che la richiesta arrivava da Gigliola Rosignoli, direttore della Asl 3 e dell’Azienda Umbra Sanità, e quindi responsabile delle procedure di aggiudicazione degli appalti di fornitura per il sistema sanitario dell’intera regione, la So.Ge.Si, era indotta a procedere a tale assunzione».
    La soppressione della parte compromettente della cartella clinica In uno dei quattro avvisi di conclusioni delle indagini c’è una storia che implica Gigliola Rosignoli e l’urologo Silvestro Parziani, accusati di soppressione di atto pubblico. Secondo l’accusa, i due avrebbero «eliminato dalla cartella clinica di […] un atto, parte del verbale dell’operazione chirurgica in cui si attestava la somministrazione di liquido di contrasto e che avrebbe consentito di chiarire le cause del grave episodio di ipotensione verificatosi nel corso dell’intervento. A seguito di tale intervento, […] allergico alle sostanze contenute nel liquido di contrasto iniettato veniva operato in altra struttura perdendo la funzionalità del rene». Nello stesso filone sono finiti due episodi di presunto abuso d’ufficio in cui Gigliola Rosignoli procurerebbe a Maria Rita Lorenzetti e a Luca Barberini due visite specialistiche saltando tutto il normale iter.
    Ultima modifica di C@scista; 18-07-12 alle 15:51

  9. #19
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    Predefinito Re: Rinviata a giudizio la ex Presidente PD della regione Umbria per la sanitopoli um

    --mi indispettiscono due ricorrenti lacune:
    1- si enfatizza il nominativo e funzioni dell'indagato ma mai si dà notizia del querelante
    2- non si dà notizia se l'apertura dell'indagine è un "moto proprio " della Magistratura inquirente ( che significa che si origliano sempre Tutti coloro che hanno incarichi pubblici- in tal caso Napolitano fa bene a battere i pugni presso la Corte C.) oppure la magistratura è stata attivata da denuncie circostanziate.
    GLF

  10. #20
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    Predefinito Re: Rinviata a giudizio la ex Presidente PD della regione Umbria per la sanitopoli um

    Citazione Originariamente Scritto da joseph Visualizza Messaggio
    --mi indispettiscono due ricorrenti lacune:
    1- si enfatizza il nominativo e funzioni dell'indagato ma mai si dà notizia del querelante
    2- non si dà notizia se l'apertura dell'indagine è un "moto proprio " della Magistratura inquirente ( che significa che si origliano sempre Tutti coloro che hanno incarichi pubblici- in tal caso Napolitano fa bene a battere i pugni presso la Corte C.) oppure la magistratura è stata attivata da denuncie circostanziate.
    Sei curioso di sapere come è cominciata l'inchiesta sulla sanitopoli umbra nel 2011?Ti accontento subito riportandoti un articolo di Panorama del 2011

    PANORAMA SVELA I RETROSCENA DELLA “SANITOPOLI UMBRA” (Guarda il video) | Terni Magazine


    La storia diventa intrigante quando entra in scena un militante del Pd, il 27enne David Alpaca, indagato per tentata estorsione e turbativa d’asta insieme con un amico imprenditore. Le intercettazioni sembrano scritte da uno sceneggiatore. Il giovanotto è in contatto con i dirigenti del Pd locale e si preoccupa di rastrellare nuovi iscritti in vista delle primarie. In cambio di questo lavoro Alpaca accampa pretese. Per esempio afferma che bisogna dire al sindaco di Foligno che «deve sistemare chi ha fatto anche 100 tessere». I carabinieri del nucleo investigativo di Perugia trascrivono le sue parole: «Adesso ci sono le regionali bimbi miei, lì non si fanno scherzi, io non posso fare nomi, ma c’è qualcuno che ha cacciato 2 mila euro e non c’entrava nulla con la politica».
    Gli investigatori annotano i vizi del ragazzo: gioca con le macchinette nei bar e «conta i soldi in tasca per la droga». Diventa una mina vagante per il Pd umbro. Prima chiede lavoro per un amico, poi per se stesso. E inizia a minacciare: «In particolare faceva presente in più occasioni di essere a conoscenza che diverse persone erano state assunte in amministrazioni pubbliche senza concorso, in quanto legate da vincoli di parentela con alcuni amministratori o perché vicini politicamente agli stessi e in grado di procurare voti» scrivono gli inquirenti. Promette al telefono di rivelare la cosa «agli organi di stampa»: «Prima di picchiarli li mando in galera» sbotta. Risultato: il capo di gabinetto della giunta regionale Santoni e il direttore della Asl 3 Rosignoli si attivano per procurare ad Alpaca un impiego alla Sogesi (1.400 euro al mese per sterilizzare i ferri chirurgici), una società di servizi per la sanità. Un favore che la Sogesi non può rifiutare visto che, annotano i magistrati, «la richiesta proveniva dal direttore della Asl 3» e la società «gestiva diversi appalti per le aziende sanitarie e ospedaliere della Regione Umbria».
    Le minacce di Alpaca (che riceve oltre al posto di lavoro anche una testa di cane mozzata in giardino) incuriosiscono i pm che iniziano a scavare. Alpaca, accusato di estorsione, in procura, però, perde la loquacità e non collabora. Sottani e Formisano individuano ugualmente una pista e si concentrano sulla Webred servizi, società pubblica di proprietà della regione, dove sarebbero state pilotate diverse assunzioni. Negli atti è citata la vicenda di I. M., raccomandata da B.. Nel suo caso una manina «provvedeva a correggere il voto riportato dalla candidata in una delle prove orali, consentendo così il superamento della prova selettiva» sostiene l’accusa. Lo stesso escamotage sarebbe stato adottato per almeno altre cinque persone segnalate da Riommi. E visto che un buon posto di lavoro in Umbria non si nega a nessuno, anche Santoni, terminata l’avventura a fianco del presidente Lorenzetti, si adopera per non tornare a fare l’impiegata al Comune di Foligno e in un’intercettazione spiega a Rosignoli che se «la fa andare là con 1.500 euro al mese poi non sa cosa mangiare». La giunta guidata da Lorenzetti (indagata per abuso d’ufficio) si mette una mano sul cuore e il 5 ottobre 2009 delibera la sua assunzione come dirigente della Asl 3. Per raggiungere l’obiettivo, ecco spuntare un’altra manina: questa volta viene alterato «l’atto di richiesta di autorizzazione di assunzione del personale»: l’efficiente Soccorso rosso modifica il numero di dirigenti, portandolo da tre a quattro «mediante una correzione a penna». Il posto in più è di Santoni.
    Che per i pm queste non siano eccezioni, ma spie di un sistema emerge da un altro capo d’imputazione: Liviantoni, Rosi e altri sono accusati di falsità ideologica per avere indotto la giunta regionale ad approvare la delibera numero 46 del gennaio 2009 relativa alla «autorizzazione alle aziende sanitarie locali e ospedaliere ad assumere personale» nonostante «tale provvedimento risultasse mancante dei suoi contenuti essenziali». Insomma la festa in Umbria doveva avere più invitati possibile. Per i magistrati gli amministratori del Pd hanno gestito la sanità pubblica come una «cosa loro» e per dimostrarlo citano anche episodi minori, come le visite specialistiche ottenute da Lorenzetti e Barberini presso la Asl 3 «violando il corretto iter amministrativo e burocratico», quello cioè che ogni cittadino deve seguire….
    Sanitopoli dalle assunzioni si sta estendendo agli appalti pubblici. Un filone che potrebbe dare materia per un nuovo paragrafo sulle disavventure del Pd…

 

 
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