
Originariamente Scritto da
C@scista
Pare che la prossima settimana (forse lunedi 10 novembre) finalmente si arriverà alla sentenza del processo sullo scandalo di sanitopoli
I pubblici ministeri Casucci e Formisano in requisitoria hanno fatto riferimento alla delibera regionale Le delibere regionali al centro del processo sanitopoli, per i pm sarebbero infatti illegittime perché alcune richieste delle Aziende sanitarie sarebbero pervenute agli Uffici Regionali solo dopo la delibera stessa, da qui la considerazione che l’allora assessore alla sanità Maurizio Rosi, avanzasse proposte false alla giunta stessa . . Per la difesa invece, «si limita a prevedere per la copertura dei posti delle varie aziende sanitarie la preventiva autorizzazione regionale, senza stabilire particolari iter procedurali (termini, formalità ecc.)
La tesi della difesa è discutibile visto che il 30 dicembre 2009 la dirigente Sandra Santoni chiamò l’ assessore Rosi dicendogli che «il dirigente dovrebbe fare la lettera per gli amministrativi della Asl 3 che mi riguarda, perché uno di quelli, se le cose vanno male, dovrei essere io , e quindi non fa lo stitico, voglio dì, io non ho chiesto mai niente per me ma sennò capito io ho fatto il trasferimento dal Comune di Foligno alla Asl 3, perché non voglio ritornà in Comune dopo 15 anni… no?». Rosi interrogato in aula spiegò quella telefonata dicendo: «Una volta mi ha chiamato perché aveva il problema di quello che fare dopo, basta leggere le intercettazioni. Ma della Santoni a me non ha parlato nessuno». Per Rosi, Santoni, «sicuramente sarà stata preoccupata della sua posizione, una che fa il capo gabinetto della giunta regionale, sarà stata preoccupata del suo futuro lavorativo» e il fatto di «non fare lo stitico nelle autorizzazioni era rivolto penso non solo alla sua posizione». Rosi disse in aula di non aver ricevuto pressioni per il posto della Santoni, ma FOrmisano gli contesto che : «davanti al pm nel maggio 2011 lei ha detto quanto segue: a verbale c’è scritto “è probabile che abbia ricevuto pressioni per agevolare l’assunzione di Sandra Santoni, ma tengo a precisare che io non avevo alcuna possibilità di intervenire sul concorso che veniva perfezionata dal direttore della Asl».
Il direttore di quella Asl è Gigliola Rosignoli, a processo insieme agli altri, che in un’altra chiamata a Sandra Santoni, finita nell’indagine ma esclusa dagli atti del processo disse: «Tranquilla il posto me l’ha dato, però per esempio per il posto devo fare un concorso a parte». E ancora: «Devi fare solo un concorso, in attesa io posso affidà un quindici septies, capito? ».