Titolone: Lega Nord e bilancio 2020: rischio 'cessazione' per partito Bossi
03 luglio 2021 - 13.03
“Ma fonti di via Bellerio negano: nessuna chiusura, vecchio partito continuerà a presentarsi al voto. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione". "Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il movimento politico Lega Nord per l'indipendenza della Padania cessi di operare come un entità in funzionamento", si legge ancora nel testo dei revisori.”
Ah beh, per forza che negano, han sempre negato tutto quel che avrebbero fatto il giorno dopo, da almeno trent’anni: poi questa è bella “continuerà a presentarsi al voto” ma... veramente (?) andove?
Purtroppo il “bilancio” è scritto un po’ di corsa e diventa difficile ragionarci su, ma possiamo fare una tabella con le cifre che ti dicon loro...
(A) attuale Bilancio League Nord:
126.424 ecü il danaro liquido vario
492.703 ecü i conti correnti nelle varie banche
824.699 ecü donazioni ed elemosine varie
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1.443.826 ecü in TOTALE attivo
cioè 3 milliardi in Lire
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18.837.976 ecü il passivo
che sono i soldi dei 49 millioni famosi, però non si capisce se questi 18 millioni son quelli già restituiti oppure da restituire, boh, ma nel passivo comunque non vedo più i 250 dipendenti belleriani a sbafo.
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(B) attuale Bilancio Lega de Salvini:
1.603.871 ecü i denari liquidi vari
1.674.925 ecü i conti correnti nelle varie banche
5.700.000 ecü donazioni ed elemosine varie
0.646.463 ecü il famoso 2x mille
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9.625.259 ecü in TOTALE attivo
cioè oltre 19 milliardi in Lire
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275.500 ecü il passivo
che sono i sei dipendenti belleriani sopravvissuti a 45.916 ecü cadauno, cioè quattro millioni di dollari al mese più la tredicesima.
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9.349.759 ecü in TOTALE
sempre attorno ai 19 milliardi, mi cambia poco.
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a questa cifra bisogna aggiuntare però un sacco di soldi altri: cioè 55.000 ecü per ciascun senatore, più i dipendenti del Senato che pure paghiamo, oltre a 53.000 ecü per ciascun deputato, più i dipendenti della Camera che pure paghiamo.
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a parte, cioè all’incirca 20.000 ecü cadauni, ci sono le entrate personali dei parlamentari tagliani ed europei, coi loro dipendenti, ma con questi ci andrebbero anche i consiglieri regionali, perchè non è che lavorino come capita ogni giorno ad un Sindaco o un Vicesindaco d’un qualsiasi disgraziato Comune.
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Fa venire in mente Totò, che dice all’italomericano “ti vuoi accattare un bel bisniss?” davanti alla fontana di Trevi.
https://www.adnkronos.com/lega-nord-...mvLpaP20QLv7J5
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Perfettamente d’accordo con la tua analisi . Che piaccia o meno la Lega e’ diventata insieme a fratelli d’italia il riferimento del blocco sociale che non accetta la cessione totale della sovranita’ nazionale. Anche io auspico che il federalismo torni ad essere un cavallo di battaglia della Lega. Bene l’idea di parlare a tutti gli italiani per diventare forza di governo credibile ma meglio concentrarsi sul buon governo della Lega nelle regioni del nord piuttosto che snaturarsi presentandosi anche al sud . L’alleanza con Fratelli d’italia potrebbe essere un buon compromesso con un partito che e’ piu rappresentativo del centro sud.
fa parte della natura della lega il cambiare forma continuamente, teoricamente non sarebbe neppure da escludere che ad un certo punto si spostasse a sx, ricordiamo che bossi si alleò con berlusconi ma guardava a d'alema e al cav gli fece pure cadere il governo
la lega deve adattarsi alla condizioni esterne
«che giova ne la fata dar di cozzo?»
“Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”
... “la Lega e’ diventata” ... “La Lega si comporta quasi ormai da Pd-M5s” ... “natura della lega il cambiare forma continuamente” ... ogni cosa cambia per mille motivi, il mondo intero è cambiato nei millenni. Non la vedo così semplice.
La verità documentaria è che nel Notiziario della Lega di marzo 1982 il Bossi sta osannando il “sessantotto” quando il Pd si chiamava ancora Pci ...e allora non è cambiata la Lega ma è cambiato il Pici.
Alcuni partiti cambiano la loro propria filosofia nella convinzione di raccogliere voti, altri raccolgono voti nella convinzione della propria filosofia: c’è una bella differenza, ma entrambi devono aumentare i voti o falliranno la loro mobilitazione.
La differenza è che i primi mobiliteranno per il consenso al sistema corrente, gli altri per il dissenso: gli uni per l’assimilazione e gli altri per la liberazione. Le due decisioni, di solito si trovano già nello stesso partito e si scontrano all’ultimo coltello per il dominio.
Anche nella Lega: la Lega Lombarda è o era una cosa, e la Lega del Bossi è o era un’altra cosa.
Non ha molto senso chiamare “lega” quindi le chiacchere dei suoi funzionari. Pagati da Roma o da Arcore e che cambiano ogni giorno le carte in tavola per conservare lo stesso identico potere (gli stessi funzionari statali) da almeno due secoli.
La Lega è un sistema “composito” ed ogni suo componente cambia senza informare gli altri suoi componenti, anche senza informare il mondo esterno.
Prima di tutto, il partito (parola proibita dal Bossi finchè non venne eletto nel 1987 Lui e l’altro) ha sul gobbo quaranta anni di attività che obbligano in diversi modi le varie fazioni di cui è costituito: il partito non è un monoblocco ma una melma e comunque non nasce ieri.
Secondariamente, le fazioni così obbligate dalla loro istessa storia hanno attualmente una propria attività intellettuale (decisioni individuali) condizionata oppure blandita oppure aggredita o comandata dalle varie elites della classe dirigente, fin dal 1987 a Roma.
Avevamo già detto che le fazioni nella Lega sono almeno sette:
7. il boss e pochi amichetti
6. i deputati & senatori cogli europoidi
5. i sindaci & assessori coi regionali e portaborse
4. la casta bossiana trasversale
3. i militanti tonti
2. la legalombarda
1. gli elettori ignari
Le televisioni mostrano soltanto una sola fazione e la Lega-partito nel suo complesso non appare mai nei discorsi usati per creare voti, ma esiste per fare i conti, alla fine.
Ultima modifica di mailander; 05-08-21 alle 00:41 Motivo: virgola
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Nella piramide, più in basso si trova la fazione ...e più inerzia incide sulle decisioni: se gli elettori ignari si sono mobilitati per il messaggio “lumbard” lanciato nel primo Notiziario di marzo 1982 (e non di certo per la cagata sessantottarda bossiana sul medesimo Notiziario) sarà un po’ difficile che in quarantanni possano aver cambiato idea ...indipendentemente da quel che decidono le altre fazioni, con tanto meno inerzia quanto più sono sopraelevate, cioè al di sopra degli elettori ignari.
Dicendo quindi “lalega” non si dice il complesso della piramide, ma qualcosa priva di senso finquando non la si identifichi colla fazione opportuna: ad Arcore a fare i conti, o a Roma, non ci andava certamente l’elettore ma qualcuno più in alto nell’istessa piramide.
Le sette fazioni, che costituiscono il partito, non la pensano tutte alla stessa maniera.
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La conferma dell’inerzia nel gradino più in basso della piramide è proprio nella rabbia infinita della controparte: ancora oggi, quarantanni più tardi, la rabbia è contro Milano e la Lombardia, non di certo contro Venezia e la Liga Veneta, oppure Genova o Torino Bergamo Brescia Treviglio o Casalpusterlengo.
Le due strade dichiarate nel marzo 1982 in contrasto l’una coll’altra non sono mai scomparse, essendo fazioni son sempre in attività, per cui il dire “La Lega si comporta quasi ormai da Pd-M5s in Parlamento” non è una cosa strana ...ma prevista dal “mein kampf” del Bossi sul Notiziario di marzo 1982 in contrasto col messaggio “lumbard” in prima pagina, punto e basta.
Nello scontro fra le due fazioni poi ha vinto il Bossi ed ha tirato avanti come faceva comodo a Lui, ma le fazioni non sono scomparse: son semplicemente dominate da chi sgomitando a pugni e pedate è arrivato al vertice, come in qualsiasi altro partito dedito a Roma.
Niente di strano che il Bossi avesse invitato a parlare il Dalema (responsabile de sinistra) proprio in congresso, come premio nel febbraio 1995 subito dopo il ribaltone: quella è la moda bossiana, Salvini l’impara da Lui.
Nemmeno è che “la Lega è diventata” ma quel che appare della Lega è quella: quella che fa comodo in tivù. E non è che in tivù ci vadino gli elettori o i militonti, o i lumbard, ma ci va sempre e soltanto qualcuno che è riuscito a dominare alla meno peggio le sette fazioni del partito. Che rimane del tutto composito.
Tant’è che chi domina inventa “lalinea” a capocchia, ma pro domo sua: le sezioni della Lega si mettono sugli attenti quando arriva un qualsiasi “fas” da via Bellaria. Ovviamente, quanto più si sale nella piramide e tanto più diminuisce l’inerzia: se sei al vertice puoi cambiare quassicosa in 24 ore, non in 40 anni, a seconda della cena di Arcore il lunedì sera.
La rabbia del Bossi è proprio che Salvini l’ha anticipato su quel che stava architettando Lui, come in Grecia quando (guardacaso) i generali sono stati anticipati dai colonnelli, un classico. Han durato molto ma poi son finiti anche loro: Salvini potrebbe durare ma ...non può più tornare indietro, chè farebbe la fine della pora salma di Gemogno, può soltanto andare avanti, trascinando con sè ogni fazione.
Può vincere o perdere, ma se perde verrà sacrificato come il Bossi. Un miracolo: c’era altra maniera di liberarsi di tutto il quarantennale ambaradam bossiano? Oserei dire di no, altro modo non c’era. Adesso chi voleva veramente la Repubblica del Nord la faccia senza altre menate ...non ti ferma più nessuna coltellata alla schiena.
Ultima modifica di mailander; 07-08-21 alle 01:01 Motivo: i
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Che poi “lalega” sembri cambiar filosofia una volta al mese (indra88 “fa parte della natura della lega il cambiare forma continuamente” dixit) è appunto l’errore di credere che il partito sia un monoblocco, mentre invece ha una struttura gerarchica come tutti i partiti, e i “lumbard” son sempre di filosofia nazionalista lombarda, mentre i “bossiani” han sempre servito il boss ...che è appunto al vertice della piramide a cambiar camicia ogni 24 ore, ma lo fa Lui, non la Lega.
Lo fa Lui, nella posizione di vertice dove non c’è alcuna inerzia, mentre la rotta “inerziale” della Lega assorbe ogni idiozia giornaliera, di fatto annakkuandosi.
Semmai, sono i livelli sotto di Lui che subiscono, ma non cambiano niente di niente, ogni fazione conserva le proprie decisioni, sopratutto sul fondo ...è soltanto qualche fazione più in alto che tenderà invece ad apparentarsi (a parole) col capataz, per servilismo.
Ha fatto mille giravolte perchè è il dominus della casta bossiana, conservando appunto “inerte” la casta bossiana e intoccabile l’interesse di Roma. Che scoperta, le giravolte eran la fotocopia l’una dell’altra, sempre funzionali ad un solo e unico sistema ...di malgoverno: a pro di Arcore oppure a pro di Capalbio, quindi sempre a pro del quirinale, o del capitale, al bel sit. Salvini insieme ai 49 miglioni s’è trovato SUL GOBBO questa precisa eredità.
Lo schema mentale bossiano è evidente fin da subito: indimenticabile la vignetta di Altan (1993) dove il reporter piazza il microfono al Boffi e gli chiede grossomodo “federalismo o secessione?” e Lui risponde “eh beh, fatemi una domanda alla volta!” praticamente per Lui tutto fa brodo, è sempre lo stesso brodo, saranno casomai gli altri a veder cambiamenti di prospettiva nel Verbo, ma si sbagliano. Lui invece “non ha mai sbagliato una mossa” ripetevano i mammasantissima a quei che non capivano le giravolte.
Adesso però le han capite anche i sassi, quarantanni di chiacchere identiche e inutili.
Ultima modifica di mailander; 08-08-21 alle 00:17 Motivo: sax
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La Lega senza l’intuizione di Salvini di farne un partito conservatore e sovranista di carattere nazionale starebbe ferma al 2 3%. Non perche la questione settentrionale si sia sopita ma indubbiamente l’attacco della sinistra mondialista a quello che rimane degli asset strategici e alla nostra identita’ , insieme al cambiamento del modo di fare politica rendeva necessario un partito che coprisse quello spazio sovranista e euroscettico che esiste e cresce in ogni paese europeo.
Il fatto che la lega sia un partito pragmatico che non si puo collocare nella destra istituzionale e nemmeno a quella radicale e’ una verita’ ma il localismo connotato da una forte rivendicazione di identita’ etnica ( nella lega bossiana) e il nazionalismo dei campanili promosso da Salvini non son odi certo espressione di “ valori di sinistra”.
Di fatto chi vota a destra oggi e vorrebbe una reazione al mondialismo al politicamente corretto allo statalismo etc etc vede due leader: Salvini e Meloni .
Detto questo credo sia piu facile ottenere maggiore autonomia delle regioni con un governo di centro destra . Prima bisogna tornare al governo compatti pero.