mi sono imbattuto recentemente su un'articolo che parla di ben 2.888.000 prigionieri di guerra tedeschi finiti in URSS alla fine della seconda guerra mondiale
di questi ne sono morti in prigionia circa 356.000.
Finchè Stalin era in vita il rilascio di questi prigionieri fu difficile e avveniva in priorità per coloro che optavano per la DDR e il rilascio degli ultimi prigionieri avvenne solo dopo la morte di Stalin e 11 anni dopo la fine della guerra in seguito ad accordi tra il cancellere della Germania Occidentale Adenauer e Kruscev, nel 1956
Le "colpe" dei vari prigionieri non determinavano la lunghezza o la durezza delle pene, ci furono soldati fanatici che servirono periodi relativamente piu' brevi e magari optando per la DDR tornarono a casa nel giro di pochi anni e si riclarono nella vita politica di quel paese, mentre ragazzini di 18 anni che non avevano quasi toccato un fucile che si fecero 10 anni durissimi in un gulag
paragonando questi prigionieri con quelli italiani, entro il 1946-47 quasi tutti i prgionieri poterono tornare e quasi tutti coloro che avevano combatturo nella RSI ebbero tutto sommato pene lievi: dopo un internamento in campi come Coltano a Pisa o di Terni, e dopo l'amnistia del 1946 i priginieri di guerra poterono entrare nella vita civile, alcuni di loro come Dario Fo divennero esponenti di primo piano della cultura di sinistra e vennero assorbiti nelle associazioni comuniste dove venivano apprezzati per il loro spirito di disciplina.
L'Europa occidentale, per decenni ebbe quell'immagine di tedeschi cattivi e crudeli (se ha fatto 10 anni in un gulag dev'essere stato un mostro!) mentre si trattava di pene date quasi a caso e il vero "mostro" magari se l'era cavata con un paio d'anni di prigionia