Il comunismo è davvero morto?

[FRUGALE]

Tra qualche tempo ci chiederemo se il concetto stesso di partito politico sia ancora attuale.

Nel merito, sempre chiamando le cose col loro nome, si: il comunismo è muort e shtrammuort, molto più morto del Fascismo.

[Avanguardia]

Tralasciando il fatto che citare quale "fonte autorevole" (sic!) Magdi Cristiano Allam è un abominio, quantomeno per chi si riconosce nei principi del NazionalSocialismo, debbo far comprendere (a quanto pare) ciò che segue. Partiamo da un 'presupposto': il comunismo (inteso sempre nella sua accezione marxista, quindi tralasciando le 'formule' "spartane" od "aristocratiche") fu un prodotto del liberalcapitalismo. Lo fece 'presente' anche un signore non certo tacciabile di essere un NazionalSocialista, Otto von Bismarck. Tutta la storia prima di Marx (Mordechai) ed Engels (avo della famiglia Philips e potente capitalista) poi dell'Unione Sovietica lo dimostra in maniera lapalissiana. Non è un caso che Lenin fu abbondantemente sovvenzionato dai capitalisti ebrei siti in Londra e Nuova York (nonostante avesse dovuto averli come nemici) e che l'Unione Sovietica fu sostenuta in tutti i modi dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna prima, durante, e dopo la seconda guerra mondiale. Va pur detto che i "popoli terzomondiali", a cominciare dalla Cina maoista, dalla Cuba castrista, fino alle nazioni 'meno note' che nel secondo dopoguerra, il marxismo venne adoperato quale 'collante', mera "sovrastruttura" (per citare Marx) non certo per coerenza dottrinaria. Pertanto, a livello ideologico, non si può che opporsi al marxismo "malattia del Socialismo ed ultima tappa del capitalismo" come scrisse il Binet. La 'situazione' cambia a livello 'pratico', 'operativo' o di 'azione'. L'anticomunismo oggi, alla stregua dell'antifascismo, sono chimere che adopera il sistema per dividere potenziali oppositori allo stesso. Se, a livello ideologico, si deve 'denunziare' chi vi fu dietro il marxismo e quali interessi lo 'mossero', a livello pratico occorre dimettere l'ascia di guerra, abiurare l'anticomunismo (dal momento che scrivo per la "nostra area" non cito l'antifascismo, ma ovviamente, da parte avversa, anch'esso deve essere abbandonato) e concentrarsi sul "nemico dell'uomo": il liberalcapitalismo, l'americanismo, i cenacoli massonici e le volontà del sionismo internazionale.

Ineccepibile.

[IlWehrwolf]

Tralasciando il fatto che citare quale "fonte autorevole" (sic!) Magdi Cristiano Allam è un abominio, quantomeno per chi si riconosce nei principi del NazionalSocialismo, debbo far comprendere (a quanto pare) ciò che segue. Partiamo da un 'presupposto': il comunismo (inteso sempre nella sua accezione marxista, quindi tralasciando le 'formule' "spartane" od "aristocratiche") fu un prodotto del liberalcapitalismo. Lo fece 'presente' anche un signore non certo tacciabile di essere un NazionalSocialista, Otto von Bismarck. Tutta la storia prima di Marx (Mordechai) ed Engels (avo della famiglia Philips e potente capitalista) poi dell'Unione Sovietica lo dimostra in maniera lapalissiana. Non è un caso che Lenin fu abbondantemente sovvenzionato dai capitalisti ebrei siti in Londra e Nuova York (nonostante avesse dovuto averli come nemici) e che l'Unione Sovietica fu sostenuta in tutti i modi dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna prima, durante, e dopo la seconda guerra mondiale. Va pur detto che i "popoli terzomondiali", a cominciare dalla Cina maoista, dalla Cuba castrista, fino alle nazioni 'meno note' che nel secondo dopoguerra, il marxismo venne adoperato quale 'collante', mera "sovrastruttura" (per citare Marx) non certo per coerenza dottrinaria. Pertanto, a livello ideologico, non si può che opporsi al marxismo "malattia del Socialismo ed ultima tappa del capitalismo" come scrisse il Binet. La 'situazione' cambia a livello 'pratico', 'operativo' o di 'azione'. L'anticomunismo oggi, alla stregua dell'antifascismo, sono chimere che adopera il sistema per dividere potenziali oppositori allo stesso. Se, a livello ideologico, si deve 'denunziare' chi vi fu dietro il marxismo e quali interessi lo 'mossero', a livello pratico occorre dimettere l'ascia di guerra, abiurare l'anticomunismo (dal momento che scrivo per la "nostra area" non cito l'antifascismo, ma ovviamente, da parte avversa, anch'esso deve essere abbandonato) e concentrarsi sul "nemico dell'uomo": il liberalcapitalismo, l'americanismo, i cenacoli massonici e le volontà del sionismo internazionale.

In buona parte condivido quanto affermi.
Non condivido il concetto che il comunismo è morto.
Il comunismo non è rimasto quello di Stalin o di Lenin ma si è mutato, alla stregua di un virus, nella cosiddetta sinistra arcobaleno fautrice dell'immigrazionismo, del liberalismo, dei diritti per femministe, gay, LGBTQ, aborto, famiglie allargate, filosionismo.
Il comunismo di Stalin non esiste più ...la sinistra mondialista e terzomondista è viva e vegeta...vedi Obama e Biden o PD italiano.

[Vero Socialismo]

In buona parte condivido quanto affermi.
Non condivido il concetto che il comunismo è morto.
Il comunismo non è rimasto quello di Stalin o di Lenin ma si è mutato, alla stregua di un virus, nella cosiddetta sinistra arcobaleno fautrice dell'immigrazionismo, del liberalismo, dei diritti per femministe, gay, LGBTQ, aborto, famiglie allargate, filosionismo.
Il comunismo di Stalin non esiste più ...la sinistra mondialista e terzomondista è viva e vegeta...vedi Obama e Biden o PD italiano.

Cito anche @Giò, così incorporo due risposte in una. Il fatto che i 'fini' del marxismo possano collimare con quelli perseguiti dall'occidentalizzazione del mondo, non significa che sia responsabilità dei marxisti. Costoro, se avessero governato la terra, avrebbero perpetrato i medesimi mali? Ovvio, d'altronde sono pressoché interscambiabili. Ma, dal momento che il marxismo ebbe a fallire completamente, non penso si possa ad esso imputare la misera realtà odierna.

[Vero Socialismo]

Inoltre, l'odierna sinistra post-comunista non è affatto "terzomondista", perché agogna la sottomissione tanto degli autoctoni che degli allogeni.

[Avanguardia]

Il comunismo è una concezione dell' economia, della distribuzione della ricchezza, prima di tutto.

Il PD persegue una visione del tutto diversa dal comunismo riguardo economia, sociale e distribuzione della ricchezza. In questi mesi inoltre ha tirato fuori la sua anima "Legge&Ordine".

[IlWehrwolf]

Il comunismo è una concezione dell' economia, della distribuzione della ricchezza, prima di tutto.

Il PD persegue una visione del tutto diversa dal comunismo riguardo economia, sociale e distribuzione della ricchezza. In questi mesi inoltre ha tirato fuori la sua anima "Legge&Ordine".

Ma se è il partito dell'invasione allogena altro che "Legge&Ordine"!

[IlWehrwolf]

Inoltre, l'odierna sinistra post-comunista non è affatto "terzomondista", perché agogna la sottomissione tanto degli autoctoni che degli allogeni.

E' terzomondista perchè vorrebbe risolvere il problema allogeno trasferendo gli allogeni in Europa.

[IlWehrwolf]

Cito anche @Giò, così incorporo due risposte in una. Il fatto che i 'fini' del marxismo possano collimare con quelli perseguiti dall'occidentalizzazione del mondo, non significa che sia responsabilità dei marxisti. Costoro, se avessero governato la terra, avrebbero perpetrato i medesimi mali? Ovvio, d'altronde sono pressoché interscambiabili. Ma, dal momento che il marxismo ebbe a fallire completamente, non penso si possa ad esso imputare la misera realtà odierna.

L'Occidentalizzazione del Mondo è la conseguenza della mondializzazione capitalista a cui hanno contribuito capitalisti e marxisti.
I marxisti non sono spariti. In America i neocon si ispirano al Trotzkyismo.

[Vero Socialismo]

E' terzomondista perchè vorrebbe risolvere il problema allogeno trasferendo gli allogeni in Europa.

Peccato che tale "invasione di popolamento" non abbia nulla a che fare coll'autentico concetto di "terzomondismo".