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Risultati da 1 a 5 di 5

Discussione: Dal mito alla storia

  1. #1
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    Predefinito Dal mito alla storia

    QUELLO CHE SICURAMENTE NON SAREBBE PASSATO PER INOSSERVATO.

    LA CACCIATA DEI MERCANTI DEL TEMPIO, LA SOSPENSIONE DEI RITI SACRIFICALI E LA PROFEZIA DELLA CADUTA DEL TEMPIO:

    https://originidelcristianesimoprimi...toria.html?m=1

  2. #2
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    Predefinito Re: Dal mito alla storia

    A SUO RISCHIO E PERICOLO, DICHIARÒ CHE TUTTI I CIBI FOSSERO PURI E TROVÒ PROTEZIONE A TIRO:

    http://originidelcristianesimoprimit...trova.html?m=1

  3. #3
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    Predefinito Re: Dal mito alla storia

    Giuseppe Flavio non fu uno storico obbiettivo ed imparziale, il suo scopo era esaltare i Romani e sminuire coloro che tentarono di contrastarne l'avanzata, in Palestina: in particolare, Giuseppe nutriva un forte odio personale nei confronti di Giovanni di Giscala e, quando narra che la "sua mensa era infatti imbandita con cibi proibiti ed egli aveva abbandonato le tradizionali regole di purità", potrebbe benissimo trattarsi di una calunnia. Certo che, se invece fosse vero, sarebbe un'ulteriore riprova che Giovanni di Giscala e Yochanan ben Zakkai non potevano essere la stessa persona.

    Per quanto riguarda la questione dei riti sacrificali, andrebbe sottolineato che entrambi, Gesù e Giovanni di Giscala, li sospesero ma con motivazioni radicalmente diverse: per scacciare i mercanti dal tempio, il primo e per "mancanza di uomini" (Guerra Giudaica VI: 94), il secondo.

    Inoltre, contrari ai sacrifici di animali, erano anche gli Esseni di Qumran: Gesù non era uno di loro, probabilmente, ma indubbiamente c'era una certa familiarità religiosa e spirituale.

  4. #4
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    Predefinito Re: Dal mito alla storia

    I testi religiosi scrivono eventi in linea alla dottrina consolidata ed è normale che esistano differenze tra testi di diverse religioni e un testo storia che descrivono lo stesso evento.
    Anche se la sospensione dei sacrifici, descritto dagli evangelisti, è allineata alla profezia delle 70 settimane o anni di Daniele, entrare nel Tempio e sospendere i sacrifici sotto Ponzio Pilato, significava scontrarsi con la coorte romana composta da 600 uomini stanziata a pochi passi dal Tempio e scontrarsi contro le 200 guardie del Tempio.

    Gesù per fare quello che I Vangeli descrivono doveva quindi vincere una guerra contro 800 soldati in totale prima e poi avrebbe potuto occupare il Tempio sospendendo I sacrifici.

    Ma questa guerra necessaria per occupare il Tempio in quel periodo, stranamente non è descritta da nessun storico, perchè?

  5. #5
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    Predefinito Re: Dal mito alla storia

    Citazione Originariamente Scritto da Baphomet Visualizza Messaggio
    I testi religiosi scrivono eventi in linea alla dottrina consolidata ed è normale che esistano differenze tra testi di diverse religioni e un testo storia che descrivono lo stesso evento.
    Anche se la sospensione dei sacrifici, descritto dagli evangelisti, è allineata alla profezia delle 70 settimane o anni di Daniele, entrare nel Tempio e sospendere i sacrifici sotto Ponzio Pilato, significava scontrarsi con la coorte romana composta da 600 uomini stanziata a pochi passi dal Tempio e scontrarsi contro le 200 guardie del Tempio.

    Gesù per fare quello che I Vangeli descrivono doveva quindi vincere una guerra contro 800 soldati in totale prima e poi avrebbe potuto occupare il Tempio sospendendo I sacrifici.

    Ma questa guerra necessaria per occupare il Tempio in quel periodo, stranamente non è descritta da nessun storico, perchè?
    Innanzitutto, possiamo tranquillamente asserire che, la coorte di seicento soldati, certamente non si sarebbe mai scontrata con Yochanan ben Zakkai che, come tu stesso riconosci ed ammetti, non era assolutamente nemico dei Romani e neppure mangiava "cibi proibiti", abbandonando "le tradizionali regole di purità", perché una cosa del genere in alcun modo avrebbe potuto passare inosservata, agli ebrei, ed ignorata dagli autori talmudici.

    Per rispondere alla tua domanda, invece, possiamo formulare varie ipotesi:

    1) l'ipotesi "del complotto", è quella che mi convince di meno ma va comunque presa in considerazione: i copisti amanuensi potrebbero aver fatto sparire questa guerra, dai testi storici, affinché nessuno potesse scoprire la "scioccante verità storica", cioè che Gesù sarebbe stato un combattente armato che aspirava a scacciare l'invasore Romano, dalla Palestina, per rifondare un libero ed indipendente Stato di Israele, assumendone la carica di Re;

    2) l'ipotesi "della negazione", mi convince più della precedente ma non completamente: questa guerra non ci sarebbe mai stata e gli evangelisti si sarebbero totalmente inventati l'episodio della cacciata dei mercanti dal Tempio, affinché fosse falsamente attribuito, a Gesù, il compimento di una profezia o scrittura biblica;

    3) l'ipotesi "dell'esagerazione", mi convince molto ma non rispecchia totalmente la mia opinione: quanto narrato, nei Vangeli, presenterebbe un fondamento di verità ma ingigantito, a partire da un evento storicamente insignificante, e pertanto non riportato nelle cronache storiche, come quello di un predicatore esaltato che entra nel Tempio, improvvisamente dà in escandescenza, magari riesce persino a rovesciare un paio di tavoli, venendo subito, e facilmente, bloccato dalle guardie;

    4) l'ipotesi "dei tanti Gesù, in uno", è quella più coerente con chi, come me, teorizza che, nella figura di "Gesù Cristo", potrebbero essere confluite più personalità storiche e, la narrazione dell'ingresso trionfale a Gerusalemme, acclamato da quello stesso popolo che poco dopo gli avrebbe voltato le spalle, della presa del Tempio, del tradimento e del conseguente supplizio, potrebbe, in una certa misura, ricalcare le vicissitudini di Menahem, figlio o nipote di Giuda il Galileo.

 

 

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