Come sarebbe stata l'Italia di oggi, se fosse rimasta una Monarchia?
Come sarebbe stata l'Italia di oggi, se fosse rimasta una Monarchia?
Ultima modifica di occidentale; 09-05-21 alle 16:42
Al Quirinale avremmo sempre un soggetto che non potrebbe permettersi di negare la nomina di ministri sgraditi o decidere di mandare al governo Monti o Draghi perché non è il caso di andare a votare, non mi pare una differenza da poco.
Ovviamente sta cosa non sarebbe molto gradita da chi ne trae vantaggio, per cui credo che realisticamente avremmo anche una situazione alla spagnola, con la sinistra che rompe le balle sui privilegi della casa reale, quanto costano i viaggi, a manutenzione dei giardini, il personale... tutte cose che notoriamente adesso in Repubblica paghiamo due lire.
dipende da chi avremmo avuto come Re
con Emanuele Filiberto e suo padre avremmo avuto sul trono un benpensante amico/fotocopia di Fabio Fazio
Il duca d'Aosta invece ha piu' volte espresso il suo scettiscismo contro il mondialismo e posizioni a favore della difesa del made in Italy, a favore dell'ambiente, delle eccellenze italiane: vino, cibo, produzioni storiche, artigianato, valorizzazioni di luoghi come Pantelleria
E' molto difficile dirlo. In termini di dottrina della politica ci sarebbe un maggior prestigio, lo stato si identificherebbe un pò meglio con la nostra storia nazionale più seria, forse ci sarebbero persino meno sprechi di soldi pubblici, e forse un pò più di orgoglio patriottico; ma molto sarebbe dipeso dai re che si sarebbero succeduti, e dalla classe dirigente selezionatasi. E come diceva Flaviogiulio, avremmo un fronte unito di sinistra più fastidioso di quello attuale, con localisti, populisti anticasta, e progressisti. Inoltre, le monarchie moderne soffrono degli stessi problemi delle repubbliche.
Per quanto riguarda l'Italia, sarebbe andata meglio su tutti questi temi:
- antifascismo di sinistra e partito comunista
- sessantotto e femminismo
- migrazioni interne durante il boom economico e spinte regionaliste
- democrazia cristiana e infiltrazioni mafiose
- decadimento dell'ordine pubblico, criminalità e terrorismo
- decolonizzazione dalla Libia ed esuli dalla Iugoslavia
- mode americane e decadenza del ruolo della chiesa
- perdita della sovranità nazionale ed immigrazione extraeuropea
Per risolvere queste problematiche ci vogliono uomini carismatici, svincolati da ogni struttura.
Su questo sono d'accordo. Il secessionismo spagnolo, per quanto detestabile, ha comunque delle radici storiche non trascurabili, dalle quali proviene anche il suo antimonarchismo. Nulla di paragonabile al padanismo anni '90, creato dal nulla da Bossi addirittura nelle regioni che furono il motore dell'unità italiana e che alle spalle non poteva vantare nulla più del generico qualunquismo antimerdionale. Non mi pare quindi che si possano in automatico ipotizzare più forti spinte secessionistiche in caso di permanenza della monarchia... dato che le regioni settentrionali votarono massicciamente per la repubblica, si può sicuramente immaginare che in queste zone ci sarebbero state forti proteste in caso vittoria monarchica (per me storicamente implausibile, ma va beh, questo è un altro discorso) ma sarebbero state mosse da motivazioni ideologiche, non localistiche. In generale, non credo che un'eventuale permanenza della monarchia avrebbe comportato cambiamenti aprezzabili nella storia politica italiana, per cui l'immaginario sulla Padania sarebbe nato all'incirca negli stessi termini, a mio avviso.
Non sono d'accordo.
La Sicilia aveva movimenti secessionistici, peraltro poco leciti, nel dopoguerra.
Il Trentino Alto Adige e persino i sardi. Il Triveneto, solo in parte incanalato dalla Lega.
Questo per citare movimenti sorti al di fuori e prima della ex. Lega Nord.
Emanuele Filiberto si è associato con una regista cinese Yi Zhou per produrre una serie di film su sua nonna
la Regina Maria José, ultima regina d'Italia
Il progetto si concentra sulla gioventu' e il matrimonio della regina
http://www.noblesseetroyautes.com/pr...-jose-ditalie/
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