Come avrete letto oggi nei giornali Berlusconi ha lanciato una proposta di legge di iniziativa popolare per ridurre il numero dei parlamentari.
Ma come? il capo del governo, sorretto da una maggioranza solidissima sia alla camera che al senato, ha bisogno del popolo per poter riformare le istituzioni e snellire il parlamento?
In realtà dietro questa iniziativa di democrazia diretta, si nasconde un altro attacco alle istituzioni parlamentari. Le camere non sono in grado di riformarsi? Ci pensi direttamente il popolo. Peccato che oltre al normale iter legislativo, occorre aggiungere il tempo per raccogliere le firme e per verificarne la regolarità. Insomma una perdita di tempo e soldi per avanzare una proposta che tra l'altro è già stata depositata in commissione affari costituzionali da alcuni parlamentari dell'IDV:
Camera dei Deputati - XVI legislatura - Documenti - Progetti di legge - Progetto di legge numero 968
Ma entramo nel merito della proposta. E' davvero fondamentale ridurre il numero dei parlamentari? Pesano davvero così tanto sul bilancio dello stato?
In realtà esistono sottocaste molto più costose. Ad esempio le provincie. Provincie che Berlusconi aveva promesso di abolire durante l'ultima campagna elettorale; peccato che l'opposizione della lega (altro partito del "popolo") abbia fatto dimenticare a tutti questa bella promessa, che se realizzata avrebbe fatto risparmiare qualcosa come 15 miliardi di euro l'anno.