...sulla base della domanda e offerta sembra essere stata infettata dal Covid, perché non funziona più.
Si è sempre detto, e la vita lo ha dimostrato, che quando la domanda di beni è bassa, automaticamente i prezzi calano al fine da stimolare la ripresa al consumo.
E' dalla fine del 2020 che stiamo assistendo a un aumento generalizzato, quanto ingiustificato, dei prezzi delle materie prime, malgrado sia calata drasticamente la domanda da parte dei consumatori.
Perché?
Se consideriamo che quasi sincronicamente siano aumentati il prezzo del marmo, dell'acciaio, del legno, del petrolio, dei cereali... il tutto lascia pensare che non sia propriamente gestito da una classica regia speculativa, ma di qualcosa che va oltre.
A mio avviso i motivi potrebbero essero due, escludendo un terzo perché significherebbe giustificare quanto successivamente accaduto dopo la grande depressione del '29.
Primo motivo: aumentare i prezzi per indurre un aumento dell'imponibile tassabile, diretto e indiretto, in modo da rimpinguare le sofferenti casse statali.
Secondo motivo: con lo spauracchio dell'inflazione che erode il risparmio, costringere i risparmiatori che tengono congelate ingenti somme di denaro a investire in titoli, possibilmente nell'azionariato, o nei fondi d'investimento.
Insomma, in un modo o nell'altro, la finanza d'assalto vuole impadronirsi a tutti i costi dei risparmi che sfuggono al controllo del proprio radar dell'arricchimento facile e spregiudicato.