Io credo che in nord Italia non vi sia stato un vero e proprio superamento del sistema feudale, ma solo la sua evoluzione: coloro che un tempo erano servi dei vari feudatari proprietari terrieri, ora lo sono degli industriali, che si servono dello stesso modus operandi e pensandi dei loro predecessori feudatari.
Con la rivoluzione agraria non fu ci fu più la necessità di una manodopera della plebe da sfruttare a proprio piacimento, (poichè essi facevano gli interessi del feudatario allo stesso modo di come gli odierni operai e lavoratori in generale fanno gli interessi del proprio padrone), e l'inizio della rivoluzione industriale, questi cosiddetti servi plebei migrarono in massa negli stabilimenti, finendo, loro volta, per essere sfruttati con il sistema salariale e facendo l'interesse degli impresari.
Persino le logiche gerarchiche non sono cambiate: si è passati da quello che supervisionava i servi nei campi per conto del boss proprietario del feudo, al caporeparto nelle aziende che supervisiona il lavoro degli operai (nuovi servi) per conto del boss, padrone aziendale.
Al sud Italia vi è un altro tipo di feudalesimo, che è pressappoco rimasto immutato, ovvero quello mafioso, dove i vari potentati familistici criminali si impongono con forza e sopraffazione non solo sul popolo, ma anche sui vari proprietari terrieri.
Attraverso la logica criminale diventano possessori di terreni agricoli e varie proprietà che non sono solo terriere.
La rivoluzione agraria ha arricchito i proprietari terrieri, facendo in modo che essi potessero continuare a lavorare i propri terreni senza più la necessità di servirsi della manodopera plebea, cosi come la rivoluzione industriale ha arricchito gli industriali, che si servono tutt'ora della manodopera della plebe, un tempo al servizio del feudatario, ora al servizio dell'industriali e degli imprenditori.
Questa evoluzione del feudalesimo applicato all'età moderna non è il superamento del feudalesimo stesso, ma soltanto il continuo di un sistema che si è evoluto con il passar del tempo a seguito della rivoluzione tecnologica.
I progettisti non hanno fatto altro che arricchire ancor di più i proprietari terrieri, renderli autonomi, mentre dall'altra parte hanno arricchito gli industriali che avanzavano sul mercato. Cosa che fanno tutt'ora, cercando sempre nuove tecnologie all'avanguardia che possano aumentare la produzione e diminuire la manodopera umana.
Adesso stanno cercando di rendere sempre più autonomi gli industriali, di modo che essi non si servano più di operai in carne e ossa, che devono essere remunerate, di modo che vengano sostituiti completamente con delle macchine autosufficienti che lavorano 24 su 24, senza interruzioni e senza nemmeno il bisogno di pagarle ad ore.