Quali le differenze?
Da quel poco che ho capito, il sindacalismo rivoluzionario fu una corrente eretica del marxismo , contraddistinta dal mito dello sciopero generale. Simile ma non identica all'anarco-sindacalismo, manteneva un carattere fortemente anticapitalista e antiborghese.
Il sindacalismo nazionale, sempre da quel poco che ho capito/appreso, si contraddistingue per una eguale retorica antiborghese (il pavido borghese, il borghese non lavoratore ed arricchito), ma non mette in discussione quelli che marxianamente possono essere definiti "rapporti di classe". In questo senso va inteso l'ideale corporativo e la collaborazione tra capitale e lavoro in vista del benessere e del primato nazionale.
Nella sua ultima fase (Salò), il sindacalismo nazionale-fascista auspicò una maggiore partecipazione dei lavoratori dipendenti, alla distribuzione degli utili, alle assemblee aziendali ecc... il tutto, però, nel rispetto della proprietà privata.
Ora, ditemi se le nozioni in mio possesso corrispondono a realtà storica oppure se non ho capito nulla.